RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Roberta Polese per www.corriere.it
Sulla carta doveva essere una società immobiliare dagli obiettivi ambiziosi, dai guadagni stellari che dovevano arrivare da investimenti in alberghi di lusso in Austria e resort in Basilicata. Nata nel 2010, la Prestige srl, con sede in centro storico a Padova, e con un parterre di soci e finanziatori vip, doveva diventare quello che prometteva il suo nome: segno di prestigio e rispettabilità.
Non è andata così: nel 2013 ne è stato decretato il fallimento, i suoi due amministratori sono stati indagati, processati e condannati e ora è arrivata la parola definitiva della Cassazione: sentenza di condanna a cinque anni per bancarotta fraudolenta.
Per Fabio Viero, 60 anni, padovano amministratore delegato della società, e per Ugo Antonio Barchiesi settantenne materano, due settimane fa si sono aperte le porte del carcere: Viero è rinchiuso al Due Palazzi, Barchiesi è in cella a Matera.
montolivo all esame per allenatori a coverciano 2
L’ultimo ricorso fatto davanti alla Cassazione è stato rigettato, pertanto resta la pena inflitta in corte d’Appello a Venezia il 18 ottobre del 2023. A bocca asciutta i soci che avevano investito parte dei loro capitali. Sono quasi tutti calciatori: Luca Toni, Cristian Zaccardo, Bosko Jankovic, Sebastien Frey, Alex Manninger, Igor Budan, Riccardo Montolivo, Rolando Bianchi e il loro consulente Adriano Trevisan.
Tutti avevano versato cifre da capogiro per far decollare la società. Tra loro anche l’ex assessore alla sicurezza Maurizio Saia, che aveva partecipato con un investimento più contenuto ma pur sempre significativo. Ma i piani dell’azienda fatti di tre step, sono andati a rotoli uno dopo l’altro nel giro di pochi mesi, e per la Cassazione gli investimenti sbagliati decisi dagli amministratori erano più che prevedibili, dal momento che quotate società di consulenza avevano dato il loro parere negativo. [...]
Nel giro di pochi anni la Prestige srl ha raggiunto un passivo di sei milioni e mezzo di euro. Per i giudici di primo e secondo grado queste azioni finanziarie non erano opportunamente garantite, ed era prevedibile che sarebbero state un flop.
In particolare per quanto riguarda il castello in Carinzia i giudici hanno riportato quanto scrivevano gli esperti di Deloitte e di Zmuck & Kislinger che avevano fatto le due diligence sull’operazione, accertando come l’investimento «era basato su un insieme di ipotesi che includono assunzioni ipotetiche relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle società che non necessariamente si verificheranno». [...]
E i calciatori soci? quando si sono resi conto di tutti quegli investimenti sbagliati era troppo tardi. Qualcuno di loro, tra cui Luca Toni, avevano avviato una denuncia per truffa a carico di Barchiesi e Viero, ma il procedimento è stato archiviato dal gip di Padova, e molti di loro hanno deciso di non avviare ulteriori guerre giudiziarie anche per non vedere compromessa la loro immagine.
È rimasta in piedi solo l’accusa di bancarotta fraudolenta. Dopo due condanne Barchiesi e Viero, difesi dagli avvocati Nicola Bucicco di Matera e Francesco Santini di Pordenone, avevano tentato il ricorso in Cassazione. [...]
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