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ADELE CANCELLA 2 DATE SOLD OUT A WEMBLEY: “PERDITA DI VOCE, NON CE LA FACCIO” – DIETRO IL FORFAIT DELLA CANTANTE INGLESE L’ANSIA E IL TIMORE DELL’ESIBIRSI IN LIVE - TRA I PRECEDENTI CON PROBLEMI ALLE CORDE VOCALI, ROBERT PLANT, LUCIANO LIGABUE, GIULIANO SANGIORGI, JUSTIN TIMBERLAKE 

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Gino Castaldo per la Repubblica

 

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Sembra piuttosto un lungo e tormentato addio alle scene. Che Adele non andasse pazza per gli show dal vivo lo aveva fatto capire in tutti i modi. I tabloid ci sguazzavano, parlavano di abbandono per almeno cinque anni, altri arrivavano a dieci, o addirittura per sempre. E la cantante incoraggiava le illazioni: in studio si sentiva una leonessa, diceva, ma dal vivo le cose erano diverse, gli applausi la facevano sentire vulnerabile, la paura era sempre lì, in agguato, paura di non farcela, paura che le corde vocali la tradissero.

 

adele trionfa ai grammyadele trionfa ai grammy

Ma il tour l' aveva poi fatto: ben 121 date sparse per il mondo, che avrebbero dovuto essere 123 se fosse riuscita ad andare fino in fondo. Ne mancavano solo due, due delle quattro previste allo stadio di Wembley, già sold out, per qualcosa come 180.000 spettatori, poi lo sconvolgente annuncio. «Non ce la faccio», un annuncio doloroso, in forma di lettera ai fan. Ma la sensazione che ci sia qualcosa di più di una semplice perdita di voce è inevitabile.

 

Adele e le sue corde vocali, roba da manuale di psicosomatica, come dire la perfezione e la fragilità, la padronanza e la totale insicurezza, l' esposizione planetaria e la voglia più volte sbandierata di essere solo mamma, del piccolo Angelo avuto col compagno Simon Konecki, e magari casalinga. «Who the fuck cancels a show at Wembley stadium?», ha scritto nella lettera di scuse ai fan. Appunto, chi mai cancellerebbe due date esaurite a Wembley? Questo non ha davvero precedenti, almeno così clamorosi, anche se di esempi in passato non ne mancano.

 

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Lei stessa in realtà è recidiva, nel 2011 aveva cancellato alcune date americane perché si era dovuta sottoporre a un intervento di microchirurgia alle corde vocali. Anche lì si scusò con i fan, era addolorata, ci sarebbe stata più attenta, ma evidentemente non è bastato. In Italia i gli appassionati hanno temuto nel 2011 per la voce di Giuliano Sangiorgi che per fortuna si è totalmente ristabilito dopo l' operazione, e lo stesso è successo più recentemente a Luciano Ligabue.

 

Tra i cantanti che hanno subito operazioni del genere si ricordano Robert Plant, già nel 1974, e Justin Timberlake. Molti altri, laddove possibile, hanno preferito non operarsi nel timore di subire trasformazioni negative, e il caso più celebre è quello di Freddie Mercury. Di recente i Cranberries hanno dovuto cancellare il tour per problemi medici della cantante Dolores O' Riordan, ma naturalmente la notizia non ha suscitato un paragonabile clamore.

 

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Insomma le corde vocali sono un problema, da sempre, e i cantanti lo sanno molto bene, un bene da proteggere come un prezioso e insostituibile strumento. Ma un caso così tormentato come quello di Adele non si era mai visto. La cantante che ha vinto tutto, che ha fatto numeri sbalorditivi e da sola a un certo punto era sembrata capace di riscattare la crisi dell' industria discografica, vive il suo lavoro con molte difficoltà.

 

adele canta dylan per vittime di bruxellesadele canta dylan per vittime di bruxelles

Compreso il crollo poco prima del traguardo. «Non voglio deludere la gente, sono così tesa sul palco che ho paura di improvvisare o di prendere iniziative», aveva detto tempo fa, e già nel programma dei concerti di Wembley c' era scritto di suo pugno che forse quelli di Londra sarebbero stati i suoi ultimi concerti. L' aveva anche detto dal palco: «Forse non vi vedrò più in tour E non scorderò mai tutto questo.

 

Da lunedì sarò solo una mamma, e non vedo l' ora». Ma il lungo addio ha avuto un epilogo sconcertante. Il suo terrore primario si è materializzato e la voce se n' è andata prima del gran finale. E le due date, è stato annunciato, non verranno mai più recuperate, il che forse spiega meglio di ogni altra cosa che dietro la perdita di voce c' è una difficoltà psicologica che si è accentuata nel corso di questi lunghi mesi passati a fronteggiare il pubblico dal vivo. «Ho pensato anche di salire comunque sul palco e fingere» ha scritto nella lettera, «solo per essere con voi, ma non l' ho mai fatto e a voi non potrei farlo in un milione di anni». E allora non resta che aspettare.

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