marco croatti

“LA FARNESINA HA SCRITTO ALLA MIA FAMIGLIA CHE NON CI GARANTISCE PROTEZIONE IN CASO DI ATTACCO DI ISRAELE” - IL SENATORE DEI 5 STELLE MARCO CROATTI, IMBARCATO SULLA FLOTILLA, RACCONTA PERCHÉ È RIMASTO A BORDO E CRITICA IL GOVERNO MELONI: “PRENDE LE DISTANZE ANZICHE’ SUPPORTARE LA MISSIONE. E PENSARE CHE L’ESECUTIVO SPAGNOLO HA DATO UNA PROTEZIONE DIPLOMATICA AI CONNAZIONALI CHE HANNO DECISO DI IMBARCARSI" – LA PAURA A BORDO: "PASSIAMO GRAN PARTE DELLE GIORNATE A RIPASSARE I PROTOCOLLI, PER CAPIRE COME ATTIVARCI IN CASO DI EMERGENZA. MA LA VERITÀ È CHE…”

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Alessandra Arini per repubblica.it - Estratti

 

marco croatti

Mentre la sua barca, “Morgana”, prosegue verso le acque di Gaza, a casa del senatore del M55 Marco Croatti, è arrivata nei giorni scorsi una lettera dalla Farnesina. Per informare i suoi familiari che «alcuna protezione verrà garantita in caso di attacco di Israele». L’ennesima dimostrazione, secondo l’esponente politico, di un governo che «anziché supportare la missione, balbetta e prende le distanze».

 

Di Rimini e salpato da Siracusa lo scorso 11 settembre, non ha deciso di abbandonare la Global Sumud Flotilla nemmeno dopo i richiami del presidente Sergio Mattarella ad «accogliere la mediazione» e ad «evitare i rischi» scaricando gli aiuti a Cipro.

 

«Questa partenza è stata condivisa con mia moglie e con i miei figli. Sono qui con il loro appoggio e il più grande voleva addirittura unirsi alla missione», racconta. Anche se il clima che si respira a bordo è grave, la situazione diventa ancora più incontrollabile quando arriva il buio.

marco croatti

 

«Da diverse notti non riusciamo a dormire - denuncia - all’1.30 dei droni sono volati vicino le nostre imbarcazioni, mentre più tardi un’altra interferenza ci ha colpito rendendo impossibile la comunicazione tra di noi». Eventi analoghi a quelli della scorsa settimana, quando dei droni e poi delle bombe sonore avevano colpito la delegazione a largo dell’isola di Creta, con la vela della “sua” Morgana squarciata.

 

«Eravamo a sole 38 miglia da Creta e a 460 dall’Italia, eppure nessuno ci ha soccorso nell’immediato, pur trovandoci nel mezzo del Mediterraneo con una nave battente bandiera italiana», commenta. «E pensare che il governo spagnolo ha dato perfino una protezione diplomatica ai connazionali che hanno deciso di imbarcarsi». Ora comunque guarda a giovedì: quando è previsto l’arrivo nei pressi delle coste della Striscia, «per rompere l’assedio».

 

marco croatti

«Passiamo gran parte delle giornate a ripassare i protocolli, per capire come attivarci in caso di emergenza. Ma la verità è che non sappiamo cosa accadrà una volta lì. Le nostre sono barche talmente piccole (Morgana è di appena 8 metri) che è difficile anche capire come, e se, ci abborderanno». E cita precedente del 2010, quando attivisti pro-palestinesi della Freedom Flotilla furono intercettati da forze navali israeliane.

 

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IL VIAGGIO DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLAIL VIAGGIO DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLAglobal sumud flotillamarco croatti