colonia molestie a capodanno

ACQUA (SPORCA) DI COLONIA - DUE CONDANNATI PER REATI SESSUALI PER I FATTI DI CAPODANNO A COLONIA: UN 20ENNE IRACHENO CHE AVEVA BACIATO E LECCATO LA FACCIA DI UNA DONNA E UN VENTISEIENNE ALGERINO CHE AVEVA MOLESTATO DUE RAGAZZE E MINACCIATO I LORO ACCOMPAGNATORI

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Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica

 

scontri di capodanno a coloniascontri di capodanno a colonia

Sì, alle ragazze piace tanto, “ja, das haben die Maedchen so gerne”, cantava Marlene Dietrich nel secolo scorso. Ma quando è no, è no, ha deciso ieri la Germania. Finalmente, dopo anni di dibattito, il Bundestag ha approvato una legge che protegge seriamente le donne dalle violenze sessuali.

 

A seguito dei fatti di Colonia dello scorso Capodanno, il ministro della Giustizia Heiko Maas (Spd) ha potuto imprimere un’accelerazione alle norme che alleggeriscono l’onere della prova per le donne (e che languivano da anni in Parlamento). Dopo le modifiche introdotte al codice penale, sarà sufficiente che le vittime dimostrino che l’aggressore ha agito contro la loro “volontà riconoscibile”. Finora dovevano provare di essere state minacciate o costrette con violenza all’atto sessuale. In sostanza, di essersi difese attivamente.

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Alcune tra le maggiori novità della legge sono legate alla notte di San Silvestro, quando moltissime donne furono assaltate nella stazione di Colonia da branchi di uomini che le molestarono e derubarono. Un episodio disastroso anche per le responsabilità delle forze dell’ordine, che sottovalutarono i fatti - cominciarono ad emergere seriamente giorni dopo - e portarono alle dimissioni del capo della polizia della città renana, Wolfgang Albers.

 

arresti a coloniaarresti a colonia

Ad oggi risultano 1.182 denunce, di cui 497 per reati sessuali emerse quella notte. Ma la procura di Colonia è riuscita finora a individuare appena 204 colpevoli. Metà sono marocchini e algerini. E la governatrice del Nordreno-Westfalia, Hannelore Kraft (Spd), che reagì quattro giorni dopo la notte che ha scosso una delle maggiori città della sua regione, ha ammesso soltanto una settimana fa, ascoltata dalla commissione d’inchiesta sui fatti di Colonia, che ci furono anche pesanti errori di comunicazione.

 

Per una volta, la politica ha deciso di trarre una lezione da un episodio di cronaca che aveva fatto il giro del mondo. E, per pura coincidenza, a ben sette mesi dalle aggressioni della notte di S. Silvestro, due uomini sono stati condannati ieri dal tribunale di Colonia a un anno di prigione con la condizionale per reati sessuali. Si tratta di un ventenne iracheno che aveva baciato e leccato la faccia di una donna contro la sua volontà.

colonia molestie a capodannocolonia molestie a capodanno

 

L’altro, un ventiseienne algerino, aveva molestato due ragazze e minacciato i loro accompagnatori con frasi tipo «dammi la ragazza o muori». Sono le prime condanne legate a molestie emersi dai fatti di Colonia. Finora le condanne - poche - sono state per reati legati a borseggi o rapine. Un primo processo contro un algerino accusato di molestie si era risolto con un nulla di fatto, a marzo. In tribunale, la vittima non era riuscita a riconoscerlo.

 

Le testimonianze delle vittime comparse ieri in tribunale somigliano a miriadi di altri racconti raccolti a singhiozzo dalla polizia dopo la notte da incubo. Una delle due vittime ha raccontato di essere arrivata alla stazione con il fidanzato e un’amica. Le vittime hanno dovuto interrompere spesso i racconti in aula per i pianti.

colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno  8colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno 8

 

I due imputati si sarebbero avvicinati chiedendo una foto, ma in poco tempo sarebbero stati raggiunti «da molte persone». La ventisettenne è stata palpata nelle parti intime, un aggressore ha offerto 5000 euro al fidanzato «per attivarsi sessualmente» con le due donne. Il più giovane dei due condannati, il ventenne iracheno, si è scusato. Forse è un inizio.

 

Quanto alla nuova legge, un caso di violenza domestica impunita che d’ora in poi potrebbe finire con una condanna è quello di Anja S.. Costretta nel 2011 ad avere sesso anale col marito dopo avergli detto espressamente di no, Anja S. pianse dal dolore, cercò di divincolarsi, ma - dettaglio importante - non si ribellò per non rischiare le botte. Poi denunciò il marito, ma la Corte di Cassazione decise in ultimo grado, a marzo del 2012, di assolverlo.

capodanno a colonia  capodanno a colonia

 

Il solo “no”, questa la motivazione della sentenza, non basta per condannare qualcuno per stupro. D’ora in poi, grazie alla legge Maas, sì. Basterà che una donna segnali a parole o a gesti che non vuole o che pianga durante l’aggressione, perché l’uomo rischi una condanna fino a cinque anni di carcere.

 

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La nuova legge prevede una norma specifica che condanna le molestie, «l’essere toccati in un modo sessualmente esplicito ». Ma è stato introdotto anche una sorta di “paragrafo Colonia”, una norma anti-branco. Se un gruppo mette alle strette una donna, tutti gli aggressori sono condannabili, anche se la molestia o la violenza sessuale viene perpetrata da uno solo.

 

Un dettaglio che non ha mancato di suscitare le proteste dell’opposizione è che le nuove norme saranno legate al permesso di soggiorno. Migranti e profughi che commettono reati sessuali, rischiano d’ora in poi un respingimento immediato.

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