Estratto dell'articolo di Guido Santevecchi per www.corriere.it
xi jinping
Dopo il pallone-spia cinese il Pentagono ha trovato un altro strumento che i servizi segreti comunisti potrebbero utilizzare per rubare informazioni agli Stati Uniti.
Sarebbero le grandi gru che caricano e scaricano container nei porti americani.
Leader di mercato nella produzione di queste attrezzature portuali è l’industria Zpmc di Shanghai (un colosso che lavora anche in Italia per la fornitura e la manutenzione di macchinari di sollevamento e movimentazione delle merci).
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Ora, secondo il Pentagono, le gru made in China piazzate sulle banchine di porti commerciali degli Stati Uniti e usati anche dalla US Navy, sarebbero «cavalli di Troia» dello spionaggio: contengono sofisticati sensori che registrano e tracciano provenienza e destinazione dei container e questa innovazione tecnologica ha messo in allarme il controspionaggio americano.
Il ragionamento è che le gru cinesi potrebbero catturare informazioni sulle forniture militari dirette dagli Stati Uniti agli alleati, dall’Ucraina a Taiwan, tanto per fare due esempi di attualità.
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E sempre i sensori delle gru fornite dalla Cina potrebbero così rilevare gli spostamenti di materiale utilizzabile in operazioni delle forze armate Usa.
Un’altra possibilità è che le gru possano essere programmate per ostacolare al momento opportuno i trasporti di materiale dai porti degli Stati Uniti, ha spiegato al Wall Street Journal Bill Evanina, ex funzionario del controspionaggio. […]
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La risposta del Ministero degli Esteri di Pechino è breve: «Speculazioni completamente paranoiche».
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