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RECENSIONE, CHE CONFUSIONE! – D'ORA IN POI, CHI SCRIVE RECENSIONI ONLINE POTRA' NASCONDERE LA PROPRIA IDENTITA', MA DOVRÀ DIMOSTRARE DI ESSERE STATO AL LOCALE RECENSITO PUBBLICANDO LA FOTO DELLO SCONTRINO - UNA NOVITÀ, INTRODOTTA NEL NUOVO DDL SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, CHE HA FATTO INCAZZARE I PROFESSIONISTI DEL SETTORE, COME IGINIO MASSARI: “CHI FA UN APPLAUSO O CRITICA DEVE MOSTRARE LA FACCIA. ANCHE PERCHÉ SI POSSONO SPACCIARE DEGLI SCONTRINI ALTRUI COME PROPRI. STIAMO GIOCANDO COL FUOCO…”

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Estratto dell’articolo di Benedetta Moro, Riccardo Bruno per il “Corriere della Sera”

 

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[…] Nel mondo dei social, le recensioni spopolano. E possono segnare il successo o gettare in cattiva luce un’osteria, un albergo o un negozio. Le regole ci sono, ma non bastano. Nel prossimo disegno di legge sulle Piccole e medie imprese, un provvedimento annuale che tra gli obiettivi ha anche «la lotta alle false recensioni online», un emendamento (FdI e Lega) ha eliminato la possibilità che il consumatore «dimostri la propria identità».

 

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Adeguamento necessario per allinearsi con la disciplina Ue sul diritto alla Privacy. Il cliente deluso dovrà dimostrare (scontrino alla mano) di esserci stato davvero, ma vedrà tutelato il proprio anonimato. «Il rischio concreto che si sta profilando è che le nuove norme vengano annacquate al punto da scendere anche sotto il livello di protezione attuale — teme Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi —. Proprio l’identificabilità è uno dei cardini di una politica sana di gestione del fenomeno».

 

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Secondo Matteo Musacci, vicepresidente della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e di Confcommercio, «la responsabilità dell’utente è importante ed è ancora più importante che venga prevista anche quella della piattaforma online». Aggiunge Musacci: «Noi non siamo contro le recensioni, perché anche quelle negative possono aiutare a migliorare il servizio. Siamo contro quelle palesemente false, attacchi personali o a situazioni che non dipendono dall’esercente e che provocano un danno alla struttura».

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STELLE E STELLINE

Anche lo chef stellato Andrea Berton trova «un controsenso che chi scrive non possa essere identificato. Va bene tutelare il diritto alla riservatezza, ma è corretto che chi fa un commento non utilizzi un profilo anonimo». […]

 

Dello stesso parere anche il maestro pasticcere Iginio Massari. «Chi fa un applauso o critica deve mostrare la faccia — afferma —. Anche perché si possono spacciare degli scontrini altrui come propri. Stiamo giocando col fuoco. E parlo per esperienza personale: un anno fa ho denunciato una pasticcera di Lucca che sotto un nickname mi aveva dato del delinquente e dell’incapace a lavorare». […]

 

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Tra le altre novità, presentate da un subemendamento di FdI, una definizione ancora più precisa di recensione lecita. Se non rispettata, potrà essere «impugnata», viene ribadito, dal titolare dell’esercizio per richiederne la rimozione. Le piattaforme, inoltre, non potranno più definirla «verificata». I requisiti: lo scrivente deve essere una persona fisica, che ha avuto un’esperienza del servizio. Inoltre sarà autentica se corredata da una documentazione fiscale, scontrino o fattura (le modalità sono da specificare). E il termine per pubblicarla resta di 15 giorni (e non 90 come nel primo emendamento). […]

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