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"DA 'RENATINO' BORSE E OROLOGI, VIVEVAMO COME NEL 'PADRINO'" -SABRINA MINARDI, MORTA IERI A 65 ANNI, E I RICORDI DEL SUO RAPPORTO CON IL BOSS DELLA BANDA DELLA MAGLIANA, ENRICO DE PEDIS. I DUE SI ERANO CONOSCIUTI DOPO IL MATRIMONIO DELLA DONNA CON BRUNO GIORDANO - MINARDI: "RENATINO MI DAVA DELLE VALIGIE LOUIS VUITTON PIENE DI BANCONOTE DA 100 MILA LIRE, MI DICEVA 'SPENDILI TUTTI'. ANDAVO DA BULGARI, DA CARTIER, PAGAVO IN CONTANTI PER DUE OROLOGI D'ORO, I COMMESSI PENSAVANO CHE FOSSERO IL BOTTINO DI UNA RAPINA". MINARDI È STATA LA SUPER-TESTIMONE CHE FECE RIAPRIRE IL CASO ORLANDI: RACCONTO' DI AVER ACCOMPAGNATO EMANUELA, DOPO IL SUO RAPIMENTO, DAVANTI AL BENZINAIO DEL VATICANO...
Estratto dell'articolo di Enrica Dellapasqua per il “Corriere della Sera”
Nel dare la notizia della morte, la giornalista di «Chi l'ha visto?» Raffaella Notariale, che con Sabrina Minardi ha scritto il libro «La supertestimone del caso Orlandi», con la prefazione di Pietro, il fratello di Emanuela, ha parlato di «spunti offerti che non sono stati colti», chiamando in causa anche la commissione d'inchiesta che è tornata a occuparsi del mistero.
E del resto anche Pietro ieri ha accreditato dichiarazioni del passato: «Ad alcune cose che ha detto Minardi ho sempre creduto. Alcune cose importanti le ha dette», ha sottolineato Orlandi, convinto che tra le tante affermazioni abbiano un fondo di verità quelle in cui Minardi «racconta che avrebbe portato questa ragazza, che ha identificato come Emanuela, lungo la strada delle mille curve e l'avrebbe lasciata davanti al benzinaio del Vaticano», dove poi sarebbe avvenuto il passaggio su un'altra auto: «Solo una persona che conosceva quelle cose poteva parlarne».
Minardi, che aveva 65 anni, con le sue dichiarazioni portò a tre nuovi indagati nell'inchiesta sul rapimento (l'autista di fiducia del boss della banda della Magliana Enrico De Pedis, Sergio Virtù, Angelo Cassani e Gianfranco Cerboni) e riconobbe anche la voce del telefonista, Mario, che il 28 giugno 1983, quando erano trascorsi sei giorni dalla scomparsa della ragazza, chiamò la famiglia Orlandi.
Sei indagati, alla fine, per concorso in omicidio e sequestro di persona: oltre ai tre e alla stessa Minardi, monsignor Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant'Apollinare, e Marco Accetti, il fotografo romano che nel 2013 si è autoaccusato di aver avuto un molo nel rapimento sia di Orlandi sia dell'altra 'Senne scomparsa nel 1983, Mirella Gregori. Posizioni sfumate definitivamente nel 2016, quando la Cassazione ha archiviato l'inchiesta. Ora però il lavoro della Bicamerale potrebbe aprire nuovi scenari.
BRUNO GIORDANO SABRINA MINARDI
Minardi negli anni ha parlato anche della sua relazione con De Pedis, conosciuto dopo il matrimonio con il calciatore della Lazio Bruno Giordano (1979): era il 1982, lei e Renatino si incrociarono per la prima volta a La Cabala, vicino a piazza Navona, lui le fece recapitare al tavolo rose rosse e una bottiglia di champagne e poi la storia durò circa dieci anni.
«Mi trattava come una bambina - ha raccontato Minardi a Notariale nel 2o12 -. Mi portava alla sauna del Grand Hotel, vivevamo come nel film "Il Padrino". Mi faceva mille regali, valigie Louis Vuitton piene di banconote da 100 mila lire, mi diceva spendili tutti, se ritorni a casa senza averli spesi non ti apro la porta. Andavo da Bulgari, da Cartier, pagavo in contanti per due orologi d'oro, i commessi mi guardavano preoccupati, pensavano che fossero il bottino di una rapina».
Quando nel 1984 De Pedis venne arrestato si trovava a casa della compagna, in via Elio Vittorini, nel quartiere Eur. Minardi, al netto della relazione con De Pedis, ha avuto altri guai, con la giustizia e con la droga, di cui fece lungamente uso. Nel 1994 fu rinviata a giudizio con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'induzione e allo sfruttamento aggravato della prostituzione.
E nel 2010 venne arrestata in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per cumulo pene per vicende relative alla droga. In questi ultimi anni ha raccontato di essersi disintossicata e di vivere in una comunità con la pensione minima. Oltre a una mobilità al braccio destro ridotta in seguito a un incidente avvenuto nel 2002.
omicidio de pedis
renato de pedis agguato
EMANUELA ORLANDI 3
sit in in vaticano per emanuela orlandi 1
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