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COLPO DI SCENA! RAOUL BOVA VA AL CONTRATTACCO E SI FA DIFENDERE DALL'EX SUOCERA, ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE, CHE FIRMA IL RECLAMO AL GARANTE DELLA PRIVACY SUGLI AUDIO SPEDITI ALLA MODELLA MARTINA CERETTI E DIFFUSI ONLINE – LA MOSSA E' RIVOLTA CONTRO CORONA, META, GOOGLE, RYANAIR, NAPOLI E TORINO PER DIFFUSIONE ILLECITA DI UN CONTENUTO RISERVATO - LA EX SUOCERA, DOPO L’ADDIO DELL’ATTORE ALLA FIGLIA CHIARA GIORDANO, AVEVA SCRITTO SUL "GIORNALE "LA CELEBRE “LETTERA APERTA A UN GENERO DEGENERATO”: "SEI UN VIGLIACCO, AMBIVALENTE, MANIPOLATORE” (DE PACE SOSTIENE CHE ERA UNA LETTERA GENERICA, MICA DIRETTA AL SUO SPECIFICO GENERO)…

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https://www.dagospia.com/media-tv/don-matteo-raoul-bova-e-don-giovanni-amori-bollori-dell-attore-messaggi-442396

 

 

Giuseppe Scarpa per repubblica.it

 

 

raoul bova chiara giordano

I suoi file audio e messaggi privati diventano virale, oggetto di scherno, diventano marketing. Raoul Bova dice basta. E parte al contrattacco: è stato depositato stamattina un reclamo formale al Garante della Privacy.

 

Lo firma Annamaria Bernardini de Pace, celebre avvocatessa e, soprattutto, ex suocera dell’attore. Questo è quanto apprende Repubblica.

 

Una mossa clamorosa, rivolta contro una lunga lista di colossi: Fabrizio Corona, Meta, Google, YouTube, TikTok, X, Ryanair, SSC Napoli e Torino FC. L’accusa è pesante: diffusione illecita, strumentalizzazione e ridicolizzazione di un contenuto personale e riservato.

 

Un audio affettuoso, privato, mai destinato al pubblico. E invece finito – a sua insaputa – online. Il 21 luglio, Fabrizio Corona lo carica su YouTube nell’episodio del suo format Falsissimo. Da lì, un effetto domino micidiale: meme, parodie, sfottò. Il tono sincero dell’attore diventa una miccia accesa in rete.

 

 

annamaria bernardini de pace

Il contenuto si trasforma in tormentone.

 

Le piattaforme social lo cavalcano. Ryanair pubblica un post ironico usando le stesse parole dell’audio: “Buongiorno passeggeri speciali dal sorriso meraviglioso e gli occhi spaccanti”.

 

Il Napoli e il Torino fanno lo stesso su TikTok, rincarando la dose. Poi cancellano, ma il danno è fatto.

 

Secondo il reclamo, visualizzazioni e commenti si contano a decine di migliaia. Il risultato: derisione globale, esposizione ingiustificata, devastazione dell'immagine pubblica e familiare dell’attore.

ryanair pubblicizza app con messaggio di bova a martina ceretti

 

Il documento elenca con precisione le norme violate: nessun consenso da parte di Bova, nessuna finalità lecita, nessuna tutela della sua sfera privata. Vengono chiamati in causa articoli centrali del GDPR europeo e del Codice Privacy italiano. 

 

(...)

 

Non è solo una questione d’immagine. Bova, si legge nel reclamo, è anche un padre: due dei suoi quattro figli sono minorenni. E anche loro, inevitabilmente, sono stati travolti da questa gogna digitale.

 

L’attore chiede tre provvedimenti: la rimozione immediata di tutti i contenuti dalle piattaforme social e motori di ricerca; la deindicizzazione globale dai risultati web; e infine le sanzioni amministrative per tutti i soggetti coinvolti.

LO SPACCANTE - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Una battaglia legale che si annuncia dirompente dopo l’inchiesta per tentata estorsione in cui l’attore è vittima. Un caso che pone una domanda netta: fino a dove può spingersi la rete, e chi paga quando la privacy diventa spettacolo?

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