DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI…
CLICK! COME EDWARD WESTON HA TRASFORMATO NUDI, VERDURE E TAGLIAUOVA IN SCULTURA - L’OPERA DEL FOTOGRAFO AMERICANO, CHE HA CONTRIBUITO A RACCONTARE LA NASCITA DEL MODERNISMO, SARÀ ESPOSTA A PARIGI FINO AL 25 GENNAIO: UNO SGUARDO ECCEZIONALE SULLA FOTOGRAFIA DELL’UOMO CAPACE DI IMMORTALARE OGGETTI ORDINARI COME CONCHIGLIE, CORPI, PIETRE TRASFORMANDOLE IN OPERE ATTRAVERSO UNO STUDIO ACCURATO DELL’OGGETTO E A UNO SGUARDO ATTENTO DEI DETTAGLI…
«Una rivelazione!»: come Edward Weston ha trasformato nudi, verdure e tagliauova in scultura.
Passando da un movimento d’avanguardia all’altro nel corso degli anni Venti, l’opera del fotografo americano contribuisce a raccontare la nascita del modernismo
Exposition of Dynamic Symmetry, 1943
Becoming Modern offre uno sguardo eccezionale sulla nascita della fotografia modernista attraverso lo sguardo e la pratica del fotografo americano Edward Weston. Traccia i percorsi seguiti da Weston nel passaggio da un movimento d’avanguardia (il pittorialismo) a un altro (il modernismo) negli anni Venti. Attingendo interamente alla prestigiosa collezione del Wilson Centre for Photography, la mostra individua un punto di svolta decisivo nella storia della fotografia. Edward Weston: Becoming Modern è in programma al MEP, Parigi, Francia, fino al 25 gennaio.
‘M’ sul divano di crine nero, 1921
Il curatore Simon Baker scrive: «‘M’ sul divano di crine nero rivela un evidente debito nei confronti della pittura e della composizione pittorica; un nudo fluido e languido, elegantemente adagiato su un divano, con una splendida composizione di fiori e vaso in stile giapponese, ispirata all’ikebana, collocata nell’angolo sinistro per creare equilibrio».
Tina Modotti (Nudo in studio), 1922
«Poi abbiamo Tina Modotti (Nudo in studio), realizzato un anno dopo, dal quale sono stati eliminati tutti i segni del linguaggio visivo pittorialista. Nessun divano, specchio o composizione floreale; nessuna figura reclinata che richiami la pittura da salotto. Al contrario, troviamo un soggetto simile: un nudo femminile che sembra prendersi una pausa dalle convenzioni dello studio di disegno dal vero, fumando una sigaretta su un piccolo sgabello rotondo, davanti a uno sfondo semplice ma fortemente ombreggiato».
Composizione di conchiglie e rocce, 1931
I modi in cui Weston affrontò la natura morta, così come i frammenti di natura (rocce, piante, sabbia), rivelano una tensione nella sua opera tra la nozione di artificio e la pura astrazione ottenuta attraverso il primo piano e l’inquadratura.
Nudo sulla sabbia, Oceano, 1936
Fu in questo periodo che il fotografo affinò il proprio stile, semplificando l’inquadratura ed eliminando ogni artificio, per concentrarsi su linee, forme e luce.
Uova e tagliauova, 1930
Weston fotografò oggetti ordinari – conchiglie, verdure, corpi, pietre – con grande rigore formale, trasformando la realtà in motivi visivi. Si lamentava del fatto che la fotografia del tagliauova fosse diventata un emblema così popolare del modernismo, e avrebbe voluto che i suoi studi sulle verdure fossero compresi nello stesso filone, ma in modo più sottile.
Conchiglie, 1927
Molte delle sue immagini sono esposte nella loro forma originale, stampate a mano dallo stesso artista.
Excusado (Gabinetto), 1926
Weston contribuì a questa prospettiva moderna sui margini del mondo dell’arte. La sua fotografia divenne linguaggio, scultura, sguardo.
Peperone, 1930
Weston realizzò almeno 30 negativi diversi di peperoni, tutti nell’arco di quattro giorni, nell’agosto del 1930. Ideò un sistema per sostenere la verdura con un imbuto di latta, che gli permise di rinunciare al cartoncino bianco o al pezzo di mussola che in precedenza utilizzava come sfondo. I suoi peperoni divennero sculture. Stampò almeno 25 copie di questa immagine, che divenne il suo studio di peperone più celebre.
Charis, Santa Monica (Nudo in una porta), 1936
Helen Charis Wilson incontrò Edward Weston a Carmel nel 1934. Inizin come modella per i suoi studi di nudo, ma divenne rapidamente sua compagna sia nella vita sia nel lavoro.
Erosione dell’arenaria, Point Lobos, 1942
Tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta, Weston lavorò con passione crescente sul paesaggio. Se questa attenzione portò anche ad alcuni dei suoi più importanti studi di nudo, è nelle dune assolate di Oceano e nei territori aspri di Big Sur, Death Valley e Point Lobos che, per parafrasare lo stesso Weston, «cielo e terra divennero una cosa sola».
Campo di pomodori, Big Sur, 1937
Weston visse e lavorò in California, viaggiando in Messico e prendendo le distanze dai centri del potere e dell’influenza. Non cercava né l’effetto né la provocazione, ma piuttosto uno sguardo accurato, una forma di rivelazione silenziosa.
Tutte le fotografie: Edward Weston / Centre for Creative Photography, Arizona Board of Regents / Adagp, Parigi / Courtesy Wilson Centre for Photography.
sandstone erosion edward weston
charis edward weston
tomato field edward weston
edward weston
nude on sand edward weston
shells edward weston
excusado edward weston
m di edward weston
edward weston 3
DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI…
‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI…
DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO,…
CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO…
DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO…
DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA…