copertina der spiegel olanda italia

“CACIO, COCA E KILLER” – IL SETTIMANALE TEDESCO “DER SPIEGEL” PRENDE DI MIRA L'OLANDA, DESCRITTA COME LA NUOVA CULLA DELLA CRIMINALITA': “HA RESO GRANDE LA MAFIA CON LA SUA INGENUA POLITICA SULLA DROGA” – LA RIVISTA HA UNA LUNGA STORIA DI COPERTINE CHE IRRIDONO GLI ALTRI PAESI, COME QUELLA FAMOSA DEL 1977 DOVE PISTOLA È ADAGIATA SU UN PIATTO DI SPAGHETTI, CON UN’ETICHETTA TRICOLORE CHE RECITAVA: “SEQUESTRO, SCIPPO, ESTORSIONE” – LA BUONA NOTIZIA: PER I TEDESCHI I MAFIOSI NON SONO PIÙ GLI ITALIANI

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Tommaso Lecca per www.europa.today.it

 

COPERTINA DER SPIEGEL OLANDA

Una ragazza bionda in abiti tradizionali olandesi dà le spalle a un campo di papaveri e a un mulino a vento. Sorride con in mano un formaggio. Ma quest’ultimo è crivellato di buchi dai quali esce una polvere bianca e della parte superiore del tipico ‘kaas’ olandese spuntano bustine che contengono la medesima sostanza. 

 

Nell’altra mano la ragazza regge un kalashnikov, mentre dalle sue labbra pende uno spinello. Lei fa l’occhiolino e sotto le palpebre inferiori sono evidenti le ‘borse’ tipiche di chi ha fatto uso di droghe. “Cacio, coca e killer”, è il titolo della copertina di questa settimana del magazine tedesco Der Spiegel. 

 

Il riferimento, volutamente facile da cogliere, è all’Olanda, colpevole - secondo il settimanale - di aver “reso grande la mafia con la sua ingenua politica sulla droga”. “Nei Paesi Bassi - recita il sommario della rivista - le bande che trafficano cocaina si stanno armando di kalashnikov e gli agenti di polizia, gli avvocati e i giornalisti rischiano la vita”. 

 

DER SPIEGEL SPAGHETTI E PISTOLA

La copertina a effetto del Der Spiegel si colloca in una lunga tradizione di provocazioni che in passato hanno preso di mira altri Paesi o persone. È ormai un conclamato esempio di stereotipizzazione la copertina del 24 luglio 1977, quella dove in cui una pistola è adagiata su un piatto di spaghetti sconditi. Il titolo era “Italia paese delle vacanze”, accompagnato dall’etichetta tricolore che recitava: “Sequestro, scippo, estorsione”.

 

Per quanto provocatorie, le prime pagine dello Spiegel sono sempre ben motivate dagli eventi. I Paesi Bassi sono infatti alle prese con una pericolosa espansione dei fenomeni criminali connessi ad organizzazioni radicate nel territorio. Una di queste, la Mocro maffia, è ritenuta responsabile dell'omicidio avvenuto a luglio del giornalista investigativo Peter R. de Vries. Da allora, una serie di avvocati, magistrati e giornalisti sono finiti sotto protezione assieme alle loro famiglie.

 

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La Mocro maffia ha anche ordinato l'assassinio nel 2019 dell'avvocato Derk Wiersum, specializzato in criminalità organizzata e traffico di droga. Wiersum era stato il difensore di Nabil B., un pentito che ha fornito alla polizia informazioni chiave sul boss mafioso marocchino Ridouan Taghi in cambio di una riduzione di pena. Il fratello di Nabil B. è stato assassinato nel 2018. Notizie che fanno capire il senso di emergenza sui fenomeni criminali nei Paesi Bassi, avvertito anche dai giornalisti tedeschi.

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