gianni alemanno - consiglio comunale di roma nel carcere di rebibbia

DESTINO GALEOTTO! NEL CARCERE DI REBIBBIA SI È TENUTA UNA SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE ROMANO. TRA I DETENUTI CHE HANNO ASSISTITO, C’ERA ANCHE L’EX SINDACO GIANNI ALEMANNO, IN GALERA PER NON AVER RISPETTATO GLI OBBLIGHI IMPOSTI DAI GIUDICI DI SORVEGLIANZA, DOPO CHE AVEVA OTTENUTO I DOMICILIARI PER LA CONDANNA NEL PROCESSO “MONDO DI MEZZO”: “È STATA UNA BELLA CAPRIOLA EMOTIVA RITROVARMI DALLA PARTE DEI DETENUTI, DAVANTI ALLA PACIOSA PRESENZA DI GUALTIERI” – LA STRETTA DI MANO CON VIRGINIA RAGGI E LA DENUNCIA DELLE CONDIZIONI DELLE CARCERI…

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Estratto dell’articolo di Erica Dellapasqua per https://roma.corriere.it/

 

GIANNI ALEMANNO - CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA NEL CARCERE DI REBIBBIA

La seduta è del 23 settembre ma Alemanno pubblica oggi, 30 settembre, il suo diario di cella. Una settimana per digerire e riuscire a descrivere quello che ha provato quel giorno, quando tutto il consiglio comunale si è trasferito nel carcere di Rebibbia, dove l'ex sindaco di Roma è recluso, per una seduta straordinaria che ha anche fatto il punto sulla situazione delle carceri romane.

 

«Immaginatevi - scrive ora Alemanno nelle sue lettere dal carcere - i miei sentimenti quando mi sono seduto nella parte della sala riservata alle persone detenute. Passare dal ruolo di sindaco a quello di detenuto che parla nella stessa sede istituzionale, è una bella capriola emotiva.

 

Ma ormai ho imparato a trasformare la condizione sociale più bassa, quella della persona detenuta, nella realtà ontologica dell’uomo ridotto al suo essenziale, senza cariche e senza presunzioni».

 

CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA NEL CARCERE DI REBIBBIA

Alemanno, 66 anni, ex sindaco di Roma fino al 2013, nel 2022 è stato condannato per finanziamento illecito e traffico di influenze nell’inchiesta «Mondo di mezzo» sul sistema criminale in città. Poi, ha continuato a far politica col movimento «Indipendenza» avvicinandosi anche a Marco Rizzo.

 

Ma è detenuto a Rebibbia, oggi 271esimo giorno di carcere, per non aver rispettato le prescrizioni, lo scorso 31 dicembre, che gli avrebbero permesso di scontare la condanna (1 anno e 10 mesi) ai domiciliari.

 

[...] da quando è detenuto si batte, scrivendo appunto queste lettere, per denunciare le condizioni delle carceri, facendo da megafono per i compagni di istituto. «Lasciati come cani in autostrada mentre la politica va in ferie», scrisse ad agosto. [...] 

 

GIANNI ALEMANNO SINDACO DI ROMA

«La consigliera comunale Pd Cristina Michettelli e la Garante delle persone detenute Valentina Calderone, due “passionarie” di sinistra ma di un tipo nuovo, non isteriche e non odiatrici, ma tanto determinate quanto aperte, simpatiche e disponibili al confronto - scrive Alemanno ripercorrendo la genesi dell'occasione - avranno talmente tanto “rotto le scatole” al povero sindaco Gualtieri da costringerlo a dare il suo benestare a questa iniziativa, così particolare che non si ripeteva da più di 20 anni.

 

Era il 2002 quando fu organizzata l’unica esperienza precedente, sotto il sindaco Valter Veltroni. Sì, confesso di non averci pensato quando ero io sindaco di Roma, ma non avevo una Michettelli e una Calderone che mi rompessero le scatole».

 

CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA NEL CARCERE DI REBIBBIA

«E così – continua Alemanno - dopo una serie di riunioni preparatorie, dove mi sono potuto incontrare di nuovo con Virginia Raggi, anche lei passata per lo scranno più alto del Campidoglio, ci siamo ritrovati nella sala teatro del carcere per assistere, con tutte le ritualità del caso, a una vera e propria riunione del Consiglio comunale.

 

Sotto l’alter presidenza di Svetlana Celli, con la paciosa presenza del sindaco Gualtieri e con lo schieramento di quaranta consiglieri comunali».

 

[...]  «A me è toccato parlare degli orti urbani, forte della mia esperienza come ministro dell’Agricoltura e dei miei contatti con Slow Food, Coldiretti e ASI. E spiegare che solo un’istituzione forte come il Comune di Roma Capitale poteva riuscire a fare da capofila per portare questa esperienza all’interno delle mura carcerarie».

 

gianni alemanno

«È stato molto bello vedere “vecchi attrezzi” di galera – persone che stanno da venti anni in carcere – intervenire e parlare, perfettamente a loro agio, in quella platea - scrive ancora Alemanno -. Come è stato bello ascoltare consiglieri comunali di centrodestra andare oltre le consuete posizioni securitarie e parlare della necessità di promuovere attività di rieducazione nelle carceri.

 

Giovanni Quarzo ha perfino approfittato dell’occasione per ricordare la follia dell’inchiesta “mafia capitale”, che aveva infangato il Campidoglio e tutta Roma per poi ridursi a quasi nulla. Di Stefano ha rimarcato la vittoria ottenuta facendo stanziare da una memoria di Giunta le risorse necessarie per non lasciare tutte queste proposte nel limbo delle buone intenzioni. Il giovane Politi, mi ha persino salutato come un suo “maestro”». [...]

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