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MARCELLO, COME HERE! - DELL’UTRI SCONTERÀ QUATTRO ANNI IN MENO PER VIA DI UN ERRORE NELLA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE DAL LIBANO – L’EX SENATORE PROSCIOLTO DA FRODE E BANCAROTTA E IL PG SCEGLIE DI NON FARE RICORSO - DELL’UTRI SI TROVA AGLI ARRESTI DOMICILIARI DOPO ESSERE STATO CONDANNATO A SETTE ANNI NEL 2014 PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA...

Luigi Ferrarella per il Corriere della Sera

 

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Quattro anni in meno per bancarotta e frode fiscale sono un bel colpo per chi in detenzione domiciliare sta per finire di scontare (a inizio 2020) i 7 anni per mafia, e Marcello Dell' Utri ora può essere sicuro di averlo realizzato: ora, cioè, che la Procura generale di Milano si è convinta che nel 2015 la Procura della Repubblica (prima) e il giudice di prima grado (dopo) abbiano sbagliato a non chiedere al Libano l' estensione dell' estradizione anche per quei reati, e con la pg Celestina Gravina ha perciò lasciato scadere i termini senza impugnare il proscioglimento per «non luogo a procedere» (divenuto dunque definitivo) con il quale la II Corte d' appello motiva di aver cancellato i 4 anni per difetto di estradizione.

 

 

In una inchiesta del pm Sergio Spadaro sulla commercializzazione di spazi pubblicitari tv con l' interposizione di società «cartiere» attorno alla spagnola «Tome Advertising» amministrata da Donato Nicosia (arrestato in Ucraina nel 2017 dopo tre anni di latitanza), la giudice Maria Carla Sacco il 28 novembre 2016 in abbreviato aveva condannato l' ex senatore Pdl a 4 anni per frode fiscale da 43 milioni di Iva dal 2005 al 2011, e bancarotta nel 2013 della fallita «Ics srl». Dell' Utri si era dipinto come semplice partner finanziario, negando di poter essere considerato «socio di fatto», ma il 19 ottobre 2018 la Corte d' appello non era entrata nel merito e aveva invece minato la condanna alla radice.

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Perché? Perché il Libano il 23 maggio 2014 concesse all' Italia l' estradizione di Dell' Utri in relazione alla condanna palermitana definitiva del 9 maggio 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa, e la convenzione del 1970 prevede il principio di specialità, cioè il divieto per l' Italia di processare l' estradato per fatti anteriori e diversi: per essi si può procedere solo se prima viene chiesta l' estradizione suppletiva, cioè una estensione anche a quei fatti. I pm di Milano, invece, il 22 novembre 2015 chiesero il rinvio a giudizio di Dell' Utri per frode fiscale e bancarotta senza prima domandare al Libano l' allargamento dell' estradizione anche a questi reati, in ipotesi commessi dal 2005 al 2013 e dunque prima di quella concessa dal Libano nel 2014 per la condanna per mafia.

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Come rimedio i pm indicavano la legge Orlando n.149 del 3 ottobre 2017, che all' articolo 721 del codice di procedura inserisce la possibilità di sospendere un processo per consentire appunto di chiedere intanto l' estensione dell' estradizione; e nell' udienza in Appello del 19 ottobre 2018 era stata questa anche la proposta della pg Gravina (che ora invece non ha fatto ricorso). Ma i giudici Brambilla-Puccinelli-Rinaldi osservano, sulla scorta delle tesi del professor Francesco Centonze e dell' avvocato Francesco Bordiga, che la sospensione del processo ha senso solo quando l' azione penale sia stata già esercitata correttamente e solo poi sopravvenga, nel corso del dibattimento, la condizione di fatto che imponga l' estradizione suppletiva.

 

Qui, invece, il processo a Dell' Utri «non poteva essere celebrato in assenza di estradizione specifica» che doveva essere domandata e ottenuta «sin dal momento della richiesta di rinvio a giudizio»: altrimenti a loro avviso «costituirebbe un' applicazione della norma contraria alla ratio garantista che l' ha ispirata», in quanto «sanerebbe di fatto un' azione penale viziata dall' origine, con conseguenze anche in termini di ragionevole durata del processo». Ora la Procura, che unica in Italia ha costituito un dipartimento «affari internazionali» di pm coordinati dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, dovrà valutare se e come aprire da capo un nuovo procedimento nel quale chiedere da zero l' estradizione al Libano.

MARCELLO DELL'UTRIMarcello Dell'UtriMarcello Dell'Utrimarcello dell'utri durante l'estradizione marcello dell'utri durante l'estradizioneDELL'UTRI