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"BEATRICE VENEZI HA UN CURRICULUM MODESTO. È PIÙ NOTA PER LE SUE PRESE DI POSIZIONE A FAVORE DI GIORGIA MELONI" – ALBERTO MATTIOLI SULLA NOMINA DELLA "BACCHETTA NERA" A DIRETTORE MUSICALE DEL TEATRO "LA FENICE" DOVE "CURIOSAMENTE, NON HA MAI DIRETTO UN'OPERA" - "PARE CHE NON CI SIA STATA ALCUNA CONSULTAZIONE PREVENTIVA CON L'ORCHESTRA. MOLTI FANNO NOTARE CHE LA FENICE NON AVEVA UN DIRETTORE MUSICALE 'UFFICIALE', MA CHE SVOLGEVA QUESTA FUNZIONE MYUNG-WHUN CHUNG, PASSATO POI ALLA SCALA. IL SALTO DA CHUNG A VENEZI È DECISAMENTE CONSIDEREVOLE” - FIGLIA DI UN GERARCA DI FORZA NUOVA, "BEATROCE" È PIÙ NOTA PER LA CELEBRE PUBBLICITÀ BIOSCALIN – LA CONSULENZA CON SANGIULIANO…
Alberto Mattioli per “la Stampa” - Estratti
(…) Ieri, finalmente, nero (è il caso di dirlo) su bianco, l'ufficialità: «La Fondazione Teatro La Fenice è lieta di annunciare la nomina del Maestro Beatrice Venezi come nuovo Direttore Musicale».
Meglio precisare che maiuscole e maschili (Venezi vuol essere chiamata «maestro», e tanto peggio per l'italiano) sono originali. Seguono i prevedibili commenti, con la precisazione che chi commenta di regola non distingue un basso profondo da un soprano di coloratura.
giorgia meloni beatrice venezi
L'allineamento a destra di Comune di Venezia, Regione Veneto e Governo nazionale è perfetto. E dunque il sindaco della città, Luigi Brugnaro, che è anche presidente della Fondazione, esprime «grande soddisfazione per la scelta», evidenziando «il rilievo di questa designazione, che vede una delle poche figure femminili assumere un ruolo apicale nel panorama dei grandi teatri lirici internazionali».
Festeggia anche il governatore del Veneto, Luca Zaia (dove c'è Zaia c'è gioia!), che fa notare come «la sua giovane età costituisce anche un grande esempio per i ragazzi e le ragazze che abbiano un'aspirazione nella vita: l'impegno e le qualità personali pagano sempre». E infine il ministro, Alessandro Giuli, «accoglie con favore la nomina» e fa i complimenti a Colabianchi «per la scelta lungimirante».
Fra gli squilli di tromba della destra, stecca ovviamente la sinistra. Il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Venezia, Giuseppe Saccà, parla di «decisioni calate dall'alto», «di percorso sbagliato» e di «nessun confronto con l'Orchestra e con il Coro».
La diretta interessata accoglie «con emozione e gratitudine la scelta» e si dice «profondamente onorata».
Intanto sui social si scatenano i commenti, con prevalenza di quelli negativi (come, per la verità, avviene per qualsiasi nomina).
Venezi, 35 anni, lucchese, figlia di un gerarca di Forza Nuova, diventa improvvisamente famosa sul finire degli anni Dieci, ben prima di aver fatto nulla di musicalmente rilevante.
È più nota per le sue prese di posizione a favore della destra in generale e di Giorgia Meloni in particolare, con post sui social addirittura lirici per Dio, Patria e Famiglia, o per la celebre pubblicità dove invitava a «tirare fuori il proprio lato Bioscalin».
Il curriculum più strettamente direttoriale è però modesto, senza orchestre o teatri davvero importanti, e il Bolshoi in cui notifica di aver diretto si rivela, a un più attento esame, quello di Minsk: come se uno dicesse di essere salito sul podio della Scala, ma non quella di Milano.
Però nel '21 Venezi è al festival di Amadeus (Sanremo, non Salisburgo), i giornali d'area decidono che «è un direttore d'orchestra di fama mondiale» e il ministro Gennaro Sangiuliano la nomina sua consulente per la musica, a 30 mila euro all'anno, preferendola a, poniamo, Riccardo Muti o Riccardo Chailly o Daniele Gatti. Intanto, a proposito di direttrici che sfondano il soffitto di cristallo, Mirga Grazinyte-Tyla diventa direttrice della City of Birmingham, Joana Mallwitz è la prima donna a dirigere un'opera a Salisburgo e Speranza Scappucci alla Scala, oltre a essere nominata prima direttrice ospite al Covent Garden.
beatrice venezi bioscalin 357271
Nel frattempo, Venezi dirige la Sinfonica siciliana dove però viene contestata da alcune prime parti («Sarebbe stato più facile suonare senza di lei») che dopo aver parlato con i giornali vengono sospese dalla direzione.
Gli avversari, politici o musicali, coniano il soprannome «bacchetta nera».
beatrice venezi bioscalin 357271 2
Adesso, con un curriculum che nel frattempo si è un po' irrobustito, per Venezi arriva nientemeno che la Fenice. Dove, curiosamente, non ha mai diretto un'opera.
E pare che non ci sia stata alcuna consultazione preventiva con l'Orchestra, che pure sulla nomina del direttore musicale avrebbe molto da dire, ultima parola compresa, come si è visto con l'affaire Gatti alla Scala.
Molti fanno notare che la Fenice non aveva un direttore musicale «ufficiale», ma che in pratica svolgeva questa funzione Myung-whun Chung, passato poi alla Scala. Anche i tifosi più sfegatati devono ammettere che il salto da Chung a Venezi è decisamente considerevole.
(...) A proposito di giovani italiani che si affermano davvero a livello internazionale, una curiosa coincidenza. Ieri è stata annunciata anche la nomina di Michele Spotti, 32 anni, a direttore ospite principale della Deutsche Oper di Berlino.
BEATRICE VENEZI VIVA PUCCINI
beatrice venezi
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