Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
giuseppe conte con rocco casalino al dipartimento della protezione civile
La decisione di cambiare linea e non eseguire tamponi su cittadini «asintomatici» è stata presa due sere fa, in una riunione notturna, al termine di una giornata segnata dalla presa di posizione di numerosi governi che hanno stabilito di vietare o comunque limitare l' ingresso degli italiani oltre i propri confini.
angelo borrelli
Una scelta dettata dalla «carenza» dei dispositivi, ma anche da un' esigenza comunicativa. Più volte negli ultimi giorni è stato infatti evidenziato il fatto che l' Italia avesse un alto numero di risultati positivi perché a differenza degli altri Stati europei ha eseguito un numero molto più elevato di test, talvolta anche senza che ce ne fosse la necessità.
conte emergenza coronavirus
E così è toccato al commissario Angelo Borrelli comunicare che sarebbe stato limitato il numero dei prelievi, precisando comunque che continueranno a essere effettuate le analisi specifiche «non solo ai soggetti con sintomi del coronavirus, ma anche a chi ha avuto contatti con persone positive». E soprattutto ribadendo che «c' è il massimo livello di attenzione e concentrazione per isolare il virus».
tampone coronavirus
Mentre accanto a lui il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli sottolineava: «Larghissima parte dei tamponi eseguiti, oltre il 95%, ha dato esito negativo. Questi dati saranno utili per definire meglio i meccanismi di circolazione del virus e rafforzano la constatazione, che ha solide basi scientifiche, che il rischio di contagiosità è elevato nei soggetti sintomatici mentre risulta marcatamente più basso in quelli asintomatici».
conte emergenza coronavirus
Nelle ultime ore Palazzo Chigi e il ministero della Salute hanno valutato anche la possibilità di fornire soltanto i numeri dei pazienti risultati positivi alla verifica dell' Istituto superiore di sanità e non le prime analisi effettuate negli ospedali e nei laboratori delle varie Regioni. Ma poi con il trascorrere delle ore ci si è resi conto che non sarebbe stato possibile tenere sotto controllo la situazione, anche a causa della tensione che si è creata con numerosi governatori determinati a emettere ordinanze anche contrarie a quanto deciso dal governo.
turista con la mascherina a san pietro
Eclatante è il caso delle Marche, ma anche in altre amministrazioni regionali e comunali si è proceduto in ordine sparso. Prendendo addirittura misure contrarie a quelle che erano state le indicazioni provenienti da Palazzo Chigi. E dunque si è deciso di continuare a fornire il bilancio aggiornato, anche per prevenire l' accusa e il prevedibile sospetto di voler nascondere la situazione reale e soprattutto di voler minimizzare. E di potenziare i controlli sugli spostamenti delle persone che sono state in contatto con chi si è ammalato, proprio per tentare di arginare nuovi possibili contagi.
ANGELO BORRELLI milano bloccata emergenza coronavirus 7 milano bloccata emergenza coronavirus 2 reparto di terapia intensiva all'ospedale di wuhan 2 milano bloccata emergenza coronavirus 6