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    FORZA ITALICUM - COSA FARA’ ADESSO IL BANANA? TAGLIERA’ LE TESTA DEI SUOI OPPOSITORI PER OFFRIRLE A RENZI O USERA’ LA NUOVA FORZA POLITICA PER STRAPPARE CONDIZIONI PIU’ VANTAGGIOSE?


     
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    Ugo Magri per “la Stampa”

     

    berlusconi renzi grazie amore berlusconi renzi grazie amore

    Figurarsi se Renzi, scaltro com’è, poteva cadere nella domanda trabocchetto su Berlusconi: «Le sentenze non si commentano», ha liquidato la questione, «e bisogna rispettare il lavoro dei magistrati». Eppure, il verdetto-shock della Corte riguarda un po’ anche lui. E Renzi lo sa benissimo, tanto che si è affrettato a specificare: «Avrei mantenuto la parola sulle riforme anche se Berlusconi fosse stato condannato, perché le regole si fanno insieme e Forza Italia rappresenta milioni di voti...».

     

    Caro Silvio, per me non cambia né sarebbe cambiato niente: è questo che manda a dire il premier. I patti sono patti e si rispettano nella buona come nella cattiva sorte. La vera domanda è se lo stesso discorso vale per Berlusconi. Ora che tutti (non solo i suoi) lo considerano più forte, userà questo «bonus» giudiziario del tutto inatteso per spianare il dissenso interno e porgere a Renzi su un piatto d’argento le teste di Brunetta, di Fitto, di Minzolini, insomma di quanti oppongono resistenza? O piuttosto Silvio impiegherà la forza politica ritrovata per strappare condizioni più vantaggiose, al limite se necessario puntando i piedi?

    Minzolini Augusto Minzolini Augusto


    In queste ore il Prosciolto parla con un’infinità di gente perché lunghissima è la lista di quanti vogliono congratularsi, al punto che il medico di fiducia, professor Zangrillo, teme per la sua salute («Dovrà sterilizzare la mano destra», ha twittato il luminare, «contaminata dal letale “Paracula Virus”»). E tra le tante chiacchiere frammiste a sfoghi sulle sofferenze patite, due concetti vanno emergendo.

     

    Anzitutto, Berlusconi non crede di essere stato assolto per calcoli politici, cioè quale premio al Patto del Nazareno. Semmai pensa e va dicendo che i giudici della Corte sono stati degli «eroi», capaci di assolverlo nonostante le pressioni di segno contrario che venivano «dalla parte politicizzata della magistratura». Sicuramente non ci vede lo zampino di Renzi né in un senso né nell’altro. In questa vicenda non sente di doverlo ringraziare.

    BRUNETTA BRUNETTA


    Seconda novità: Berlusconi vuole giocarsela. Gli è ritornata la voglia di provarci. È intenzionato a svolgere un ruolo da grande protagonista. Quale, ancora bene non sa. A seconda degli interlocutori vede se stesso quale referente della protesta che, altrimenti, «premierebbe soltanto Grillo»: dunque più opposizione di quanta Forza Italia ne abbia espressa finora.

     

    Raffaele Fitto Raffaele Fitto

    Oppure spinge alle conseguenze estreme la linea di supporto al premier sulle riforme, immaginandosi forza di governo, o anche solo di maggioranza, o comunque in qualche modo capace di succhiare la ruota a Renzi.

     

    Fitto e gli altri contestatori spingono ovviamente per la prima soluzione e prendono atto che da parte del Capo non c’è malanimo per le critiche, anzi Berlusconi forse d’ora in avanti sarà in condizione di apprezzare meglio i loro argomenti. Verdini, con Romani e (a certe condizioni) lo stesso Brunetta non disdegnerebbero l’altra via. Tutti parlano e forse sperano. Ma alla fine sarà sempre lui, secondo la lucida sintesi del consigliere politico Toti, «a dettare come sempre la linea». Lui è Berlusconi.

     

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