DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Claudio Del Frate per il corriere.it
Altre due aggressioni e atti vandalici da parte di attivisti «no vax» sono state denunciate nelle ultime ore in Italia. Gli episodi sono stati segnalati ad Ancona e a Bologna e fanno seguito a quelli messi a segno negli ultimi mesi in diverse località d’Italia. Sempre nelle Marche, a Pesaro, sono anche comparsi cartelloni pubblicitari (questa volta regolarmente autorizzati) contro la campagna vaccinale anti Covid.
Ancona ospedale Torrette flash mob
Ad Ancona i medici del pronto soccorso in servizio all’ospedale Torrette hanno denunciato un crescente clima di intolleranza culminato in un episodio avvenuto due giorni fa.
Due persone «apparentemente no vax» si sono fatte visitare in reparto in codice verde (dunque per patologie non gravi) e hanno preteso di sottoporsi a una serie di esami benché non vaccinati e non in possesso di green pass creando in seguito scompiglio. «Una strategia ben congegnata, messa in atto già in altre occasioni» denunciano i medici anconetani, che hanno messo in programma anche un flash mob per rendere esplicito il loro malessere.
Altro episodio inquietante a Bologna, denunciato venerdì mattina dall’Ausl. Quattro auto delle Usca (le unità che garantiscono l’assistenza domiciliare) sono state danneggiate nel parcheggio interno del Poliambulatorio Mengoli: contestualmente è stata rinvenuta sulle mura dello stabile la scritta «No obbligo vaccinale e no green pass». In mattina, informa l’Ausl Bologna, il ritrovamento di vetri rotti e gomme bucate alle auto ha impedito l’avvio regolare dell’attività medico-infermieristica domiciliare. Sul fatto sono in corso indagini. La Direzione dell’Azienda USL esprime «massima solidarietà nei confronti degli operatori della sanità che tanto hanno dato in questi due anni per contrastare la pandemia sia nelle strutture sanitarie che nei luoghi della vaccinazione e pertanto condanna qualunque atto vandalico di questo tipo».
A Pesaro invece, i no vax hanno espresso la loro contrarietà alle nome anti Covid attraverso l’affissione di grandi manifesti in diversi luoghi della città. Un comitato che si definisce «cittadini liberi di Pesaro» hanno realizzato i cartelloni con la scritta «È perché obbedisci che non finirà mai», riferito a chi si vaccina, raffigurato come una marionetta con una palla al piede. I manifesti sono stati regolarmente autorizzati ed è stata pagata la tassa di affissione.
Le intemperanze del fronte no vax stanno diventando più frequenti: pochi giorni fa un centro vaccinale in provincia di Ferrara è stato vandalizzato. Nelle settimane precedenti stessa sorte era toccata a strutture analoghe a Pistoia, Mantova, Modena e in provincia di Bergamo. All’inizio dell’estate due bottiglie molotov avevano preso di mira un hub di Brescia mentre a Roma un medico pro vax era stata aggredita fisicamente su un vagone della metropolitana. A Rimini è stata invece vandalizzata la sede della Cisl.
assalto no green pass e no vax al pronto soccorso policlinico umberto I
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