federica angeli

"VOLEVATE FARMI SENTIRE CHE SONO NEL MIRINO? LO SAPEVO GIÀ. NON C'ERA BISOGNO…" BUSTA CON PROIETTILE A FEDERICA ANGELI, LA CRONISTA DI REPUBBLICA CHE HA CONDOTTO LE INCHIESTE SULLA MALAVITA A OSTIA - LA RISPOSTA DELLA GIORNALISTA SU FACEBOOK – LE PAROLE DI CALABRESI E EZIO MAURO: “CRONISTA CORAGGIO”

federica angeli

Da repubblica.it

 

E' stata recapitata alla redazione de Il Fatto Quotidiano una busta con un proiettile indirizzata alla cronista di Repubblica Federica Angeli, che dal luglio 2013 vive sotto scorta per le sue inchieste sulla malavita di Ostia.

 

Il pacco è già stato sequestrato dalla Squadra mobile che ora, insieme alla Digos, indagherà sulla vicenda. Sono in corso i rilievi della scientifica e lunedì il tutto verrà trasmesso in procura. Angeli era recentemente stata sentita come parte offesa nel processo ad Armando Spada, il boss che nel 2013 l'aveva minacciata di morte nel corso di un servizio. Il 19 aprile, invece, la giornalista di Repubblica sarà testimone in aula nel dibattimento che vede imputati per tentato duplice omicidio Carmine Spada e il nipote Ottavio.

 

Sulla sua pagina Facebook Federica Angeli ha commentato la nuova minaccia con un post: "Volevate farmi sentire che sono nel mirino? Lo sapevo già. Non c'era bisogno vi scomodaste. Volevate rovinarmi la giornata e farmi tremare lo stomaco? Ok. Bravi. Ma domani passa. Stringo forte tutti voi amici miei. Mandarvi un sorriso ora sarebbe ipocrita. Ma vi invito al coraggio, anche oggi. Anche se ce la mettono tutta per farci passare la voglia di lottare. Noi siamo qui. A schiena dritta. #amanodisarmata".

Calabresi

 

Immediata la manifestazione di sostegno di Mario Calabresi: "La direzione di Repubblica esprime la solidarietà e la stima a Federica Angeli e conferma che continuerà a starle accanto con la volontà di difendere la sua professionalità e il diritto di lavorare, come ha sempre fatto, con coraggio e in piena libertà. Gli attacchi e le intimidazioni non la spaventano e non ci spaventano: Federica sa che tutto il giornale è dalla sua parte, con la forza e il sostegno necessari a salvaguardare il suo mestiere di cronista".

 

Così anche la redazione: "Il Cdr e tutti i giornalisti di Repubblica sono al fianco di Federica Angeli e respingono con fermezza le

 intimidazioni all'indirizzo della nostra collega che da anni racconta con servizi e inchieste le violenze e le illegalità perpetrate dalla criminalità organizzata sul litorale romano. Chi pensa di fermare in questo modo il lavoro della nostra redazione, si sbaglia di grosso. Federica non è sola. Repubblica continuerà nel lavoro di cronaca e inchiesta giornalistica che svolgiamo ogni giorno nell'esclusivo interesse dei lettori".

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