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L’ISTAT STRIGLIA PER BENE GLI IM-PRENDITORI CHE SFRUTTANO I PISCHELLI: “I GIOVANI SONO RISORSE SCARSE, VANNO TRATTATI CON I GUANTI BIANCHI E PAGATI DI PIÙ” - SE CIO' NON ACCADE, I RAGAZZI SI STUFANO E SE NE VANNO, LASCIANDO IL DATORE DI LAVORO NELLA PALTA, VISTO CHE NELLE AZIENDE I DIPENDENTI SONO SEMPRE PIÙ ANZIANI - L'ISTITUTO DI STATISTICA CERTIFICA: “L'INSERIMENTO DEI RAGAZZI NELLE AZIENDE DETERMINA UN INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ” 

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ISTAT, POCHI GIOVANI, TRATTARLI BENE E AUMENTARE SALARI

GIOVANI - LAVORO E DISOCCUPAZIONE

(ANSA) - ROMA, 07 OTT - "Un tema che è stato sottovalutato è che nelle aziende che devono garantire la crescita e la produttività c'è una piramide demografica che è spostata verso i 50enni. Siamo un Paese che deve far conto che i giovani sono risorse scarse e il capitale umano deve essere trattato con i guanti bianchi".

 

Lo hanno spiegato i rappresentanti dell'Istat rispondendo alle domande nel corso dell'audizione sul Dpfp. "Non siamo più un Paese che può spingere su un contributo massivo della forza lavoro, ma dobbiamo spingere su un contributo qualitativo. Nell'ultimo rapporto annuale è stato visto come l'inserimento di giovani con skill digitali nelle aziende determina un incremento della produttività, quindi assumere giovani conviene.

 

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E' un Paese che deve cambiare passo specialmente sulla produttività e auspicabilmente anche aumentare i salari per quanto riguarda i giovani in particolare perché entrano persone formate e pronte a innovare", hanno aggiunto.

 

Parlando più in generale dei salari, i tecnici dell'Istat hanno sottolineato che "il recupero progressivo delle retribuzioni reali è cominciato nel tempo e sta proseguendo.

 

È iniziata un'inversione di tendenza che ha consentito di iniziare un processo di recupero". Tuttavia, come emerso già dalle statistiche dell'Istituto, esiste ancora una differenza del 9,1% rispetto a gennaio 2021". "Stiamo riducendo progressivamente, ma permane in termini di salari reali un gap del 9% rispetto ai livelli delle retribuzioni reali di gennaio 2021", hanno sottolineato nel corso dell'audizione.

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ISTRUZIONE: ISTAT, NEL 2024 NEET IL 15,2% DEI 15-29ENNI

(LaPresse) - Nel 2024, sul totale dei 15-29enni, la quota di Neet (ovvero le persone 'Neither in Employment nor in Education and Training' ovvero non più inserite in un percorso scolastico/formativo e non impegnate in un’attività lavorativa) è del 15,2% (in calo rispetto al 23,7% del 2020), ma supera il 20% in Calabria (26,2%), Sicilia (25,7%), Campania (24,9%) e Puglia (21,4%). Tra le giovani donne la quota continua a essere più alta (16,6%) rispetto agli uomini (13,8%).

 

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Lo ha affermato Cristina Freguja, direttrice del Dipartimento per le statistiche sociali e demografiche dell'Istat, nel corso della sua audizione in Senato di fronte alla Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, nell'ambito dell'Indagine conoscitiva su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica.