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LA BBC VA ALLO SCONTRO FRONTALE CON TRUMP – L’ULTIMATUM DI “THE DONALD” ALL’EMITTENTE DI STATO BRITANNICA SCADE VENERDÌ: SE LA BBC NON CHIEDERÀ SCUSA, NON RIMUOVERÀ LA PUNTATA CON IL DISCORSO “MANIPOLATO” DEL PRESIDENTE USA PRIMA DELL’ASSALTO AL CAMPIDOGLIO E NON PAGHERÀ UN SOSTANZIOSO RISARCIMENTO, ALLORA CI SARÀ UNA QUERELA MILIARDARIA – MA I LEGALI DELLA BRITISH BROADCASTING CORPORATION NON VOGLIONO CEDERE, CONVINTI CHE GRAN PARTE DELLE RICHIESTE DEL TYCOON NON STIANO IN PIEDI – IL DG DIMISSIONARIO, TIM DAVIE, NEL SUO ULTIMO DISCORSO ALLA REDAZIONE: “CONTINUATE A DIFENDERE IL NOSTRO GIORNALISMO”
Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it
IL DISCORSO DI TRUMP TAGLIUZZATO DALLA BBC
L’ultimatum di Donald Trump alla Bbc scade alle 22 di venerdì 14: se l’emittente di stato britannica non chiederà scusa, non rimuoverà la puntata con un montaggio errato sulle parole del presidente Usa prima dell’assalto al Campidoglio e non pagherà un sostanzioso risarcimento, allora ci sarà una querela miliardaria. Ma la British Broadcasting Corporation non vuole cedere.
[…] i legali della Bbc avrebbero comunicato all’emittente che gran parte delle richieste di Trump non stanno in piedi e che il presidente Usa non ha alcun titolo a chiedere risarcimenti miliardari, visto che si è trattato soltanto di un montaggio sbagliato (il taglio di “manifestate pacificamente” da un suo discorso del 6 gennaio 2021): un errore probabilmente in buona fede.
[…]
Anche perché riempire di denaro Donald Trump è una prospettiva che non esalta molti spettatori e fan della Bbc. Un ascoltatore, Simon da Truro (Cornovaglia) ha telefonato al programma Bbc Radio 5 Live stamattina e ha avvertito tutti: “Se date un solo penny a Trump, mi spiace, ma allora non pagherò più il canone tv, e lo stesso faranno molti come me”.
Anche secondo George Freeman, legale della piattaforma Media Law Resource Center di New York, “la richiesta da un miliardo di dollari di risarcimento di Trump contro la Bbc non ha alcun senso”.
Ovviamente l’ultima parola spetta al consiglio dirigenziale della Bbc. Di certo, oggi il portavoce del primo ministro britannico Sir Keir Starmer ha ribadito il suo sostegno all’emittente pubblica, pur guardandosi bene dall’attaccare Trump: “La strategia legale è una questione per la Bbc, non nostra, ma la posizione del governo è chiara: la Bbc è indipendente”.
Intanto, stamattina, il direttore generale Tim Davie (che domenica si è dimesso insieme alla responsabile news Deborah Turness), ha pronunciato un ultimo discorso alla redazione riunita: “Resta assolutamente fiero della Bbc. Io vado via, ma voi che rimanete dovete continuare a difendere il nostro giornalismo. Sono tempi difficili per la Bbc. Ma supereremo anche questa”.
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