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“BIBI” NON CHIEDE LA GRAZIA MA L’IMPUNITÀ – NETANYAHU, SOTTO PROCESSO PER FRODE E CORRUZIONE, CHIEDE DI ESSERE GRAZIATO ANCOR PRIMA CHE SIA STATA EMESSA UNA SENTENZA. UN CASO SENZA PRECEDENTI NELLO STATO EBRAICO – LE OPPOSIZIONI PRETENDONO CHE ALMENO SI DICHIARI COLPEVOLE E SI RITIRI DALLA POLITICA, MA IL PREMIER NON CI PENSA PROPRIO, E SENTE TRUMP AL TELEFONO PER OTTENERE IL SUO APPOGGIO – IL PRESIDENTE ISRAELIANO, ISAAC HERZOG, FRENA: “CONSIDERERÒ SOLO IL BENE DELLO STATO E DELLA SOCIETÀ ISRAELIANA. LA GRAZIA È UN TEMA CHE INQUIETA MOLTE PERSONE NEL PAESE”

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Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”

 

benjamin netanyahu

I pretoriani di Netanyahu sono già pronti alla battaglia. La ministra dell'Ambiente Idit Silman, del Likud, arriva a dire che se il premier israeliano non otterrà la grazia, Donald Trump potrebbe intervenire per sanzionare giudici e magistrati israeliani.

 

Il ministro estremista della Sicurezza, Itamar Ben- Gvir, sostiene che Bibi sia stato incastrato da una magistratura corrotta, e che solo la grazia possa riappacificare il Paese. È la tesi dello stesso Netanyahu, che chiede clemenza ma non ammette colpa, e invocando il perdono lo presenta come una liberazione per l'intero Stato, perché solo lui può guidare la nazione verso la riconciliazione.

 

donald trump chiede a Isaac Herzog la grazia per benjamin netanyahu

Anche di questo è probabile che il premier israeliano abbia parlato ieri nella telefonata con l'alleato Donald Trump, che si era già speso per la grazia a Netanyahu, giudicando il processo contro di lui una macchinazione politica, e potrebbe ancora intervenire.

 

Di fronte a tutto questo, il presidente israeliano prova a fare muro.

Nell'analizzare la richiesta «considererò solo il bene dello Stato e della società israeliana. La grazia è un tema che inquieta molte persone nel Paese. Una cosa mi è chiara: la retorica violenta non mi influenza, anzi», ha detto Herzog.

 

isaac herzog 2

Che tuttavia è in una posizione non semplice. Una grazia senza condizioni, e senza ammissione di colpa, per giunta a processo ancora in corso, sarebbe una prima volta nella storia giudiziaria di Israele, sosterrebbe «di fatto l'affermazione di Netanyahu secondo cui non ha responsabilità per i presunti crimini, né per il 7 ottobre, e farebbe a pezzi l'opinione pubblica», scrive l'analista Shalom Yerushalmi.

 

Netanyahu è il primo premier in Israele a essere sotto accusa in tre processi, e il primo che abbia chiesto la grazia senza attendere l'esito del giudizio. L'ex premier Olmert, anche lui accusato di corruzione e poi condannato, lasciò la politica e scontò 16 mesi in carcere.

 

donald trump benjamin netanyahu foto lapresse

Il capo dei Democratici, Yair Golan, dice che quella di Netanyahu «non è una richiesta di grazia, è una richiesta di annullamento di un processo, e non è legale». Altri esponenti dell'opposizione chiedono che se grazia deve essere, sia subordinata al ritiro di Netanyahu dalla politica e all'ammissione di colpevolezza, due condizioni che il premier ha già rifiutato.

 

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Dalla sua, Bibi ha il sostegno del presidente americano, almeno sulla questione del perdono giudiziario. Dopo la telefonata tra i due, l'ufficio stampa del governo israeliano ha potuto comunicare che Netanyahu è stato invitato alla Casa Bianca e ci andrà «nel prossimo futuro»: sarebbe la quinta visita da quando Trump è presidente.

 

NETANYAHU - DONALD TRUMP - isaac herzog

I due leader hanno discusso «l'importanza e l'impegno nello smantellamento delle capacità militari di Hamas e nella smilitarizzazione della Striscia di Gaza, e hanno parlato dell'ampliamento degli accordi di pace», recita il comunicato ufficiale.

 

Ma i toni di Trump non erano stati morbidi prima del colloquio. A dividere i due amici è la Siria: il presidente americano non nasconde la sua fascinazione politica per al Sharaa, l'ex jihadista ora giudicato un «tipo tosto», e ha chiesto a Netanyahu di non interferire con gli affari di Damasco, [...]

donald trump tira le orecchie e a benjamin netanyahu - immagine creata con l AI