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PUTIN CI PENETRA, L’EUROPA RISPONDE? – AL CENTRO DEL CONSIGLIO EUROPEO DI DOMANI A COPENAGHEN C’È LA GUERRA IBRIDA PORTATA AVANTI DA “MAD VLAD”. URSULA VON DER LEYEN VUOLE DARE UN’ACCELERATA AL NUOVO PROGETTO DI DIFESA COMUNITARIA, CHE PREVEDE UN “MURO DI DRONI” CONTRO LE INCURSIONI AEREE RUSSE, LA SORVEGLIANZA DEL FIANCO EST E LO “SCUDO DI DIFESA SPAZIALE”. MA LA GERMANIA FRENA: “PER IL MURO DI DRONI CI VUOLE TEMPO, LE PRIORITA’ SONO ALTRE” – TRUMP DÀ IL VIA LIBERA A KIEV PER USARE I MISSILI A LUNGO RAGGIO IN TERRITORIO RUSSO…
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
Definire entro la prossima primavera «le modalità di coordinamento appropriate» per difendere l'Europa dagli attacchi russi. La Commissione europea prova ad accelerare sulla roadmap che dovrebbe rendere «pronta» l'Ue dal punto di vista della Difesa.
Così ieri, in vista del Consiglio europeo straordinario che inizierà domani a Copenaghen, Ursula von der Leyen ha inviato ai 27 Stati membri le sue proposte per avviare un progetto che punta ad assicurare la sicurezza dell'Unione.
E questo avviene mentre le provocazioni di Mosca proseguono e colpiscono proprio la Danimarca, sede del prossimo vertice dei leader. E mentre gli Stati Uniti sembrano aver definitivamente abbandonato il profilo basso con il Cremlino: la Casa Bianca ha infatti autorizzato Kiev a lanciare attacchi a lungo raggio contro il nemico.
È stato Keith Kellogg, l'inviato speciale di Donald Trump, ad annunciarlo. «Bisogna usare la capacità di colpire in profondità – ha sottolineato – anche se non sempre il Pentagono ha dato il via libera». Una svolta nella guerra in Ucraina associata alla possibilità, adesso valutata da Washington, di consegnare a Zelensky gli agognati missili a lungo raggio Tomahawk. […]
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
Nello stesso tempo, dunque, l'Ue intende prepararsi ad uno scenario di confronto costante. Anche se non tutti i Paesi sono così convinti di velocizzare le scelte. Oggi la riunione della Commissione sarà straordinariamente allargata al segretario generale della Nato, Mark Rutte e domani a Copenaghen la discussione sarà soprattutto su questa materia.
La proposta di Palazzo Berlaymont si basa su due pilastri: il muro dei droni europeo e la sorveglianza del fianco Est che «alla luce della continua aggressione militare contro l'Ucraina e del recente aumento delle violazioni dello spazio aereo degli Stati membri, richiedono particolare urgenza e dovrebbero essere portati avanti con rapidità».
Secondo la Commissione, «l'Ue dovrà disporre di una posizione di difesa sufficientemente forte da scoraggiare in modo credibile i propri avversari e rispondere a eventuali aggressioni. Per essere pronta per il 2030».
[...]
I due pilastri si compongono allora di quattro progetti: il muro dei droni, la sorveglianza del fianco Est, lo Scudo di difesa aerea e lo Scudo di difesa spaziale. La speranza è che tutti i 27 partner aderiscano alle iniziative per farli diventare programmi europei a tutti gli effetti.
boris pistorius e Friedrich Merz
[...] La speranza di mettere tutti d'accordo, però, non sembra così facilmente realizzabile. Basta leggere quel che ha detto il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius: «Sono favorevole al concetto del muro anti-drone sul fianco est ma dobbiamo gestire le aspettative, il muro non si potrà realizzare se non nell'arco di 3-4 anni, o di più, dunque bisogna agire in base alle priorità, che sono altre.
La difesa dai droni sì ma non col muro, anche perché tutto quello che ordiniamo oggi sarà obsoleto in pochi anni e serve un sistema fluido di appalti».
Parole pronunciate mentre il commissario alla difesa, Andrius Kubilius, avvertiva che il lancio di droni parte persino dalla cosiddetta «flotta ombra», ossia dalle navi che solcano il Mediterraneo senza essere ufficialmente registrate. Un modo per spiegare che ormai i pericoli si manifestano ovunque.
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
ursula von der leyen
vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad
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