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CERVINIA SOMMERSA DALLA NEVE – STRADA REGIONALE CHIUSA PER IL RISCHIO VALANGHE, 12 MILA PERSONE ISOLATE – “ALLO STUDIO ALCUNE ‘FINESTRE’ PER FAR DEFLUIRE I TURISTI”  - IN PAESE AFFOLLATI BAR E RISTORANTI - UN'ALTRA MAXI NEVICATA È ATTESA NEL FINE SETTIMANA

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Enrico Marcoz per il Corriere della Sera

 

Due metri di neve caduti in 24 ore e altrettanti previsti nel prossimo fine settimana. Una Cervinia completamente imbiancata ha salutato l' inizio del nuovo anno non senza qualche disagio per i residenti e i turisti. In totale sono circa 12 mila le persone isolate nella conca del Breuil dopo la chiusura della strada regionale della Valtournenche per pericolo valanghe. «Decisione presa a scopo precauzionale - spiega Lucio Trucco, responsabile del Soccorso alpino del Cervino - e che al mattino (oggi ndr ) sarà riesaminata in virtù dell' evoluzione della situazione meteo».

 

Aggiunge Sara Bordet, commissario del Comune di Valtournenche: «Faremo una valutazione con la commissione valanghe sui provvedimenti da prendere». È possibile che vengano aperte delle «finestre» in giornata per far defluire i turisti. Il passaggio di mezzi di soccorso è comunque garantito.

 

Il pericolo valanghe si è impennato a livello «forte» (indice 4 su una scala di 5 punti) su tutto il territorio comunale dopo le intense precipitazioni che hanno semisepolto l' intera località turistica. Due slavine sono finite sulla regionale, altre due l' hanno sfiorata.

 

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Passeggiando per il paese, non si avverte però l' emergenza: quassù sono abituati alle maxi-nevicate. «Di situazioni come queste - osserva Rino Pascarella, agente immobiliare del Breuil - ne ho viste decine nel corso degli anni, anche se era un po' che non accadeva». La strada dello struscio, via Jean-Antoine Carrel, è stata ripulita, i negozi sono aperti, bar e ristoranti sono affollati. I rumori ovattati rendono l' atmosfera quasi fiabesca. In questi giorni c' è il pienone, quasi 7 mila persone nelle seconde case e oltre 3 mila nelle strutture alberghiere. Oltre a residenti e lavoratori stagionali. L' allerta è scattata ieri pomeriggio quando gli accumuli hanno superato il livello di guardia: i «pendolari» dello sci sono stati fatti scendere a valle già nel primo pomeriggio.

 

cervinia busto mike bongiorno

A creare qualche preoccupazione tra i turisti è stata una nota della Protezione civile che «sconsigliava di uscire dai luoghi chiusi se non strettamente necessario». «È una prassi normale di precauzione - sottolinea Trucco - perché intorno al paese ci sono quantitativi di neve instabile e quindi è meglio evitare situazioni potenzialmente pericolose anche semplicemente facendo una passeggiata».

 

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In Valle d' Aosta altre valanghe di grandi dimensioni sono cadute a Courmayeur, Ayas, Valsavarenche, Oyace e Rhemes, fortunatamente senza provocare danni a cose o persone.

Ma da domani un' altra intensa perturbazione porterà neve in questo angolo delle Alpi e la situazione potrebbe nuovamente peggiorare.

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