
DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN…
1. DERSHOWITZ: “SENTENZA CORRETTA. I MEDIA HANNO TRASFORMATO IL PROCESSO IN UNO SHOW” - “LE TV HANNO ALIMENTATO LE TENSIONI SENZA ANALIZZARE LA SITUAZIONE”
Francesco Semprini per “la Stampa”
I media hanno contribuito ad accentuare il clima di tensione con l’intento di fare di Ferguson uno show». È netto il giudizio di Alan Dershowitz, docente di Harvard, e tra i massimi costituzionalisti e penalisti americani.
Cosa ne pensa del verdetto del Grand giurì?
«Sul primo round di colpi sparati da Wilson non ci sono dubbi che si è trattata di legittima difesa. La seconda sparatoria potrebbe essere un “close case”, un caso con maggiori margini di certezza, ma in fin dei conti non poteva esserci un’incriminazione. Questa è stata la decisione giusta, non c’erano prove per procedere».
Ferguson, e non solo, sembra pensarla diversamente...
«Sulle reazioni una buona dose di responsabilità ce l’hanno i media, le televisioni, come la Cnn, più attente a incitare la gente, che a fornire una copertura giornalistica».
Cosa intende?
«Non si sono avvalsi dell’aiuto di esperti legali competenti, in grado di poter analizzare in maniera lucida la situazione. Si sono circondati piuttosto di attivisti il cui obiettivo è stato quello di giudicare giusta o sbagliata questa o quell’altra cosa. Cercavano lo show...»
Come mai nel caso Trayvon Martin, George Zimmerman fu incriminato?
darren wilson dopo lo scontro con michael brown
«Fu terribile errore. Quel caso era ancora più semplice di questo, è stato irresponsabile procedere nei confronti della guardia giurata».
Non ritiene tuttavia che ci sia un certo pregiudizio da parte di alcuni membri delle forze dell’ordine?
«Esiste un evidente problema, le forze di polizia, i cui membri sono in prevalenza bianchi, utilizzano tattiche e metodi militari in comunità a maggioranza nera. La domanda da porsi è se quanto successo a Ferguson è uno di questi casi o se è stato un episodio di legittima difesa da parte di un poliziotto che considerava la sua vita a rischio.
E la risposta qual è?
«Wilson avrebbe fatto probabilmente la stessa cosa se fosse stato minacciato e attaccato da un uomo bianco. Rimane il fatto che c’è un clima di ostilità tra la comunità nera e la polizia che deve essere affrontato».
Come?
«I poliziotti non dovrebbero avere armi letali, o meglio solo quelle. Questo di Ferguson è il classico esempio in cui si sarebbe dovuta usare la “stun gun” per fermare, non uccidere. Serve un addestramento più efficace per operare dove dominano minoranze, in modo tale da ridurre le situazioni di pericolo e il rischio di incidenti».
2. SE LA MINISTRA CITA BOB MARLEY
P.Lev. per “la Stampa”
Tre tweet al veleno contro la decisione della giustizia Usa di non incriminare l’agente che sparò e uccise Michael Brown. È furiosa Christiane Taubira, la ministra francese della Giustizia, che in una scarica di cinguettii pubblicati all’alba di ieri - di cui i due ultimi in inglese - denuncia ciò che a suo avviso è frutto di razzismo latente e segregazione di fatto.
Sono le 6,05 quando la socialista posta il suo primo tweet: «Profili su base razziale, esclusione sociale, segregazione territoriale, isolamento culturale...armi,paura,cocktail fatale!», protesta Madame la ministre, prima di rimettersi a digitare, appena un minuto dopo, alle 6,06, un secondo tweet dai toni più aulici: «Michael Brown:chi crede ancora che le razze esistano? Che non sono mai esistite? Chi ti sostituirà nel cielo dei nostri promettenti germogli? Nessuno!».
La terza e ultima bordata della ministra della Guyana francese - già vittima di insulti razzisti - è delle 6,56: «Quanti anni aveva Michael Brown? 18. Trayvon Martin? 17. Tamir Rice? 12.Quanti anni avrà il prossimo? 12 mesi?», deplora Taubira, elencando i giovani neri uccisi dalla polizia Usa, prima di affidare la conclusione del suo cinguettio a un verso di Bob Marley: «Kill them before they grow», uccideteli prima che crescano.
DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN…
DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI…
DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI…
DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI…
DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING…
DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI…