Roberto Russo per il “Corriere della Sera”
L'ultimo fine settimana per fare i regali di Natale è identico, anche nell' anno del coronavirus, a com' è sempre stato. Sorpresa relativa, visto quello che è successo negli scorsi weekend, da nord a sud, ma le scene di ieri fanno riflettere. Soprattutto perché potrebbero ripetersi oggi, salvo provvedimenti locali in extremis, senza contare che da domani fino a mercoledì, ovvero alla vigilia del lockdown nazionale, in alcune regioni riapriranno i centri commerciali.
SHOPPING DI NATALE A MILANO
Dunque la corsa al pacchetto da mettere sotto l' albero è decisamente più forte del terrore di contagiarsi. Conferme da tutta la Penisola. Folla nel centro di Roma, con centinaia di migliaia di persone spalmate fra via del Corso e via Cola di Rienzo, viale Marconi e viale Libia, tanto che a metà pomeriggio prefetto e questore hanno deciso di chiudere tutto, dalle fermate delle metropolitane a una parte di piazza Navona, mentre a Milano i vigili urbani hanno dovuto contingentare gli accessi alla Galleria Vittorio Emanuele e l' Atm ha bloccato 300 volte in 12 ore i tornelli del metrò per non violare il limite del 50% di passeggeri. Affollati corso Como e piazza Duomo, molti i gruppi di ragazzi, ma anche coppie e famiglie con i pacchetti. Pieni bar e ristoranti, dall' ora di pranzo all' aperitivo. Davanti a diversi negozi si sono formate le code.
SHOPPING DI NATALE A ROMA
Ingorghi di auto a Napoli, Vomero preso d' assalto, tutti contro tutti fra Regione e Comune: mentre il governatore Vincenzo De Luca sceglie la linea dura e con un' ordinanza conferma i divieti e la zona arancione per la Campania, rinunciando alla parentesi «gialla» concessa dal governo che, almeno per quattro giorni, avrebbe potuto far rifiatare gli esercenti di bar e ristoranti, il sindaco Luigi de Magistris prima vara un' ordinanza anti movida per inibire l' accesso a ben 49 tra strade e piazze del centro e della periferia (ma non nei vicoletti del quartiere Chiaia, quelli dei «baretti»), poi in serata la revoca del tutto sottolineando la «mancanza di rispetto nei confronti di sindaci, prefetti e forze dell' ordine cui poi viene chiesto di controllare il territorio» da parte del governatore. Caos confermato da quanto deciso invece dai comuni di Capri e Anacapri, che rimangono in zona gialla fino al 23 dicembre. Quindi locali aperti al pubblico dalle 5 alle 18.
SHOPPING DI NATALE A NAPOLI
E ancora: a Bologna accesso libero a via Indipendenza, via Farini, via Rizzoli e attorno a piazza Maggiore, ma nessun ricorso alle transenne, gli interventi delle forze dell' ordine si sono limitati a far rispettare l' obbligo di mascherine e il divieto di assembramento. Meglio a Firenze, dove sembrano funzionare i sensi unici pedonali, indicati da strisce viola.
A Torino invece, in via Roma e in via Garibaldi, molti clienti fuori dagli esercizi commerciali prima ancora dell' apertura, mentre a Bari - come a Padova, Pescara e Cagliari - affollamenti in centro, ai quali si è cercato di porre rimedio con raccomandazioni in filodiffusione alla cittadinanza. Luci e molta gente in strada anche a Palermo, fra piazza Politeama, via Ruggero Settimo e via Maqueda. In centro a Bergamo limitazioni allo struscio lungo via XX Settembre, a Genova anche oggi chiusura parziale del centro alle auto - anche qui in via XX Settembre - per far posto a un maggior numero di pedoni. In una domenica che in tutta Italia sarà da bollino nero.