
DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN…
C'E' UNA PISTA "POLITICA" NEL FURTO AL LOUVRE - SECONDO GLI INQUIRENTI, È POSSIBILE CHE L'OPERAZIONE AL LOUVRE SIA STATA COMMISSIONATA DA UN GOVERNO STRANIERO PER DELEGITTIMARE MACRON, GIA' INDEBOLITO DALLE DIFFICOLTA' PER LA FORMAZIONE DEL GOVERNO LECORNU - NON È NEANCHE DA ESCLUDERE CHE IL MANDANTE DEL COLPO SIA UN BOSS DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, CHE VOGLIA UTILIZZARE I GIOIELLI COME "MONETA DI SCAMBIO", PER TRATTARE RIDUZIONI DI PENA - L'ESTREMA DESTRA CAVALCA LA VICENDA, ACCUSANDO L'AMMINISTRAZIONE DEL LOUVRE E IL GOVERNO DI AVER TAGLIATO IL PERSONALE E DI NON AVER AGGIORNATO IL SISTEMA DI ALLARME...
1 - LOUVRE, CACCIA AL TESORO RUBATO "INCASTREREMO I LADRI CON IL DNA"
Estratto dell'articolo di A.G. per “la Repubblica”
Il Louvre resta ancora chiuso. Ieri mattina la direzione del museo aveva tentato una riapertura parziale, escludendo la Galleria d'Apollo, ancora sigillata come scena del crimine. Ma alla fine è arrivato un contrordine dalle autorità, nessun visitatore è stato ammesso dopo lo spettacolare furto con cui quattro uomini sono riusciti a sottrarre gli otto gioielli imperiali del tesoro della Corona di Francia. [...]
Sono stati mobilitati circa sessanta investigatori tra la brigata anti-banditismo e l'Ufficio centrale per la lotta contro il traffico di beni culturali. La polizia è sulle tracce della banda fuggita domenica mattina in scooter con un bottino «dal valore inestimabile», come ha sottolineato il ministro dell'Interno francese Laurent Nunez.
Un colpo messo a segno in pieno giorno, nel museo più visitato al mondo. L'irruzione all'interno della galleria è durata poco più di quattro minuti (tre all'esterno), ma la preparazione è stata più lunga. I ladri hanno parcheggiato il camion montacarichi, fissato i supporti, fatto salire la scala e persino posizionato dei segnali stradali per simulare un intervento tecnico. E forse sapevano, se ci sono state complicità interne, che la sicurezza della porta-finestra era difettosa.
Un mese prima del furto, era stato segnalato un malfunzionamento dell'allarme della Galleria d'Apollo che suonava in modo imprevedibile ed era stato temporaneamente disattivato. Fonti interne al museo sostengono che fosse ancora fuori uso domenica. A confermarlo è il fatto che i cinque custodi presenti nella sala sono stati sorpresi dal rumore della smerigliatrice. [...]
Un solo dettaglio del piano è fallito. La banda aveva previsto di incendiare il montacarichi per cancellare indizi e ritardare la polizia. Ma il fuoco non ha preso e dentro al camion gli investigatori hanno trovato due smerigliatrici, taniche di benzina, una coperta, guanti, un walkie-talkie, un casco.
Un gilet giallo è stato ritrovato in strada a qualche centinaio di metri, accanto alla corona dell'imperatrice Eugenia, caduta nella fuga. Su questi oggetti sono già stati isolate tracce di Dna ed è probabile che la polizia abbia già dei nomi ma debba decidere se arrestare subito un primo sospetto o attendere per risalire l'intera rete e, soprattutto, recuperare i gioielli. [...]
Gli investigatori valutano l'ipotesi di un committente privato, magari un collezionista appassionato della storia di quei mitici gioielli imperiali e disposto a conservarli pur sapendo che sono invendibili. A preoccupare è invece lo scenario della rivendita a pezzi, cioè lo smontaggio completo dei gioielli, una scomposizione pietra per pietra e la successiva vendita attraverso circuiti criminali internazionali, magari via Belgio, con finalità di riciclaggio di denaro sporco.
Non si può neppure escludere che un padrino della criminalità organizzata francese o straniera voglia usare i gioielli imperiali come "moneta di scambio" per trattare riduzioni di pena o condizioni carcerarie migliori, come Raffaele Imperiale, boss della camorra, che restituì due Van Gogh rubati nel 2002 al Museo di Amsterdam per ottenere condizioni favorevoli nei negoziati giudiziari.
L'ultima ipotesi degli investigatori è un'operazione per delegittimare Emmanuel Macron in un momento già difficile per il capo dello Stato, facendo leva sul danno di immagine al prestigio della Francia. Il ministro dell'Interno non ha evocato la pista di "un gruppo straniero" che però al momento non compare ufficialmente nel fascicolo delle indagini.
2 - MAXI-SPESE, GUASTI, SCARSA SORVEGLIANZA LA PARABOLA DEL MUSEO FINITO NEL MIRINO
Estratto dell'articolo di Benedetta Perilli per “la Repubblica”
"Quel che è certo è che abbiamo fallito", commenta il ministro della Giustizia Gérald Darmanin all'indomani dell'incredibile furto dei gioielli della Corona di Francia dal museo del Louvre. Un mea culpa istituzionale che alimenta però il già acceso clima di polemiche politiche sullo stato di sicurezza dei musei francesi, cavalcato dall'estrema destra del Rassemblement National (Rn) attraverso il presidente Jordan Bardella che, a caldo, aveva parlato di «un'umiliazione per la Francia» e di «una disintegrazione dello Stato».
Ieri è arrivata poi la denuncia social del deputato di Rn Jean-Philippe Tanguy che, citando un articolo del marzo 2025 del Canard Enchaîné, parla di circa 500mila euro spesi per allestire una cucina e una sala da pranzo all'interno del Louvre per la presidente del museo Laurence des Cars e i suoi collaboratori.
Sul furto la donna verrà ascoltata mercoledì in Senato, mentre Louis Aliot di Rn ne chiede apertamente le dimissioni. A gennaio, des Cars aveva segnalato alla ministra della Cultura, Rachida Dati, un «livello di obsolescenza preoccupante», una «moltiplicazione di guasti» e la necessità di importanti lavori. [...]
A complicare il quadro delle presunte responsabilità di governo e presidenza, sempre ieri sono emerse alcune anticipazioni di un rapporto della Corte dei Conti che rivela come il Louvre «non sia riuscito a colmare il ritardo nell'installazione di apparecchiature destinate a garantire la protezione delle opere». Dal documento, che analizza il periodo che va dal 2019 al 2024, emerge un «ritardo persistente» nei sistemi di videosorveglianza che sarebbero stati rafforzati soltanto nelle sale delle esposizioni temporanee, che ospitano soprattutto prestiti dall'estero, a danno delle sale delle collezioni permanenti.
Problemi inoltre sono emersi anche all'adeguamento del sistema antincendio che, iniziato nel 2010, non è ancora stato concluso. Infine, conclude il rapporto, «gli importi stanziati, modesti rispetto ai bisogni stimati e al bilancio annuale dell'istituzione, riflettono la tendenza a considerare l'avvio dei lavori come una variabile di aggiustamento». [...]
ladro in azione al louvre
i gioielli rubati al louvre 1
rapina al louvre 3
i gioielli rubati al louvre 3
furto al louvre 1
i gioielli rubati al louvre 2
DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN…
DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA…
DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO…
FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI…
FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE…
DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO…