DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Michele Bocci per “la Repubblica”
I luoghi comuni non sempre sono veritieri. Quelli sulla virilità dei campani e la serenità dei toscani, ad esempio, vacillano di fronte ai dati sul consumo dei farmaci. I primi, infatti, prendono più pasticche di Viagra di tutti gli altri italiani, i secondi sono in testa per consumo di antidepressivi.
Nel rapporto Osmed, dedicato all'uso dei medicinali in Italia e presentato dall'Aifa, si scopre che nel 2021 nessuno ha assunto tanti farmaci contro la disfunzione erettile, tra cui il Viagra, (tutti diventati generici) quanto chi abita in Campania. La Regione ha una popolazione più giovane di chi vive al Centro e al Nord ma comunque gli uomini cercano più che altrove un aiuto quando arriva il momento del sesso.
E così in un giorno ci sono 7,3 persone ogni mille che prendono la pillola blu. Sono quasi il 50% in più della media italiana, che da anni vede una crescita, rallentata solo nel 2020, quando i lockdown hanno costretto le persone in casa a lungo.
A seguire ci sono due regioni che invece tanti abitanti anziani li hanno, cioè la Liguria e la Toscana, le più "vecchie" d'Italia. Non può però essere spiegato solo con l'età un altro dei primati toscani, imbattibili quando si tratta di usare antidepressivi. Sono oltre 66 (su mille) ad assumerli ogni giorno, contro una media nazionale di 44.
«L'incidenza delle malattie nelle varie regioni, salvo qualche eccezione, è tendenzialmente la stessa. Quindi non dovrebbero esserci grossi scostamenti nel consumo dei farmaci - dice Francesco Trotta, responsabile di Osmed - Eventuali differenze, anche importanti, possono significare due cose: o che c'è inappropriatezza, nel senso che vengono utilizzati medicinali anche quando non servono, oppure che c'è una migliore capacità di diagnosi e quindi di cura di certe patologie».
Il discorso dell'incidenza vale anche per la depressione, che in Toscana non risulta essere più diffusa che altrove. E allora perché i dati sono così alti? «Abbiamo una tradizione culturale nell'uso di questi farmaci - dice l'ordinario di psichiatria di Firenze, Valdo Ricca - Sappiamo che possono essere utilizzati per disturbi diversi dalla depressione, ad esempio nell'ansia, nel dolore cronico o nell'insonnia. Noi e i medici di famiglia non usiamo troppo gli antidepressivi. Anzi, ne andrebbero prescritti di più».
Sempre in fatto di problemi che attengono alla sfera psichica, c'è il capitolo benzodiazepine, sedativi e ansiolitici come lo Xanax (alprazolam è il nome del principio attivo) o il Valium (lorazepam). Ebbene, in questo campo sono in testa i liguri, che staccano tutti gli altri e non di poco, con 83 persone su mille che ogni giorno prendono una dose contro la media di 54.
Aifa mette in guardia sui rischi di uso inappropriato: «Riguarda l'utilizzo di dosaggi non terapeutici, le prescrizioni per tempi non adeguati e troppo lunghi, l'utilizzo autoterapico» e così via. Sono medicine a carico dei pazienti ma con ricetta con importanti effetti collaterali come la dipendenza.
Anche gli antibiotici vedono consumi molto diversi da regione a regione e anche in questo caso al primo posto c'è la Campania con 19 dosi ogni mille abitanti contro una media nazionale di 13. Proprio perché l'incidenza delle infezioni batteriche non cambia molto da zona a zona (e anzi al Sud grazie al clima dovrebbe essere un po' più bassa) c'è il rischio di prescrizioni non appropriate.
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