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SANREMO DIVENTA UN TALENT SHOW? LA SALA STAMPA RIBOLLE, SI SENTE DEFRAUDATA DEL POTERE DECISIONALE…
CI VOLEVA IL GOVERNO DEL MADE IN ITALY PER AZZOPPARE L’INDUSTRIA ITALIANA – I DATI SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SONO IMPIETOSI: A DICEMBRE È SCESA DEL 7,1% RISPETTO AL 2023, DEL 3,5 RISPETTO A NOVEMBRE SCORSO. È IL 23ESIMO CALO CONSECUTIVO – A PESARE È IL PREZZO ALL'INGROSSO DELL'ELETTRICITÀ, FRA I PIÙ ALTI DELL'UE: A GENNAIO È COSTATA IL 48% IN PIÙ DELLA SPAGNA E IL 40% IN PIÙ DELLA FRANCIA – LA LINEA DIFENSIVA DI ADOLDO URSO: “È UNA CRISI EUROPEA, NON ITALIANA” – A BRUXELLES TORNA L’IDEA DI IMPORRE UN TETTO AL PREZZO DEL GAS, DA CUI DIPENDE IL COSTO DELL'ELETTRICITÀ…
Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “la Stampa”
La curva dell'istituto di statistica non lascia margini di interpretazione: ventitré mesi di inesorabile e ininterrotto calo. A dicembre la produzione industriale italiana è scesa del 7,1 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, il 3,5 nella media dell'anno, quasi il doppio del meno due registrato nel 2023. Il livello complessivo di crescita dell'industria non era così basso dal 2020 [...]
Crolla il settore dei mezzi di trasporto (-23,6 per cento), crolla il tessile e abbigliamento (-18,3), crolla la metallurgia (-14,6). Secondo i dati disaggregati di Anfia - l'associazione della filiera - il solo comparto dell'auto ha perso in un anno il 43 per cento. E poi legno, macchinari, prodotti farmaceutici, chimica.
DATI SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE - MANIFATTURA – LA STAMPA
Gli unici settori in positivo a dicembre sono quelli che costituiscono l'altra faccia del problema: la produzione di energia e le attività estrattive. Se l'Italia va male è perché il prezzo all'ingrosso dell'elettricità è fra i più alti dell'Unione. A gennaio è costata il 48 per cento in più della Spagna, il 40 della Francia, il 25 della Germania.
[…] sta diventando un problema politico di tutte le cancellerie europee, prova ne è l'attivismo di questi giorni della Commissione di Bruxelles. Prima la decisione di rispondere ai dazi di Donald Trump con contro-dazi, ieri l'indiscrezione sull'introduzione di un tetto al prezzo del gas - da cui dipende il costo dell'elettricità - e di cui si era parlato a lungo dopo l'inizio della guerra in Ucraina.
Nell'ultimo anno il prezzo non ha fatto che salire dai circa trenta euro al megawatt ora fino ai quasi sessanta di ieri. «La crisi o la contrazione della produzione industriale non è italiana, è europea, soprattutto dei Paesi come la Germania, che ha difficoltà strutturali superiori all'Italia», dice Adolfo Urso. Il Movimento Cinque Stelle chiede le sue dimissioni e una mozione urgente per affrontare il costo dell'energia, il Pd parla di «una Caporetto».
PRODUZIONE INDUSTRIALE IN ITALIA
La narrazione del ministro delle Imprese è la stessa degli ultimi due anni. La possiamo sintetizzare così: le cose potrebbero andare molto peggio. Il livello complessivo dell'occupazione è effettivamente fra i migliori dagli anni Settanta, il non detto è che i salari sono fra i più bassi dell'Unione, segno che la competitività del sistema Italia si fonda ormai su un assunto tipico delle economie emergenti.
Il problema più difficile da gestire per il governo è fare i conti con chi va meglio di noi. Secondo le ultime stime della Commissione europea quest'anno cresceremo dello 0,7 per cento, lo stesso livello della Germania e della Francia (quest'ultima un decimale in più), in compenso la Spagna avrà un aumento della ricchezza più che triplo, grazie anche alla spinta di un Recovery Plan poco meno ricco di quello italiano.
GIORGIA MELONI ADOLFO URSO - MEME BY EMILIANO CARLI
[...] l'idea a Bruxelles di rilanciare la misura proposta dall'allora premier Mario Draghi nei mesi in cui i prezzi superarono i trecento euro a megawatt ora. I quasi sessanta euro di questa settimana sono stati causati dal freddo e il poco vento; il timore è che salga ancora, anche come conseguenza della guerra tariffaria scatenata dalla Casa Bianca.
Secondo il Financial Times il tetto potrebbe essere inserito nel documento di politica industriale Clean Industrial Deal atteso per il mese prossimo e dedicato a come affrontare il ciclone Trump: una delle soluzioni sarà anche rivedere alcune delle misure più radicali del precedente Green Deal che ha messo in difficoltà l'industria dell'auto europea.
Non è invece chiaro se e cosa farà il governo Meloni per tentare di invertire la rotta. Un aiuto potrebbe arrivare dalla quinta e (ultima) revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: a un anno e mezzo dalla scadenza, l'Italia è riuscita a spendere un terzo dei duecento miliardi a disposizione. Il ministro degli Affari europei Tommaso Foti ha detto che presenterà la sua proposta a Bruxelles e in Parlamento entro marzo.
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