CALCIO MARCIO – È ANCORA GIALLO SULLA BOMBA CARTA CHE HA FERITO NOVE PERSONE AL DERBY DI TORINO – GLI INVESTIGATORI PROPENDONO PER IL LANCIO DAL SETTORE JUVENTINO, MA NON VIENE ESCLUSA L’IPOTESI CHE SIA ESPLOSA PER ERRORE AI GRANATA (VIDEO)

 

Il video del lancio della bomba carta al derby di Torino

 

 

Federico Genta e Massimiliano Peggio per “la Stampa

 

Tutti i filmati raccolti dalla Digos di Torino, tra quelli pubblicati in rete e quelli registrati dalle telecamere dello stadio Olimpico, confermerebbero la versione della bomba carta lanciata dal settore juventino sugli spalti della curva «Primavera» del Torino, provocando nove feriti. «Quella bomba - hanno raccontato alla polizia i testimoni dimessi dall’ospedale - ci è arrivata addosso». 
 

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Sarebbero questi gli sviluppi delle indagini sull’episodio che ha avvelenato l’ultimo derby tra Toro e Juve, domenica scorsa. Ieri mattina aveva preso quota l’ipotesi che la bomba carta fosse stata portata nello stadio dagli stessi ultrà granata e fosse esplosa inavvertitamente prima del lancio. Ipotesi non esclusa del tutto da altri settori investigativi, emersa con forza in mattinata. Il lanciatore, di fatto, non sarebbe stato inquadrato da nessuna telecamera. Sulle due ipotesi gli investigatori hanno lavorato tutta la giornata.

 

Un giallo affidato ai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. Il giudice sportivo ha rinviato la decisione in attesa che la verità venga accertata e ha chiesto alla procura federale un supplemento di indagine. «Sugli incidenti accaduti nel corso del derby di Torino non vi è alcuna divergenza investigativa con la Questura di Torino» precisa con una nota il procuratore capo di Torino, Armando Spataro. «Le indagini - aggiunge - sono in corso, senza scartare alcuna ipotesi, come sempre, di intesa e comune accordo tra i due uffici». 
 

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Il secondo ordigno

Indagini serrate, in ogni caso, visto il clamore suscitato nel dopo partita. La Digos, infatti, non solo sta lavorando per individuare gli autori materiali del lancio avvenuto all’inizio del match, ma sta indagando anche su un secondo ordigno, esploso alla fine dell’incontro, quando lo stadio si stava svuotando. Questa seconda bomba carta ha ferito in modo lieve un tifoso granata.
 

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Intanto è salito a venti il numero delle persone arrestate e denunciate per i fatti di domenica scorsa. Tutti destinatari di Daspo. Di queste, ben otto sono state denunciate all’autorità giudiziaria per l’invasione di campo avvenuta a termine dell’incontro. L’ultimo finito in galera, invece, è un tifoso granata che avrebbe scavalcato le transenne della curva Nord per raggiungere il settore degli ospiti. Un altro tifoso bianconero, che era stato spedito a domiciliari, ieri pomeriggio è stato «pizzicato» dai carabinieri all’esterno dell’abitazione. Evaso. E così è finito in carcere. Dietro le sbarre sono finiti anche 3 ultrà juventini e uno granata. In particolare i primi due, Danilo Limina e Luca Lippo, sono esponenti di spicco della tifoseria bianconera.

 

«Solo un’invenzione»

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Stando alle accuse i due avrebbero lanciato un fumogeno in direzione del settore avversario. «Macché, è tutta un’invenzione - dicono i compagni - stavano solo raccogliendo il fumogeno lanciato dai granata». Nel prossime ore i quattro arrestati dovrebbero comparire di fronte al giudice per la convalida. Quasi certamente non saranno giudicati per direttissima. Sempre ieri è stato individuato un secondo uomo coinvolto nell’assalto del pullman della Juventus. Tra i denunciati si sono anche tre donne, accusate di aver acceso un fumogeno.

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