putin gergiev

“I PALCOSCENICI EUROPEI NON DOVREBBERO DARE SPAZIO A COLORO CHE SOSTENGONO LA GUERRA CONTRO L'UCRAINA” – ANCHE LA COMMISSIONE EUROPEA SI SCHIERA CONTRO L’ORGANIZZAZIONE DEL CONCERTO A CASERTA DEL DIRETTORE D’ORCHESTRA VICINO A PUTIN, VALERIJ GERGIEV – ALDU CAZZULLO: “GERGIEV È UNA PEDINA DELLA PROPAGANDA DI UN DITTATORE CHE STA MASSACRANDO I CIVILI UCRAINI, DOPO AVER CONDOTTO UNA GUERRA DI STERMINIO IN CECENIA. FAR DIRIGERE GERGIEV A CASERTA NON AVVICINERÀ DI UN MILLIMETRO LA PACE, COME VA DICENDO VINCENZO DE LUCA…”

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'BLOCCATE IL CONCERTO DI GERGIEV' - LE LETTERE DI 700 NOBEL E INTELLO' E LA POSIZIONE DI DE LUCA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 - LA UE E I NOBEL CONTRO GERGIEV "SOSTIENE PUTIN, NON SI ESIBISCA"

Ros.Cas. per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/07/18/news/nobel_gergiev_concerto_appello_von_der_leyen_de_luca-424738822/

 

putin gergiev

Anche la Commissione europea ha preso posizione contro il concerto del direttore d'orchestra russo Valerij Gergiev, fedelissimo di Vladimir Putin, in programma il 27 luglio a Caserta. «I palcoscenici europei non dovrebbero dare spazio a coloro che sostengono questa guerra di aggressione contro l'Ucraina», ha detto una portavoce dell'esecutivo Ue ad Adnkronos.

 

L'appello di Bruxelles è arrivato dopo che l'organizzazione Memorial Italia, filiale dell'organizzazione moscovita per i diritti umani […]  ha inoltrato due lettere aperte contro il proliferare della propaganda russa in Europa e in Italia. […]

 

La prima lettera di Memorial Italia, indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al governatore della Campania Vincenzo De Luca, chiede non soltanto di cancellare il concerto del 27 luglio, ma anche di aprire un'inchiesta sull'utilizzo di fondi pubblici per finanziare eventi legati alla propaganda russa e di istituire un fondo culturale dedicato invece agli artisti che si oppongono al regime putiniano.

lettera scrittori e premi nobel per cancellare il concerto di gergiev

 

La petizione è stata finora sottoscritta da oltre mille firme. Tra loro Nobel, scrittori, direttori d'orchestra, coreografi, politici e, in particolare, l'ucraina Oleksandra Matviichuk del Centro per le libertà civili e i russi Oleg Orlov e Irina Sherbakova di Memorial, organizzazioni Nobel per la pace; l'attivista russa Svetlana Gannushkina; la Nobel per la Letteratura Herta Müller; gli scrittori Jonathan Littell e Mikhail Shishkin, i direttori d'orchestra Mikhail Agrest e Nazar Kozhukhar, i violinisti Misha Nodelman e Michel Gershwin, lo scacchista Garri Kasparov e infine la vicepresidente del Parlamento Ue Pina Picierno.

 

Il concerto di Caserta, si legge, non è «un atto neutrale. È un gesto politico, che rischia di legittimare il regime che rappresenta e la violenza che continua a scatenare». La seconda lettera chiede invece ai presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa di creare un organismo di controllo parlamentare per contrastare il dilagare della propaganda russa in Italia. […]

 

2 - FAR DIRIGERE IL RUSSO GERGIEV NON FAVORIRÀ LA PACE

Dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”

Valery Gergiev

 

Caro Aldo, condivido la decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che non intende annullare il concerto diretto dal maestro russo Valerij Gergiev in programma il 27 luglio alla Reggia di Caserta. Non facciamo altro che invocare la fine di queste sciagurate guerre; siamo in tanti che preghiamo per la pace e poi, giunti al bivio, imbocchiamo la strada che vanifica ogni buona intenzione. Ritengo assurdo un tale divieto! Ogni giorno chiediamo la fine delle ostilità e poi sbattiamo la porta in faccia a un evento musicale della massima importanza a livello mondiale e che è solo ed unicamente portatore di pace.

Raffaele Pisani

 

putin gergiev

Risposta di Aldo Cazzullo

Caro Raffaele, non sono d’accordo. Valerij Gergiev non è un grande artista che non ha avuto il coraggio di andare contro Putin per non fare la fine di Aleksei Navalny, Anna Politkovskaja e altre decine di eroici oppositori eliminati fisicamente dal criminale di guerra che purtroppo governa la Russia.

 

Valerij Gergiev è un grande artista che sostiene apertamente Putin, che non ha esitato a prendere il posto del direttore del Bolshoi cacciato per aver preso, lui sì, posizione contro l’aggressione all’Ucraina. È una pedina della propaganda di un dittatore che sta massacrando i civili ucraini, dopo aver condotto una guerra di sterminio in Cecenia. Far dirigere Gergiev a Caserta non avvicinerà di un millimetro la pace, come va dicendo Vincenzo De Luca, divenuto un eroe della libertà di pensiero per molti che fino a ieri lo consideravano un cacicco che invitava a offrire fritti di pesce in cambio di voti.

Valery Gergiev

 

Far dirigere Gergiev a Caserta implica non un segnale di distensione, ma di compiacenza a una logica inaccettabile: risolvere le controversie internazionali con le cannonate, i rapimenti di bambini, la guerra contro i civili. Nulla a che vedere con gli stolti che volevano vietare al professor Nori il suo corso su Dostoevskij, o altre forme — quelle sì inutili e controproducenti — di ostilità nei confronti della cultura russa, che da secoli integra e arricchisce l’identità europea. Una cultura di cui a Putin interessano le parti più retrive, a cominciare dai pope che maledicono gli omosessuali e che considerano i valori di libertà, democrazia, tolleranza dell’Occidente come peccaminoso segno di decadenza.

la prima dell’opera Semjon Kotko al bolshoj diretta da gergievvladimir putin e Valerij Gergievla prima dell’opera Semjon Kotko al bolshoj diretta da gergievputin gergievVladimir putin e Valery Gergievla prima dell’opera Semjon Kotko al bolshoj diretta da gergievlettera memorial italia caso gergiev