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IL CINEMA DEI GIUSTI - LA FAVELA E LA POVERTÀ VANNO DI MODA. AGGIUNGI RAGAZZINI SIMPATICI E THRILLER POLITICO E OTTIENI “TRASH” DI STEPHEN DALDRY. UN PO’ TROPPO MORALISMO, MA GRAN RITMO E FOTOGRAFIA

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Marco Giusti per Dagospia

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La favela e la povertà vanno di moda. Magari con un po’ di ragazzini simpatici e di thriller politico cucito addosso. Possiamo pure criticarlo un po’, ma  è davvero notevole, per ritmo e regia questo "Trash" diretto a Rio de Janerio dall'inglese Stephen Daldry, quello di “Billy Elliott”, sceneggiato da Richard Curtis e Felipe Braga e tratto dal libro di Andy Mulligan, che ha vinto il premio del pubblico all’ultimo Festival di Roma. Siamo dalle parti dei film violenti brasiliani sul degrado urbano, la corruzione politica e la violenza poliziesca mischiato con un po’ di vecchio neorealismo alla “Sciuscià”.

 

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Tre bambini che vivono in una favela costruita su palafitte con quel che trovano dalla spazzatura della città, cioè Rafael, interpretato da Rickson Tevez, Gardo, interpretato da Luis Eduardo, e Rato, cioè Gabriel Weinstein, entrano casualmente in possesso di un portafoglio gettato nella spazzatura dal segretario di un potente e corrotto politico candidato a sindaco di Rio. Il segretario, che è in realtà un attivista politico e che ha trafugato e nascosto un diario che testimonia tutte le losche attività del candidata, è stato ucciso brutalmente dalla polizia.

 

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Ma non è stato trovato il suo portafoglio, che potrebbe nascondere la chiave per il ritrovamento del libro. I tre ragazzi, una volta scoperta la storia, con l'aiuto di un bravo prete americano, Martin Sheen, e della sua aiutante Olivia, la bella Rooney Mara, decideranno di andare fino in onda nella loro ricerca della verità sfidando i battaglioni della morte e altre amenità.

 

Tutto questo si deve fare "perché è giusto". Anche con qualche moralismo di troppo, e con un modello un po' da international style applicato alle favelas brasiliane e ai suoi abitanti, il film ha grande ritmo e bella impaginazione. Bellissima la fotografia di Adriano Goldman, che ha illuminato anche la “Jane Eyre” di Cary Fukunaga. Gli attori bambini sono eccezionali e Rooney Mara candida quanto basta. Funzionerà. In sala dal 27 novembre.

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