
DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E…
DIANA PIFFERI AVREBBE MANGIATO PEZZI DI CUSCINO E GOMMAPIUMA PRIMA DI MORIRE – È QUANTO EMERGEREBBE DALL'AUTOSPIA SUL CORPO DELLA BAMBINA DI 18 MESI ABBANDONATA IN CASA PER SEI GIORNI DALLA MADRE ALESSIA PIFFERI – I MATERIALI RINVENUTI NELLO STOMACO DELLA PICCOLA, SECONDO I MEDICI, SONO COMPATIBILI CON IL MATERASSINO DELLA CULLA...
Da www.leggo.it
La piccola Diana morta di stenti. Nell'agonia avrebbe ingerito frammenti di cuscino e gommapiuma che i medici legali avrebbero ritrovato nel suo stomaco. Dettagli aberranti, quelli che emergono dall'autopsia, indiscrezioni raccontate nel programma Mediaset, Mattino Cinque, e che rivelano - ancora una volta - la crudeltà di Alessia Pifferi, la madre della bimba, lasciata morire nella più cinica indifferenza.
Soffocata nella culla
I materiali rinvenuti nel piccolo stomaco di Alessia, secondo i medici, sono compatibili con il materiale di cui era fatto il materassino della culla. Ma l'avvocato della donna, sminuisce le indiscrezioni sulla morte della bimba.
«Non c’è certezza, prima di lanciarci in considerazioni dobbiamo fissare l'evento morte per capire bene se Diana ha ingoiato parti del materassino e del cuscino in preda alla fame, perché potrebbe essere anche morta di soffocamento», ha detto nel corso del programma, aggiungendo: ««Chiederemo anche l'analisi del pannolino e approfondimenti attraverso l'incidente probatorio».
DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E…
FLASH! - QUI, SAN PIETRO: TANA PER PATRIZIA SCURTI! MASSÌ, NON POTEVA MANCARE AL FUNERALE DI PAPA…
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI…
DAGOREPORT – RAI, CHE MANICOMIO! L’AD ROSSI CHE CERCA UN COMPROMESSO COL SUO NEMICO, IL LEGHISTA…
FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI…