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PUGNO DI FERRO? NO, PUGNO DI MOSCHE – DIETRO LA PROPAGANDA MELONIANA SULLA SICUREZZA CI SONO I NUMERI REALI: NEL 2024 SI È REGISTRATO UN AUMENTO DI RAPINE, FURTI E STUPRI. E L’ORGANICO DELLE FORZE DI POLIZIA HA UN BUCO DI OLTRE 11 MILA AGENTI – GABANELLI: “È VERO, COME DICE MELONI, CHE SONO STATI INTRODOTTI 15 NUOVI REATI. MA BASTA RISPONDERE A OGNI PROBLEMA CON NUOVE FATTISPECIE DI REATO O INASPRIMENTI DI PENA? AUMENTARE LE PENE SERVE A POCO SE POI NON SI È IN GRADO DI APPLICARLE” – IL FLOP DELLA POLITICA SUI MIGRANTI – VIDEO

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Estratto dell’articolo di Milena Gabanelli per il “Corriere della Sera”

 

milena gabanelli - aumento dei reati in italia - dataroom

È il 6 novembre e Giorgia Meloni consegna ai social la sua irritazione per le critiche rivolte al governo che non avrebbe investito nulla sulla sicurezza: «Negli ultimi tre anni abbiamo già assunto circa 37.400 agenti nelle Forze di Polizia e prevediamo, da qui al 2027, altre 31.500 assunzioni. Abbiamo sbloccato investimenti fermi da tempo e potenziato mezzi, strutture e tecnologie, previsto strumenti più rapidi ed efficaci e introdotto pene più severe».

 

È vero, sono stati introdotti 15 nuovi reati, e aumentate le pene, per esempio fino a 5 anni di reclusione nei casi di accattonaggio con minori. Ma basta rispondere a ogni problema con nuove fattispecie di reato o inasprimenti di pena?

 

personale della polizia - dataroom

Il turn over dell’organico, bloccato nel 2010 dal governo Berlusconi è stato sbloccato nel 2016 dal governo Renzi. Veniamo a oggi con i dati del ministero dell’Interno: a fine 2024 c’era un buco di organico di 11.340 unità. L’anno prossimo entreranno 4.500 nuovi agenti, ma in 6.000 andranno in pensione.

 

Nel corso degli anni una decina di scuole di Polizia sono state chiuse, e questo si scontra con la necessità di reclutare rapidamente nuove forze: i corsi di formazione durano fra i 4 e 6 mesi invece di 12.

 

[…] oggi 6.851 agenti hanno meno di 25 anni, mentre gli oltre 20 mila che superano i 55 sono destinati principalmente al lavoro d’ufficio. Non va meglio con i Carabinieri, sottorganico di 12mila unità, alla Guardia di finanza mancano 5.905 uomini, e nella Polizia municipale negli ultimi anni sono andati in pensione in 8.000, e rimpiazzati solo la metà (dati Anci).

 

2024: reati in aumento

milena gabanelli - aumento dei reati in italia - dataroom

La comparazione dei dati forniti dal Dipartimento di Polizia Criminale del 2024 rispetto al 2023 (analizzati da Istat e dal Sole 24ore ), confermano una tendenza in calo da tempo degli omicidi, ma in aumento i furti (3%), i reati legati agli stupefacenti (3,9%), le violenze sessuali (7,5%), le lesioni dolose (5,8%), le rapine (1,8%). Sono i reati che più influiscono sulla percezione di sicurezza dei cittadini.

 

Le città dove i reati sono cresciuti di più sono: Roma, Firenze, Bologna, Torino.

 

nuovi reati - sicurezza e criminalità - dataroom

Sul primo semestre del 2025 a livello nazionale c’è invece una tendenza generale al calo (meno 4,9%), ad eccezione dei furti in esercizi commerciali. […]

 

Per sapere se questa tendenza si conferma o meno bisognerà attendere l’anno prossimo, quando sarà disponibile il consolidato su tutto il 2025. Si tratta comunque di numeri relativi ai reati rilevati, e non a quelli reali perché spesso le vittime non denunciano: c’è la convinzione di perdere tempo e non risolvere niente.

 

Pene più severe ma inapplicabili

Aumentare le pene serve a poco se poi non si è in grado di applicarle. Per i piccoli reati in flagranza commessi da incensurati (spaccio, borseggio, furto, danneggiamenti) c’è l’arresto e l’immediata rimessa in libertà, con la conseguente reiterazione del reato.

