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LE BOMBASTICHE INTERCETTAZIONI TRA GIANFRANCO MICCICHÈ E MARIO DI FERRO, LO SPACCIATORE CHE GESTIVA UNO DEI RISTORANTI DELLA “PALERMO BENE” – SECONDO GLI INVESTIGATORI I DUE PARLAVANO IN CODICE DELLE DOSI (VABBÈ, SIETE CINQUE, CINQUE GIORNI...”) E L’EX PRESIDENTE DELL’ARS E SENATORE DI FORZA ITALIA SI PRESENTAVA A RITIRARE LA COCAINA IN AUTO BLU AL LOCALE: IL COPIONE DELLO SPACCIO SI SAREBBE RIPETUTO UNA TRENTINA DI VOLTE IN DUE MESI E…

Estratto dell'articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it

 

Mario Di Ferro

Sono le 22.23 del 18 novembre scorso. L’ex senatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè chiama Mario Di Ferro, ristoratore che gestisce il ristorante Villa Zito, un locale frequentato dalla Palermo che conta. A Di Ferro Miccichè fa sapere che l’indomani sarebbe partito alla volta di Milano dove si sarebbe trattenuto per cinque giorni. Una frase in codice che, secondo gli inquirenti che intercettano Di Ferro da tempo, indica le dosi di cocaina che l’ex presidente dell’Ars avrebbe dovuto acquistare.

Gianfranco Micciche a villa zito a palermo

 

Il ristoratore, arrestato oggi per cessione e vendita di sostanze stupefacenti, secondo l’accusa coglie al volo il riferimento e si informa sull’orario del volo. Saputo che Miccichè sarebbe partito intorno alle due, lo rassicura che sarebbe riuscito a farcela e gli dà appuntamento telefonico al mattino seguente. «Vabbè, siete cinque, cinque giorni, va bene ciao» dice. Dove con i giorni, per gli investigatori, i due si riferiscono appunto alle dosi da comprare.

 

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Poco dopo Di Ferro contatta il suo fornitore: Gioacchino Salamone, nome noto agli inquirenti che l’hanno nel 2018 accusato di essere l’uomo dei clan mafiosi nel traffico di droga. «All’una meno un quarto puntuale, da me al bar, va bene?», gli dice Di Ferro. Alle 13.55 Gianfranco Miccichè viene ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre arriva al ristorante Villa Zito. Scende, lascia il suo autista in attesa, entra e va via alle 15.20. Ma il copione dello spaccio, per gli investigatore, si sarebbe ripetuto per una trentina di volte in due mesi: tra novembre e dicembre del 2022.

 

gianfranco micciche 3

Il 26 novembre scorso ad esempio, Miccichè sente Di Ferro al telefono e gli annuncia che sta arrivando. «Tra una mezzoretta vengo lì», dice. Alle 20.29 il ristoratore, in compagnia del politico, chiama Salvatore Salamone e gli chiede di raggiungerlo «eh … avvicina», gli fa. Alle 20.43 il fornitore arriva al ristorante ed entra dall’ingresso principale per andarsene poco dopo. E ancora il 30 novembre il sistema di videosorveglianza davanti all’ingresso secondario del locale riprende oltre all’arrivo di Miccichè a bordo dell’ auto blu dell’Ars, anche il successivo incontro tra Di Ferro e Salamone che, dopo averlo atteso, alle 14.32 attraverso il cancello gli consegna una bustina. […]

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