regina elisabetta

MANOVRE POCO REGALI - DIECI MILIONI DI STERLINE DELLA REGINA ELISABETTA SONO STATI INVESTITI IN FONDI ALLE BERMUDA E ALLE ISOLE CAYMAN - NON C’E’ NULLA DI ILLEGALE E NON C’E’ TRACCIA DI EVASIONE FISCALE MA C’E’ POCA MAESTA’ IN UN CAPO DI STATO CHE INVESTE I SUOI BENI PERSONALI ALL’ESTERO CON STRUMENTI FINANZIARI OPACHI

Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

regina elisabetta

 

Abbiamo sempre saputo che la regina è parsimoniosa e a Buckingham Palace tiene la stufetta accesa per economizzare sul riscaldamento. Ma adesso apprendiamo che è anche un' astuta investitrice, tanto da mettere parte delle sue ricchezze in paradisi fiscali all' estero. Cosa che farà storcere il naso a non pochi dei suoi sudditi.

 

la regina elisabetta con i cani

Dai Paradise Papers emerge infatti che circa 10 milioni di sterline appartenenti alla fortuna privata della sovrana britannica sono stati investiti in fondi domiciliati a Bermuda e alle isole Cayman attraverso il Ducato di Lancaster, che amministra i 500 milioni di patrimonio privato di Elisabetta (che non comprende i possedimenti della Corona, che sono invece un bene di Stato). Ovviamente non c' è nulla di illegale in tutto ciò e nei documenti non c' è traccia di evasione fiscale.

 

E neppure è probabile che la regina fosse direttamente al corrente di operazioni condotte dai suoi funzionari: ma ci si può interrogare sull' opportunità che un capo di Stato qual è Elisabetta investa i suoi proventi all' estero, usando strumenti finanziari spesso associati ad affari di dubbia reputazione.

REGINA ELISABETTA IN AUSTRALIA

 

Il direttore finanziario del Ducato di Lancaster ha affermato alla Bbc che «la nostra strategia di investimento è basata sulle raccomandazioni dei nostri consulenti: il Ducato ha investito soltanto in fondi altamente considerati». E un portavoce ha aggiunto che «noi operiamo un certo numero di investimenti e alcuni di essi sono in fondi all' estero. Tutti i nostri investimenti sono pienamente certificati e legittimi. La regina paga volontariamente le tasse su ogni introito che riceve dal Ducato».

 

la foto scelta dalla regina elisabetta ii per celebrare il record

Infatti Elisabetta non sarebbe tenuta a versare nulla al Fisco ma dal 1993 ha deciso di contribuire di sua iniziativa all'erario britannico versando le imposte dovute sui suoi beni.

Tuttavia sotto la lente è finito un investimento indiretto, realizzato tramite uno di quei fondi offshore, che aveva acquisito una partecipazione in BrightHouse, una catena commerciale che vende a rate prodotti per la casa a persone con basso reddito.

 

BrightHouse era stata accusata in passato di tattiche commerciali aggressive e di sfruttamento dei clienti più vulnerabili: tanto che era stata condannata a pagare quasi 15 milioni di risarcimenti a 249 mila persone. Gli amministratori della regina hanno comunque fatto notare che la quota posseduta in BrightHouse ammonta a poco più di tremila sterline.

 

regina elisabetta ii 76

Ma un altro investimento di dubbia opportunità, realizzato anche questo in via indiretta tramite i fondi, era stato fatto nel rivenditore di bevande Treshers, che nel 2009 aveva dichiarato bancarotta lasciando dietro di sé debiti per oltre 17 milioni di sterline e 6 mila persone senza più lavoro.

 

I funzionari della regina sottolineano che nei fondi offshore è attualmente investito solo lo 0,3% del patrimonio totale. Ma il problema è che il Ducato sostiene di «prestare continua considerazione a ogni atto o omissione che potrebbe avere un impatto negativo sulla reputazione del Ducato o di Sua Maestà la Regina». Mentre i suoi amministratori sembrano invece aver agito nel corso degli anni con considerevole nonchalance .

regina elisabetta ii 73

 

La deputata laburista Margaret Hodge, già presidente della commissione parlamentare sui conti pubblici, si è detta «abbastanza furiosa» nei confronti dei consiglieri finanziari di Elisabetta, accusandoli di gettare nel fango il buon nome della sovrana: «È del tutto ovvio - ha affermato - che se ti prendi cura dei soldi della monarchia devi essere davvero più pulito del pulito e non devi neppure avvicinarti al mondo sporco del riciclaggio di denaro, dell' elusione o dell' evasione fiscale».