 

dati sulle forze dell'ordine - organici sottodimensionati - dataroom

La norma prevede di destinarli a un periodo di lavori socialmente utili, ma mancano le strutture disponibili e gli uffici che se ne devono occupare. Le misure a seguito di indagini invece devono fare i conti con la riforma Nordio che impone la convocazione prima dell’arresto, e succede che l’indagato magari non si presenta al giudice: 22 borseggiatrici a Venezia sono scappate.

 

Il sistema giudiziario è da tempo in grave affanno, mentre quello penitenziario è al collasso: carceri sovraffollate, suicidi in costante aumento, percorsi di reinserimento e pene alternative praticamente paralizzati.

 

Oggi oltre 100.000 persone, condannate in via definitiva a pene inferiori ai quattro anni, attendono ancora l’assegnazione di una misura alternativa, come i servizi di pubblica utilità. Con gravi ripercussioni anche sulla giustizia minorile.

 

dati sulle forze dell'ordine - organici sottodimensionati - dataroom

Fronte migranti

 Il 34,7% dei reati è commesso da stranieri, di cui il 70% da irregolari e quasi sempre connessi ad una condizione di marginalità. Non ha aiutato lo smantellamento del sistema integrato di accoglienza per i richiedenti asilo, l’azzeramento dei pochi centri di integrazione e l’eliminazione dell’insegnamento della lingua italiana nei Cas.

 

Il «blocco navale» invocato a gran voce non c’è stato, anche perché di impossibile attuazione. L’operazione «Albania» si è rivelata un fallimento, tanto prevedibile quanto costoso. Il vero nodo resta quello dei rimpatri effettivi, che richiedono una forte e persistente collaborazione dei Paesi di origine.

 

dati su sui reati in italia - dataroom

Dopo 3 anni di continuità di governo la realtà è lontana dalle aspettative. Le percentuali di incremento, per quanto sbandierate, sono inferiori a quelle degli anni passati. I rimpatri fra il 2017 e 2019 sono stati 19.400, quelli del governo Meloni al 15 agosto 2025 sono stati in tutto 13.600.

 

La colpa è dei sindaci? I minori stranieri non accompagnati sono in aumento: 16.500 al 30 giugno di quest’anno, la maggioranza sono maschi. E lo Stato li scarica sui Comuni.

 

La spesa sostenuta per i servizi resi nel triennio 2023-2025 è pari a 200 milioni di euro, ma finora il Ministero dell’Interno ha erogato solo il 35%, di conseguenza le amministrazioni comunali si trovano con buchi di bilancio e la gestione di un impegno delicato, con evidenti ricadute sulla sicurezza e coesione sociale.

 

La responsabilità dei sindaci è quella di fermare il degrado e di investire nei centri di aggregazione giovanile per frenare l’espansione delle baby gang: i reati commessi da minori non sono mai stati così drammaticamente alti. Ai Comuni sono stati tagliati 2 miliardi di euro di trasferimenti. […]

 

Ognuno per conto proprio

milena gabanelli - aumento dei reati in italia - dataroom

Il Ministro dell’Interno è l’Autorità nazionale di ordine e sicurezza pubblica, e il capo della Polizia è il suo braccio esecutivo. Sul territorio c’è il prefetto, che recepisce le direttive del ministro e quelle operative del capo della Polizia.

 

L’esecuzione pratica è affidata al questore, che per legge (n.121 del 1981), una volta individuate le priorità, deve coordinare poliziotti, carabinieri, Guardia di finanza, Polizia municipale. Nei fatti, ci spiega l’ex direttore generale di Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, ricevuta la direttiva, la città viene divisa in zone, nell’ambito delle quali ognuno opera rispondendo al proprio capo: i carabinieri al Comando provinciale dei carabinieri (ministero Difesa), la Gdf al Comando provinciale della Gdf (Mef), e la Polizia municipale al sindaco del capoluogo.

 

dati su sicurezza - forze dell'ordine - reati - dataroom

Quando gli ingranaggi scorrono, il sistema regge, ma in caso di attriti diventa ingestibile. Concretamente funziona così: la chiamata al 112 per una rapina in corso Venezia a Milano viene smistata dall’operatore alla Polizia, perché in quel momento opera in quella zona. La volante arriva, i rapitori scappano verso piazzale Loreto, che è sotto il controllo dei carabinieri.

 

L’ agente che si mette all’inseguimento, deve chiamare la sua centrale, che avvisa il Comando dei carabinieri. Quindi succede che più macchine convogliano nella stessa zona, dove ognuno però risponde al proprio comando. L’esito di tutto questo è dispersione di risorse e certamente non maggior sicurezza.

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