DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Andrea Zambenedetti per la Stampa
alberto sordi venezia,la luna e tu
Un mestiere ambito, l' orgoglio familiare, Venezia. Tutti gli elementi utili per ambientare un giallo. In questo contesto un consigliere comunale pentastellato getta un' ombra sul concorso per diventare gondolieri: la maggior parte dei nomi dei vincitori del bando per individuare i sostituti era nota prima della prova pratica, denuncia l' amministratore. Il Comune nel frattempo nega ogni irregolarità.
A rendere tutto più avvincente è una lettera anonima, compilata a penna, che ha rivelato al consigliere Davide Scano 55 nomi, 36 dei quali ora compaiono nella lista dei sessanta idonei. Altri sei figurano tra le trenta riserve. Una percentuale che assume proporzioni decisamente rilevanti se si considera che i candidati erano in totale 238 ma i nomi non erano mai stati resi pubblici, fino alla divulgazione della graduatoria.
«Ho ricevuto quell' elenco tra la mia corrispondenza in municipio», spiega il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. «Ho deciso di non renderlo noto immediatamente proprio per verificarne l' attendibilità». Ieri però la circostanza è finita in un' interpellanza in cui vengono rivelate tutte le perplessità in merito al bando pubblicato dal Comune per l' accesso al Corso di Formazione «Arte del Gondoliere» che consente l' ottenimento del certificato professionale indispensabile per accedere al ruolo dei conducenti di natanti di trasporto pubblico non di linea. Insomma, il primo passo per accedere a una tra le professioni più esclusive del mondo.
alberto sordi venezia,la luna e tu
Tra i dubbi sollevati dal consigliere anche la mancanza di trasparenza. «Secondo quanto raccontato da più concorrenti la preselezione si sarebbe svolta in gran segreto all' Arsenale, uno spazio chiuso. Ed è durata pochissimi minuti rendendo difficile per la commissione farsi un' idea precisa su quali fossero i candidati migliori.
Inoltre non esisterebbe alcuna registrazione video delle prove di voga effettuate. Cosa succederà in caso di contestazioni?». Domande che inevitabilmente aprono un vero e proprio caso sulla selezione più attesa in laguna, proprio per le difficoltà di accesso alla professione.
Nel pomeriggio di ieri è arrivata anche la replica dell' amministrazione comunale: «Attaccare il mondo della gondola equivale ad attaccare l' immagine di Venezia. Le prove sono state effettuate in modo pubblico. In uno spazio acqueo uguale per tutti. Erano anni che non si svolgevano queste selezioni. Se ci sono degli elementi che hanno portato a denunciare questa circostanza si vada dall' autorità competente» sottolineano dal Comune.
Solo la settimana precedente alle prove in acqua il consigliere aveva denunciato una disparità di accesso tra uomini e donne, in un ambiente che rimane ampiamente a prevalenza maschile.
A provare a dare una spiegazione ai nomi "indovinati" è un vecchio gondoliere che, a taccuini rigorosamente chiusi, ammette che per ogni padre gondoliere avere il figlio gondoliere è motivo di orgoglio per un mestiere che si tramanda anche tra generazioni.
Ma guai a parlare di nepotismo: «Molti sono i figli d' arte che hanno passato il corso, ma altrettanti sono stati esclusi». Un giallo in riva al Canal Grande.
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