aliona polyn vladimir putin

IN RUSSIA METTONO AL ROGO LE STREGHE, ANCHE SE SONO AMICHE DI PUTIN – ALIONA POLYN, SOPRANNOMINATA “LA STREGA DI PUTIN”, È STATA CONDANNATA A DUE ANNI DI CARCERE PER “INCITAMENTO ALL’ODIO” ED “ESTREMISMO” – LA DONNA, CHE ESEGUIVA RITUALI A SOSTEGNO DI “MAD VLAD” E ORGANIZZAVA CONVENTION PER AUMENTARE GLI INDICI DI GRADIMENTO DELLO ZAR, È STATA DENUNCIATA UN ANNO FA PERCHÉ UN SUO LIBRO CONTENEVA INSULTI I SACERDOTI DELLA CHIESA RUSSA ORTODOSSA E MINACCE E INVITI ALLA VIOLENZA CONTRO I CREDENTI…

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Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per www.repubblica.it

https://www.repubblica.it/esteri/2025/11/08/news/russia_strega_putin_aliona_polyn_condannata_due_anni_prigione-424967571/?ref=RHLF-BG-P1-S2-T1-r2934

 

 

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[…]  “La strega di Putin” Aliona Polyn, vero nome Elena Sulikova, classe 1980, è stata condannata a due anni di carcere. Autoproclamata “strega” e fondatrice dell’“Impero delle Streghe Più Potenti”, Polyn eseguiva rituali a sostegno del presidente russo Vladimir Putin. Non di rado col sostegno di pubblici funzionari.

 

IL SABBA DELLE STREGHE PUTINIANE

Il 5 febbraio del 2019 aveva organizzato a Mosca una “convention delle streghe” per “aumentare gli indici di gradimento di Putin”. Iniziativa replicata più volte negli anni anche col sostegno dell’ufficio del sindaco della capitale e persino di alcuni deputati. Tanto che Polyn era stata battezzata dai media statali “la strega preferita di Putin” o “la principale strega russa” e veniva invitata regolarmente a talk show e programmi tv, inclusa la “Battaglia dei Sensitivi”.

 

[…] Col suo “Impero” fondato nel 2015, offriva servizi a pagamento come cartomanzia, evocazione degli spiriti, successo in amore o negli affari, oltre che corsi per aspiranti streghe. Si guadagnava da vivere anche vendendo “articoli magici” e “prodotti occulti” nel negozio “Miracoli” a Ivanteevka, vicino Mosca.

 

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LA CONDANNA PER ESTREMISMO

Attività che le avevano attirato le ire del deputato ultraconservatore Vitalij Milonov che già nel 2019 l’aveva definita “ciarlatana”, “bugiarda” e “pazza”. Lei aveva fatto causa contro di lui e vinto un rublo. Un anno fa, però, era stata denunciata perché il suo libro “Il mio nome è Assenzio”, a quanto pare, denigrava i sacerdoti della Chiesa Russa Ortodossa e conteneva minacce e inviti alla violenza contro i credenti. Il testo, pubblicato in una tiratura di circa 200 copie e distribuito online tra il gennaio 2020 e il dicembre 2023, le era costato l’arresto per “incitamento all’odio” e “inviti ad attività estremiste”.

 

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Al processo la strega putiniana aveva ammesso la sua colpevolezza e promesso che avrebbe rinunciato all’esoterismo. Aveva anche sostenuto di avere problemi di salute mentale e un marito e una figlia a suo carico. Ma nulla di tutto ciò ha ammorbidito il tribunale che un mese fa l’ha condannata al carcere. Ora la speranza del suo avvocato è che venga rilasciata presto perché ha già trascorso gran parte della pena sotto custodia cautelare. […]

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