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BELLA VITA E TANTI SOLDI: LA CAMORRA USA I SOCIAL PER ARRUOLARE I GIOVANI - LE FAMIGLIE CRIMINALI "ADDESTRANO" I MINORI PER LE ESTORSIONI E MOSTRANO SU TIKTOK VIDEO DI OROLOGI D'ORO E MACCHINE E BARCHE DI LUSSO PER FARSI PUBBLICITA' - E' QUELLO CHE È EMERSO DALLE INDAGINI DELL'ANTIMAFIA SUL CLAN AMATO PAGANO: ESEGUITE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI 53 PERSONE…

1. CAMORRA, 53 ORDINANZE CAUTELARI CONTRO CLAN AMATO PAGANO

Direzione investigativa Antimafia

(ANSA) - La Direzione investigativa antimafia sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare personale e reale emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli (su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia) nei confronti di 53 persone, indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi ed altro, ritenute affiliate al clan "Amato Pagano" operante nei comuni di Melito di Napoli, Mugnano di Napoli ed in parte dei quartieri Secondigliano e Scampia di Napoli.

Direzione investigativa Antimafia

 

Il provvedimento - si legge in una nota - "trae origine dalle indagini a carico di esponenti apicali del clan Amato Pagano, sodalizio criminale nato a seguito della sanguinosa 'scissione' dallo storico clan Di Lauro, e per questo definito anche clan degli 'scissionisti'". Maggiori particolari sull'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata per le 10.30 nella sala "Filippo Beatrice" della Procura della Repubblica di Napoli.

 

CAMORRA E SOCIAL

2. GRATTERI, CLAN ADDESTRAVA I MINORI PER LE ESTORSIONI

(ANSA) - "Addestrava minori per le estorsioni, il clan Amato-Pagano, che si occupa di estorsioni e droga, e nel quale il ruolo delle donne era apicale, come quello della reggente, Rosaria Pagano, detenuta al 41bis": lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa.

 

CAMORRA E SOCIAL

"Su Tik-tok e Instagram - ha detto ancora Gratteri - il clan mostrava orologi d'oro e macchine e barche di lusso, per esternare il suo potere e la sua ricchezza - incassavano 8mila euro al mese dalle estorsioni - e per dimostrare di essere dei vincenti, per farsi pubblicità". "Questo è l'elemento nuovo, - ha sottolineato Gratteri - in Italia la prima mafia che ha utilizzato i social è stata la camorra, mentre i primi al mondo sono i messicani. L'uso dei social adottati dai giovani, quali sono Tik-Tok e Instagram, è proprio finalizzato a rivolgersi ai giovani".

Direzione investigativa Antimafia