COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Estratto dell’articolo di M.Ser. per “la Stampa”
I fatti risalgono a poco più di due settimane fa. Una bambina di 10 anni, che chiamiamo Mia, è stata abusata nel centro di accoglienza che la ospitava con la madre e ora aspetta un figlio dal suo aguzzino. Con l'accusa di violenza sessuale aggravata, in una cella del carcere Canton Mombello è finito un 28enne bengalese, anche lui richiedente asilo nella stessa struttura, il centro aperto nell'hotel Al Cacciatore, nella minuscola frazione di San Colombano di Collio, in val Trompia, nel Bresciano.
D'inverno, meno di mille abitanti che già nel 2015, quando l'albergo si è votato alla causa dell'accoglienza, hanno protestato con forza contro l'arrivo dei migranti. «E che ora, più che mai, sono arrabbiati» sottolinea la sindaca Mirella Zanini. […]
Il 28enne […] col tempo sarebbe riuscito a conquistare la loro fiducia e a trascorrere anche dei momenti da solo con la piccola. Finché lei, due settimane fa, ha iniziato a stare male. Gli operatori del centro l'hanno accompagnata in ospedale dove sono emerse le cause di tutta quella sofferenza: non solo le terribili violenze subite, da qualche settimana la bambina era incinta.
[…] Come anticipato da Bresciaoggi, la vittima e la sua mamma sono state messe al sicuro in una struttura della bassa Bresciana dotata di medici e psicologi che stanno provando ad accompagnarle nel doloroso percorso che le aspetta. Al termine degli accertamenti, il 28enne è stato fermato per le violenze. All'interrogatorio di convalida è rimasto in silenzio.
[…] Il sospetto dei magistrati è che si sia trattato di più episodi di violenza, ma per ora si è preferito non sentire la piccola vittima, proprio per evitare di farle vivere ancora una volta tutto il male subito. La segnalazione è arrivata anche alla Prefettura di Brescia che ha avviato un accertamento amministrativo sulla società cooperativa Pianeta Terra che gestisce il centro «collettivo» che accoglie 19 persone. […]
Sul piede di guerra la sindaca di Collio: «Ho chiesto un incontro con la Prefettura. Più volte i cittadini si sono lamentati per i migranti che, peraltro, utilizzano la struttura sportiva usata anche dai bambini delle materne ed elementari. Quel che è successo è sempre stata la più grande paura di genitori e anziani del paese».
Raggiunto dall'Adnkronos, sostiene invece il gestore del centro, Giovanni Cantoni: «Non c'è alcun problema di convivenza con i migranti, il clima qui è molto tranquillo. C'erano state delle tensioni all'inizio, ma sono passati dieci anni e la situazione si è acquietata. Personalmente, mi trovo benissimo con loro, meglio che con tanti italiani. E non ho mai, ripeto mai, avuto alcun problema».
Dopo un fatto così grave, il rischio di generalizzazioni c'è: «I problemi dell'accoglienza sono molti soprattutto per la carenza di spazi e finanziamenti – sottolinea Francesco Bertoli, il segretario della Cgil di Brescia –. Condanniamo con tutte le nostre forze fatti così gravi e terribili, ma non devono mettere in discussione tutto il percorso di integrazione che stiamo portando avanti».
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