mohamed abrini nella clio nera con salah abdeslam

UN CONTINENTE PARALIZZATO PER INSEGUIRE IL TERRORISTA CACASOTTO - SALAH HA TRANQUILLAMENTE GIRONZOLATO IN MACCHINA DOPO GLI ATTENTATI - ABAAOUD VOLEVA FARSI ESPLODERE ALLA DEFENSE - UN ALTRO COMPLICE GIRA PER L'EUROPA, PURE LUI BELGA DI ORIGINE MAROCCHINA

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera

 

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La cattura di Salah Abdeslam è quasi un’ossessione. Per sentirsi più sicuri, per illudersi almeno di scacciare la paura. Eppure lo scenario è più complesso. Ieri i servizi di sicurezza francesi e belgi hanno trasmesso all’Italia e agli altri Paesi collegati alla banca dati dell’Europol il Dna parziale ritrovato sulla Citroen usata per riportare in Belgio il kamikaze riluttante, l’uomo che ha provveduto alla logistica degli assalti ma non ha avuto il coraggio di farsi esplodere come gli altri membri del commando. La traccia è stata ricavata dal sangue trovato nell’auto, che non appartiene ad Abdeslam. Un altro complice, forse.

BARBARA SERPENTINI VIDEO PARIGI SALAHBARBARA SERPENTINI VIDEO PARIGI SALAH

 

Qualche punto fermo sull’indagine è stato messo ieri a Parigi dal procuratore Francois Molins, durante un incontro con la stampa, il primo dopo l’assalto al covo di Saint Denis dove sono morti la «mente» Abdellhamid Abaaoud, sua cugina Hasna Aitboulahcen e un terzo terrorista ancora ignoto. Ma la definizione non sembra più inappropriata. Le impronte digitali di questo terzo uomo sono state ritrovate su uno dei kalashnikov che hanno fatto strage nei ristoranti parigini. A Saint Denis, oltre che due pistole, sono state trovate altrettante cinture esplosive.

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Esistono prove sufficienti per sostenere che Abaaoud doveva finire il lavoro il 18 o il 19 novembre facendosi saltare in aria con un altro complice alla Defènse, nella periferia a ovest di Parigi. Si tratta della più grande area di uffici europea, dove hanno sede 3.000 aziende e lavorano 180.000 persone di ogni nazionalità. Le investigazioni telefoniche hanno permesso di stabilire che quella sera Abaaoud si era sentito più volte con Bilal Hadzi, il più giovane kamikaze dello Stade de France. Se non la mente, era davvero il coordinatore della strage.

 

Il blitz di Saint Denis ha impedito un’altra carneficina. Hasna Aitboulahcen non era una kamikaze. È morta soffocata dal fumo e dalle macerie prodotte dall’esplosione della cintura del terzo uomo. Ma era anche lei una complice al corrente di quel che aveva fatto suo cugino, come pare lo fosse anche l’enigmatico Jawar Bedaoud, che ha affittato una stanza ai terroristi in un palazzo del quale non è mai stato proprietario. Il dettaglio meno importante per l’inchiesta è anche il più raggelante.

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Dopo aver guidato la Seat nera usata per la mattanza nei ristoranti Abaaoud sarebbe andato a dare un’occhiata a quel che accadeva al Bataclan ad assedio in corso, prima che le teste di cuoio entrassero in azione. Il suo telefono è stato agganciato in seguito anche nell’XI arrondissement, come se fosse tornato nei pressi dei ristoranti presi di mira. Resta il mistero su Salah Abdeslam.

 

L’unica notizia sul suo conto riguarda il mandato di cattura internazionale emesso contro Mohamed Abrini, 30 anni, belga di origine marocchina. Le telecamera di un distributore di benzina a nord di Parigi li ha ripresi insieme due giorni prima della strage, a bordo della Clio nera noleggiata da Abdeslam. Adesso anche lui è la preda di una gigantesca caccia all’uomo. «Pericoloso e armato». Come il suo compagno di viaggio.

 

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Salah Abdeslam, une dei fratelli coinvolto nelle stragi di parigi Salah Abdeslam, une dei fratelli coinvolto nelle stragi di parigi polizia a montrouge parigipolizia a montrouge parigi