Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”
ANTONIO CONTE
È diventata oramai un classico, stavolta però lo scontro è d' altissima quota. Inter e Napoli s' affrontano per la quinta volta nel 2020, ma per la prima sono una di fianco all' altra in classifica, divise da appena un punto (quello di penalizzazione del Napoli), insieme a caccia del Milan e tallonate dalla Juventus.
Antonio Conte rifiuta la condanna scudetto, «mi viene da sorridere a sentire che abbiamo l' obbligo di vincere», però intende arrivare fino in fondo, perché «vogliamo essere protagonisti». Per farlo l' Inter deve correre negli scontri diretti, dove troppo spesso non è riuscita a imporsi. «In questa stagione c' è maggior equilibrio, poi magari una prenderà il largo. Sono importanti gli scontri diretti non solo per la classifica, anche per un aspetto mentale. Ci sono tante squadre ambiziose, vorranno essere protagoniste, alla fine però ne vince una e negli ultimi 9 anni è stata sempre la stessa. Sentir dire che c' è obbligo di vincere mi fa sorridere».
ANTONIO CONTE
Un successo può imprimere un' ulteriore spinta all' Inter che in campionato macina avversari e cerca la quinta vittoria consecutiva. La trasferta di Cagliari ha lasciato Conte senza Sanchez, con Hakimi a disposizione ma non in perfette condizioni, cui si aggiunge Vidal non ancora recuperato, Eriksen che deve ancora metabolizzare il ruolo di mezzala e Sensi da riportare in condizione.
GATTUSO
L' uomo per tutte le stagioni è sempre Gagliardini.
La vittoria di Cagliari è stata il rilancio dopo l' eliminazione di Champions, Conte è sempre lo stesso, le critiche però sono a senso unico, soltanto su di lui. «Mi sto abituando a pensare che qualsiasi cosa io faccia o dica venga sempre vista in maniera negativa. A inizio stagione ero sereno in conferenza e sono stato incolpato di aver mollato. Devo trovare una via di mezzo».
La via di mezzo non deve trovarla né lui né l' Inter, decisa a spingere sull' acceleratore e a puntare quanto più in alto possibile. Se c' è una squadra su cui Conte ha puntato fin dall' inizio, in tempi non sospetti, è stato proprio il Napoli di Gattuso: «Fino a due anni fa il Napoli ha conteso alla Juventus lo scudetto, poi siamo subentrati noi».
antonio conte
I punti sul campo sono gli stessi, ma se per l' Inter è il momento di crescere negli scontri diretti, per il Napoli è l' esame di riparazione, dopo aver sbagliato quello in casa con il Milan e non essersi presentato sul campo della Juventus. Certo in mezzo c' è stata la grande prova con la Roma e Gattuso arriva da tre successi di fila. Si sfidano due squadre in salute, con obiettivi non troppo diversi.
Al Napoli manca Osimhen e potrebbe non partire dall' inizio Fabian Ruiz, decisivo nella vittoria di Coppa Italia dello scorso febbraio. La sfida resta comunque tra i reparti offensivi, perché la nuova filosofia è segnare sempre di più. L' Inter ha l' attacco migliore del campionato con 29 reti, il Napoli è il secondo con 26.
antonio conte inter bologna
Si gioca senza tatticismi, per vincere e rischiando, anche oltre il lecito. In un campionato equilibrato però gli scontri diretti spostano. Non a caso il Milan che ha battuto sia Inter che Napoli è davanti a entrambe. «Vincere gli scontri diretti ti aiuta, ti dà più certezze, ti fa sentire più forte», ammette Conte. Il Napoli prova a capire chi è davvero, l' Inter vuole sapere fin dove può arrivare. Senza obblighi.
antonio conte antonio conte antonio conte antonio conte foto mezzelani gmt GENNARO GATTUSO antonio conte