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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
CONOSCERE LA STORIA PER RIPETERE GLI STESSI ERRORI – "THE GUARDIAN": DALLA PESTE ALL’EBOLA I GOVERNI SE NE FOTTONO DI CREARE IL PANICO E MONTARE LA PAURA E IL SOSPETTO VERSO IL PROSSIMO - L'INFLUENZA STAGIONALE PROVOCA CIRCA MEZZO MILIONE DI MORTI OGNI ANNO, MA NESSUNO SI SENTE IN PERICOLO: LE RISPOSTE ALLE EPIDEMIE SONO SPESSO TENTATIVI DELLE AUTORITÀ DI DIMOSTRARE DI AVERE IL CONTROLLO E… - VIDEO
Kenan Malik per "www.theguardian.com"
panico coronavirus a fiumicino 2
"L’esplosione di nuove e mortali malattie epidemiche può essere rapidamente seguito... da paura, panico, sospetto e stigmatizzazione". Così scriveva il sociologo Philip Strong nel suo “epidemic psychology” del 1990. Strong scriveva sulla scia della pandemia di HIV/AIDS degli anni '80, sottolineando che la maggior parte delle epidemie, da quelle medioevali alla Sars fino all’Ebola,
mostravano uno schema simile.
coronavirus controlli in africa
La scorsa settimana l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il coronavirus un'emergenza globale. Se le misure drastiche adottate per contenerlo siano proporzionate o una reazione eccessiva è oggetto di dibattito. Ma le risposte alle epidemie, come osservato da Strong, raramente sono modellate solo alle esigenze mediche.
panico coronavirus a fiumicino
Una nuova minaccia sembra sempre più minacciosa di quella che ci sembra familiare. Finora, circa 250 persone sono morte a causa dell'epidemia di coronavirus, anche se questa cifra aumenterà senza dubbio. La pandemia di Sars del 2002-2003, rimasta incontrollata per molti mesi a causa del rifiuto delle autorità cinesi di riconoscerne l'esistenza, è costata 774 vite. L'influenza stagionale ordinaria provoca circa mezzo milione di morti ogni anno a livello globale. Eppure a malapena notiamo l'influenza, ma ci sentiamo in pericolo per le nuove malattie. Ci sono ragioni mediche per questo. Non esiste ancora un vaccino per il coronavirus. Il tasso di mortalità potrebbe essere più elevato, sebbene finora ci siano poche prove a riguardo.
MASCHERINA E BOTTIGLIA DI PLASTICA IN TESTA PER DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS
Ma non sono solo i fattori medici a essere in gioco. Nuove malattie, ha osservato Strong, sembrano anche esporre la società umana a una fragilità esistenziale. Le risposte alle epidemie sono spesso tentativi delle autorità di dimostrare di avere il controllo e di modellare la narrazione pubblica. Basta guardare la decisione delle autorità cinesi di “bloccare” la città di Wuhan, il luogo dove si è sviluppato il coronavirus.
Lo storico Howard Markel faceva parte di un gruppo di studiosi che indagò sulle risposte alla pandemia influenzale del 1918, la più grave della storia recente, e le sue lezioni sembrano una lezione per oggi: "Le restrizioni applicate in modo costante e trasparente, tendono a funzionare molto meglio delle misure draconiane".
La risposta cinese è stata quasi l'opposto dello scenario ideale. Inizialmente i cinesi si sono dimostrati lenti nel riconoscere la diffusione del virus, ma poi Pechino ha usato tutta la forza dello stato autoritario per imporre la quarantena più gigantesca mai vista.
Il blocco potrebbe sembrare un passo logico nell'impedire la diffusione del virus ma, nel creare ospedali sovraffollati e scarsità di cibo, consente, nelle parole di un epidemiologo, "condizione perfetta" per il virus e genera antagonismo e sfiducia che possono ostacolare il lavoro dei medici contro la malattia.
turisti cinesi insultati a firenze 3
Nel 2009, la pandemia di H1N1, o influenza suina, ha causato fino a 550.000 morti e, come il coronavirus, è stata dichiarata un'emergenza sanitaria globale. In Messico, dove fu scoperto per la prima volta il virus, il governo chiuse scuole e aziende, vietò gli assembramenti in luoghi pubblici e impose le quarantene.
Queste mosse contribuirono a limitare nuovi casi di H1N1, ma furono abbandonate dopo 18 giorni, in parte a causa degli enormi costi sociali ed economici. Sebbene tra 4.000 e il 12.000 siano morte a causa dell'epidemia in Messico, il costo per prevenirne la diffusione è stato valutato come maggiore del costo causato dal virus stesso. Quando alcuni stati dell'Africa occidentale imposero cordoni sanitari per isolare vaste aree durante l'epidemia di Ebola del 2014-2016, decine di migliaia di persone furono lasciate alla fame, provocando l’esplosione di violenze di massa.
Le quarantene hanno un’utilità medica, ma dimostrare di avere il controllo potrebbe non essere il modo migliore per affrontare un'epidemia. Le autorità vogliono trasmettere altri messaggi. Non vi è alcun motivo medico per cui l'Australia metta in quarantena i suoi cittadini che tornano da Wuhan su Christmas Island, a 2.000 miglia dalla terraferma. Ma lo sta facendo accedendo i riflettori su un fatto. Per anni, Canberra ha incarcerato migranti privi di documenti in campi "offshore". "Non sporcherai il suolo australiano" era il messaggio. È lo stesso messaggio che viene mandato a coloro che potrebbero essere infettati dal coronavirus.
cartello che vieta l'ingresso ai cinesi in un bar di roma 5
Il legame tra il trattamento degli immigrati e i casi sospetti di epidemia non è casuale. Dalla colpa degli ebrei per la morte nera nell'Europa medievale agli operai irlandesi che diventano capri espiatori per le epidemie di colera nella Gran Bretagna del XIX secolo, c'è una lunga storia di stigmatizzazione di migranti e minoranze come portatori di malattie. È una storia che trova la sua ultima espressione nei divieti di viaggio, nei cartelli dei bar e nei titoli sul "pericolo giallo".
IL CADAVERE DI UN UOMO A TERRA A WUHAN
Dovremmo prendere sul serio il rischio per la salute rappresentato dal coronavirus. Dovremmo essere altrettanto attenti al modo in cui risposte errate possono generare paura, panico, sospetto e stigma.
POMPE FUNEBRI IN CINA CORONAVIRUS
coronavirus casi in italia
coronavirus
coronavirus 2
coronavirus al microscopio 3
coronavirus 1
coronavirus 3
coronavirus 3
coronavirus 4
ricercatori al lavoro per il vaccino sul coronavirus 2
ricercatori al lavoro per il vaccino sul coronavirus 1
coronavirus
coronavirus casi in italia
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