
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
Simona Verrazzo per “Libero Quotidiano”
Potremmo chiamarla «Putin Politik», dove lui, il presidente russo Vladimir Putin, mescola ad arte propaganda nazional-personale con il luccichio dello star system, basta poi metterci un amore sincero per gli animali e il ritrovato sentimento religioso, ed ecco che il leader del Cremlino si trasforma in un vero personaggio pop.
L’ultima notizia arriva dalle relazioni speciali che Putin intrattiene con attori che incarnano il suo ideale di uomo: forti, sciupafemmine, corpulenti. Il caso più eclatante è quello del francese Gérard Depardieu, a cui ha concesso la cittadinanza russa, ma c’è anche Jean-Claude Van Damme, belga, campione di arti marziali che ha fatto fortuna sul grande schermo più grazie alle doti atletiche che recitative.
Adesso è la volta di Steven Seagal, campione di arti marziali e star di action movies, ma anche produttore, musicista, oltre che ex marito della bellissima Kelly LeBrock. Seagal e Putin sono amici da tempo e l’ultima indiscrezione vuole che il leader del Cremlino lo abbia scelto come intermediario tra Russia e Stati Uniti e console onorario in California e Arizona.
Il fatto, secondo il sito BuzzFeed, risalirebbe al 2013, quando Putin e il leader della Casa Bianca, Barack Obama, si sono incontrati al vertice del G8 a Lough Erne in Irlanda del Nord. Bocche cucite da parte del diretto interessato, così come il dipartimento di Stato Usa si è rifiutato di fare commenti. Ma Seagal ha pubblicamente sostenuto la politica del «fratello» Putin nei confronti dell’Ucraina, bollando invece come «idiota» quella di Obama.
Ad alimentare il personaggio del leader del Cremlino, in questi giorni, c’è anche un gruppo di motociclisti di Harley Davidson russi, ultranazionalisti: sono sostenitori del presidente, a cominciare dai rapporti con Kiev, e con loro si è fatto fotografare. I «Lupi della notte» erano partiti nel weekend per la «Marcia della vittoria».
alexander zaldostanov con putin
alexander zaldostanov con putin
La meta era Berlino, dove avrebbero sfilato per festeggiare il 70° anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista, il 9 maggio. Ma se la tappa di domenica in Bielorussia è andata a buon fine, ieri la Polonia - come annunciato - ha negato loro l’entrata nel suo territorio, bloccandone almeno dieci al confine con il varco di Brest, in Bielorussia. Nei giorni scorsi la premier, Ewa Kopacz, aveva definito la marcia «una provocazione».
alexander zaldostanov con putin in moto
alexander zaldostanov con putin
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alexander zaldostanov con putin
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