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“AL MOMENTO NON VEDO LA VOLONTÀ DI PUTIN DI FARE UN NEGOZIATO SERIO SULL’UCRAINA” - LO HA DETTO IL SEGRETARIO DI STATO USA, ANTONY BLINKEN, IN UN'INTERVISTA A “FOREIGN AFFAIRS”: “FORSE CAMBIERÀ NEL CORSO DEL 2025. INTANTO ABBIAMO LAVORATO PER ASSICURARCI CHE L'UCRAINA ABBIA CIÒ DI CUI HA BISOGNO PER COMBATTERE PER TUTTO IL 2025 O, SE CI SARÀ UNA NEGOZIAZIONE, PER NEGOZIARE DA UNA POSIZIONE DI RELATIVA FORZA" - “GLI USA FORNIRONO ATTREZZATURE MILITARI ALL'UCRAINA NEL SETTEMBRE 2021, PRIMA DELL'INVASIONE RUSSA DEL FEBBRAIO 2022: LO ABBIAMO FATTO IN SILENZIO E...”

BLINKEN, ARMI USA A KIEV NEI MESI PRECEDENTI ALL'INVASIONE RUSSA

volodymyr zelensky antony blinken

 (ANSA) - WASHINGTON, 18 DIC - Gli Usa fornirono attrezzature militari all'Ucraina nel settembre 2021 e prima della fine di quell'anno, prima quindi dell'invasione russa del febbraio 2022: lo ha raccontato il segretario di stato Usa, Antony Blinken, in una intervista a Foreign Affairs.

 

"Lo abbiamo fatto in silenzio. Ma come risultato, l'Ucraina aveva ciò di cui aveva bisogno per respingere il tentativo russo di sbaragliare l'intero Paese e prendere Kiev", ha detto. Il tentativo, ha proseguito, "fallì e l'Ucraina fu in grado di respingere i russi e riprendersi il 50% del territorio che la Russia aveva inizialmente guadagnato. E, ancora una volta, non è successo per caso; è perché eravamo ben preparati".

 

BLINKEN, NON È LA NATO A USCIRE DALLA SUA AREA MA IL CONTRARIO

volodymyr zelensky.

(ANSA) - WASHINGTON, 18 DIC - "Ora abbiamo nella Nato quattro Paesi 'partner' nell'Indo-Pacifico, che prendono parte alle discussioni dell'Alleanza, vengono ai vertici e stanno lavorando a progetti concreti.

 

Questo non è uno sforzo per portare la Nato fuori dalla sua area. È invece l'area esterna (cioè i Paesi dell'Indo-pacifico, ndr) che sta arrivando ai Paesi della Nato": lo ha detto il segretario di stato Usa, Antony Blinken, in un'intervista a Foreign Affairs, citando come esempi la guerra in Ucraina - sostenuta direttamente o indirettamente da Cina, Iran e Corea del nord - e le tensioni su Taiwan, "dove ogni giorno passa il 50% del traffico di container commerciali e viene realizzato il 70% dei microchip globali".

 

"Avremmo una crisi per l'economia globale - ha ammonito Blinken - se ci fosse una crisi su Taiwan, e questo ha portato questi paesi in Europa a investire molto di più nell'andare in Cina e dire di no, dobbiamo mantenere la pace e la stabilità. Ai cinesi piace dire che Taiwan non è affare di nessun altro, è affare nostro. Il mondo ha detto in realtà, no, è affare nostro".

 

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BLINKEN, 'NON VEDO VOLONTÀ PUTIN PER NEGOZIATO SERIO SU UCRAINA'

(ANSA) - WASHINGTON, 18 DIC - "Al momento non vedo la volontà da parte di Putin (di fare un negoziato serio, ndr). Forse cambierà nel corso del 2025. Ma guardando al 2025, abbiamo lavorato molto duramente per assicurarci che l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno, se necessario, per combattere per tutto il 2025 o, se ci sarà una negoziazione, per essere in grado di negoziare da una posizione di relativa forza": lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in un'intervista a Foreign Affairs.

 

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"L'unica cosa di cui l'Ucraina avrà sicuramente bisogno in qualsiasi accordo - spiega - è una sorta di rassicurazione, una sorta di fiducia, una sorta di garanzia sulla sua sicurezza. Perché ciò che sappiamo è questo: se ci sarà un cessate il fuoco di qualche tipo o un qualche tipo di accordo, nella mente di Putin sarà temporaneo, e quasi certamente cercherà di usare tutto il tempo che ha per riposare, riorganizzarsi, riarmarsi e infine riattaccare.

 

Quindi ciò che sarà fondamentale è assicurarsi che, in un modo o nell'altro, l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno per scoraggiare qualsiasi futura aggressione russa e, se necessario, difendersi da essa. Penso che questa sarà la chiave per qualsiasi risoluzione di cessate il fuoco che reggerà davvero".

 

"E naturalmente - prosegue Blinken - per quanto riguarda i territori che rimangono in mani russe, qualcosa dovrà essere fatto al riguardo. Ma credo fermamente che possiamo vedere un'Ucraina di successo, indipendentemente da dove verrà tracciata la linea nel breve termine sul campo, in un'Ucraina che è in grado di resistere fermamente come un Paese indipendente e di difendersi militarmente, economicamente, democraticamente".

 

BLINKEN, 'TRUMP PUÒ NEGOZIARE CON TEHERAN SUL NUCLEARE'

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 (ANSA) - WASHINGTON, 18 DIC - Donald Trump ha una finestra per negoziare con l'Iran: lo ha detto il segretario di stato americano, Antony Blinken, al Council on Foreign Relations a New York, dove ha sostenuto che lo sviluppo di un'arma nucleare da parte di Teheran non è inevitabile. Il capo della diplomazia Usa ha riconosciuto che Teheran potrebbe prendere in seria considerazione un'arma nucleare dopo le battute d'arresto militari nella regione. Poiché "hanno perso diverse linee di difesa, certo, si vedranno più riflessioni su questo".

 

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Ma il segretario di Stato ha detto che l'Iran è consapevole delle conseguenze dell'ottenere un'arma nucleare e ritiene che ci siano "prospettive di negoziati". "L'ultima volta che il presidente Trump si è ritirato dall'accordo sul nucleare ha detto che voleva, come lo ha chiamato lui, un accordo migliore e più forte. Bene", ha detto Blinken. Il capo della diplomazia Usa ha detto che nessuna amministrazione statunitense permetterà all'Iran di ottenere un'arma nucleare. "In un modo o nell'altro, sono convinto che proprio come la nostra amministrazione ha avuto quella politica, anche la prossima amministrazione avrà la stessa linea", ha detto.