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È MORTA L’ULTIMA FIGLIA (NATURALE) DI BENITO MUSSOLINI: ELENA CURTI SI È SPENTA A QUASI CENT’ANNI NELLA SUA CASA DI ACQUAPENDENTE (VITERBO). ERA FIGLIA DELLA BELLISSIMA ANGELA CUCCIATI, UNA SARTA MILANESE CON CUI MUSSOLINI EBBE UN’AVVENTURA ALLA FINE DEL 1921 DOPO CHE LA DONNA ANDÒ A CHIEDERGLI DI FAR USCIRE DI PRIGIONE IL MARITO SQUADRISTA BRUNO CURTI – CLARETTA PETACCI L’AVEVA SCAMBIATA PER UNA AMANTE DEL DUCE… – VIDEO
Mauro Suttora per https://www.huffingtonpost.it/
È morta l’ultima figlia (naturale) di Mussolini. Elena Curti si è spenta a quasi cent’anni nella sua casa di Acquapendente (Viterbo): ha fatto in tempo ad arrivare al 2022, centenario della marcia su Roma, ma non al proprio compleanno del 19 ottobre, nove giorni prima dell’impresa fascista.
Era figlia della bellissima Angela Cucciati, una sarta milanese con cui Mussolini ebbe un’avventura alla fine del 1921. Si conobbero perché la donna andò a chiedergli di far uscire di prigione il marito squadrista Bruno Curti.
Elena Curti seppe dalla madre di essere una figlia segreta di Benito solo quando compì 18 anni. Mussolini la volle conoscere, e durante la Repubblica Sociale la riceveva ogni giovedì a Salò. Elena lavorava nella segreteria di Pavolini.
Claretta Petacci, l’amante del Duce, si insospettì: pensava che quella bella ragazza bionda fosse una sua ennesima avventura, e gli ordinò di allontanarla. Ma il 27 aprile 1945, durante la fuga di Dongo, c’era Elena e non Claretta accanto a Mussolini sulla autoblindo nella prima parte del viaggio.
Poi, quando il duce fu invitato dai tedeschi a montare su un loro camion travestito da soldato, sopraggiunse Claretta, che seguiva la colonna dei gerarchi fascisti in auto col fratello Marcello, la cognata e i nipotini.
Vide Elena e cominciò a inveire. Si calmò solo quando le spiegarono chi fosse veramente la ragazza. La scena è stata immortalata da Pasquale Squitieri nel suo film ‘Claretta’ (1984).
Dopo cinque mesi di carcere Elena Curti fu liberata. Si sposò, emigrò in Spagna ed ebbe fortuna con un’azienda che produceva mobili. Una ventina d’anni fa tornò in Italia e scrisse le sue memorie: ‘Il chiodo a tre punte’ (2003).
claretta petacci
Benito Mussolini Claretta Petacci
Claretta Petacci
claretta petacci.
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