
CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15…
IL DIAVOLO VESTE PRADA E PURE NAPOLEONE BONAPARTE - L’IRRICEVIBILE RICHIESTA ALLA PINACOTECA DI BRERA DELLO STAFF DEL FILM DEL “DIAVOLO VESTE PRADA 2”, PRONTO A GIRARE A MILANO: VOLEVA COPRIRE CON QUALCHE DRAPPO LE PUDENDA DELLA STATUA DI NAPOLEONE BONAPARTE, IN VESTE DI MARTE PACIFICATORE, DI ANTONIO CANOVA - GIACOMOTTI: “NEGLI USA DOVE SI COMPRA UN FUCILE AL DRUGSTORE E I SERIAL STORICI SONO UN TRIONFO DI MANIPOLAZIONE A FINI POLITICO-SOCIALI, MOSTRARE PUBBLICAMENTE LA FOGLIA DI FICO È PERÒ DEL TUTTO “INAPPROPRIATE”. È ANDATA A FINIRE COME DOVEVA, CIOÈ CON UN NO…”
Estratto dell’articolo di Fabiana Giacomotti per "il Foglio"
Dicono voci incontrollate alla Pinacoteca di Brera che nel momento in cui la produzione del ”Diavolo veste Prada 2” ha chiesto di “mettere qualche drappo” sulla statua di Napoleone Bonaparte in veste di Marte Pacificatore nel cortile d’onore, capolavoro di Antonio Canova fuso dai Righetti nei cannoni di Castel sant’Angelo nel primo decennio dell’Ottocento, insomma di coprirgli le vergogne come il Braghettone della Cappella Sistina tre secoli prima, il sovrintendente Angelo Crespi abbia sorriso vago, certo di non aver ben compreso.
Napoleone Bonaparte di Antonio canova
Invece, la richiesta era giunta chiarissima, ancorché fosse del tutto irricevibile. Negli Usa dove si compra un fucile al drugstore e i serial storici sono un trionfo di manipolazione a fini politico-sociali, mostrare pubblicamente la foglia di fico è però del tutto “inappropriate” e dunque, dopo aver verificato che quella bella statua di bronzo di un uomo nudo portava già in effetti un mantello sul braccio sinistro (no, non il pallio.
Era definito “paludamentum” ed era riservato agli imperatori), la produzione all-Usa ha chiesto se non fosse possibile replicare sull’altro braccio e magari anche lì, nel mezzo.
You say potato, I say potato, non ci capiremo mai, Cole Porter l’aveva intuito prima di tutti. E’ andata a finire come doveva, cioè con un no, ma non si può certo dire che il grande palazzo voluto dai gesuiti e poi ampliato e arricchito da Maria Teresa d’Austria e oggi il polo della Grande Brera con i suoi record di visite, circa 1,1 milioni includendo anche il Cenacolo, in questi mesi non sia stata fonte di grattacapi per il team di 20th Century.
Le riprese avrebbero dovuto infatti includere la mostra celebrativa di Giorgio Armani e la grande sfilata per il cinquantesimo anniversario della maison, il 28 settembre. Nella sceneggiatura originale, Meryl Streep avrebbe dovuto incontrare il fondatore: sarebbe stato un cameo perfetto per celebrare una data così importante per il piccolo impero di via Borgonuovo e un secondo atto di amore nei confronti della moda italiana dopo che, nel primo film di quella che è ormai una serie, datato 2006 e girato a Parigi, vi compariva Valentino. I piani sono stati dolorosamente cambiati il 4 settembre scorso, sebbene paia che la sfilata entrerà ancora a far parte del film.
anne hathaway meryl streep emily blunt il diavolo veste prada
Questo week end, nel frattempo, inizierà l’allestimento della grande mostra dedicata al grande imprenditore e designer appena scomparso, in apertura al pubblico dal 24 settembre: centoventi i capi esposti […] nessun impatto sull’allestimento permanente […]
stanley tucci il diavolo veste prada
GIORGIO ARMANI
anne hathaway cade sul set del sequel del diavolo veste prada 5
CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15…
QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN…
DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO…
FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL…
DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL…
FLASH! – SIETE SICURI CHE IL RISIKO BANCARIO CHE HA PORTATO, GRAZIE AL SOSTEGNO DEL GOVERNO,…