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LE BOCCE NON PERDONANO - DOPO 6 ANNI, UN MARCHIGIANO CONDANNATO AD UN MESE DI CARCERE: SI ERA FINTO UN DIRIGENTE DELLA FEDERAZIONE PER FAR VINCERE LA SQUADRA DEL CUORE - AVEVA CHIAMATO GLI AVVERSARI PER DIRE CHE LA PARTITA ERA STATA POSTICIPATA. SI SONO PRESENTATI IN RITARDO ED HANNO PERSO A TAVOLINO

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Da www.cronachemaceratesi.it

 

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Avrebbe finto di essere un componente della federazione per vincere una partita di bocce. Da qui l’accusa di sostituzione di persona per un 56enne che vive a Appignano, che oggi è stato condannato a 30 giorni al tribunale di Macerata.

 

Nel 2010 era in calendario una gara di semifinale del campionato provinciale di bocce tra la Bocciofila Sangiustese, di Monte San Giusto, e il team di Castelraimondo. La gara doveva svolgersi al bocciodromo di Montefano alle 20,30 del 4 febbraio del 2010. Ma la gara non si era svolta.

 

Il perché è stato oggetto di un processo che si è svolto al tribunale di Macerata. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Marco Tarquinio Severini, il 56enne Fabio Cammertoni, della squadra di Castelraimondo, avrebbe telefonato al bocciodromo di Monte San Giusto, dicendo di appartenere al comitato provinciale della Federazione italiana bocce e che la partita di quella sera era stata posticipata alle 21.

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La telefonata era stata presa per buona e il team sangiustese era arrivato al torneo in ritardo. La squadra era così stata eliminata a tavolino dai giudici per non essersi presentata sul campo di bocce all’ora stabilita per la semifinale e la partita era stata vinta dal team di Castelraimondo.

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Il team sangiustese ha poi sporto denuncia. Cammertoni, difeso dall’avvocato Gianfranco Borgani, era finito sotto accusa per sostituzione di persona. Oggi il giudice Danilo Russo lo ha condannato a 30 giorni, come chiesto dal pm.

 

(Gian. Gin.)