coca in prigione

ORGIA DI COCAINA IN UN CARCERE BRASILIANO: 120 "PISTE"! - A PORTO ALEGRE  LA SITUAZIONE È FUORI CONTROLLO: ENTRA ED ESCE DI TUTTO (PURE LE SPOGLIARELLISTE) E GLI SCONTRI SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO: SOLO L'ANNO SCORSO 120 PERSONE HANNO PERSO LA VITA DURANTE LE PROTESTE PER LE CONDIZIONI DEI DETENUTI (VIDEO!) 

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DAGONEWS 

 

EÈ stato ripreso in video il momento in cui alcuni detenuti di una prigione brasiliana si sono messi in fila aspettando il loro turno per sniffare della cocaina da un piccolo tavolo ‘imbandito’ con 120 strisce per l’occasione.  

coca in prigione

 

Oltre una dozzina di persone sono state filmate mentre assumevano la droga in un corridoio stipato di persone 'eccitate' in attesa del loro turno.

 

Un piccolo gruppo di persone sembra tenere la situazione sotto controllo da dietro il tavolo, facendo in modo che nessuno prendesse più del dovuto o rovesciasse il tavolino facendo cadere la grande quantità di droga disposta ordinatamente sopra in sei file da venti ‘righe’ ciascuna.  

 

coca in prigione 2

Le immagini sono state girate all’interno del carcere di Porto Alegre a sud del Brasile. La polizia ha confermato che si sta occupando del caso, dicendo che “l’orgia droghereccia” avrebbe avuto luogo durante una festa organizzata da una delle bande che detengono il controllo del carcere.

 

L’episodio ha fatto tornare a parlare di prigioni in Brasile dopo che nove detenuti sono stati assassinati durante una protesta a Capodanno nel carcere semi-libero di Colonia, nello stato di Goias, mentre l’anno scorso sono morte 120 persone in una serie di proteste scoppiate dentro ai carceri di tutta la nazione per la condizione disumana in cui versano i detenuti.

 

coca in prigione 3

Durante una delle proteste più sanguinose, nella prigione di Alcacuz, è circolato un video truculento in cui alcuni prigionieri davano fuoco alle loro vittime infilzando i loro brandelli di carne su uno spiedo da barbecue sopra alle fiamme.

 

Nel marzo 2016, invece, un gruppo di spogliarelliste si è esibito di fronte a 200 detenuti nel carcere di massima sicurezza di El Salvador, con l'abile scusa che volessero organizzare una nota festa religiosa locale.