DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Matteo Pucciarelli per la Repubblica
Dimenticate Sherlock Holmes, Eddie Valiant, Tom Ponzi. Il detective migliore, oggi, è donna.Parola di Valentina e Simona Tarricone, sorelle di 37 e 33 anni, che a Milano guidano un' agenzia di investigazione tutta al femminile: «Le donne hanno grande sensibilità e intuito nel vedere le cose. Ci avvaliamo di uomini solo per situazioni e appostamenti particolari». Ufficio in corso Garibaldi - dove c' è anche una stanza di soli vestiti: per cambiare travestimento in velocità, dall' abito alla tuta per il jogging - il grosso della clientela a Milano e in estate una montagna di appostamenti in Liguria (dove i milanesi vanno in vacanza).
Attorno all' agenzia, nata nel 2014, gravitano una ventina di collaboratrici. Prima regola: chi si relaziona col cliente non è mai la stessa persona che fa i pedinamenti. Le richieste per lavorare nel settore non mancano, sia l' università Cattolica che quella Statale hanno corsi di criminologia, ad esempio.
«La maggior parte dei curriculum che ci arrivano - racconta Valentina Tarricone, che è avvocato - sono da parte di donne. Ed è vero che storicamente è stato un lavoro tutto al maschile, spesso fatto da ex carabinieri o poliziotti. Ma oggi le cose sono cambiate. Le donne che arrivano qui magari hanno il brevetto per il paracadute o il porto d' armi». Il grosso del lavoro riguarda storie di presunti o reali tradimenti. Anche se «nel 90 per cento dei casi chi viene qui col sospetto, alla fine ci prende. La verità più o meno la sanno tutti. Noi la certifichiamo con le prove».
Bisogna anche essere un po' psicologi in questo lavoro, raccontano. Tanto che uno psicologo, per non sbagliare, l' agenzia lo mette sempre a disposizione. Si tradisce più oggi rispetto al passato? Le due sorelle rispondono: «È diverso: ci sono più persone che vogliono sapere la verità». Verità che diventa materiale utile per i successivi processi di separazione, e con in tasca l' arma delle prove di un tradimento tutto diventa più facile (per il tradito). Ma tornando alla questione femminile applicata a questo lavoro, il punto è che del pedinamento di una donna non si accorge nessuno. Un uomo in moto con gli occhiali da sole, per dire, è un classico da film.
«Non ci è mai successo che qualcuno ci notasse, o ci chiedesse cosa stessimo facendo, magari eravamo appostate da ore», racconta invece Simona.
Il picco del lavoro è in estate, con le famiglie che si separano (grande classico: la moglie al mare con i bambini, il marito in città a lavorare). Per seguire il sospetto fedifrago/a, ci si infila ovunque: alle feste, al ristorante, «una volta anche a un corso preparto. La "lei" era rimasta incinta». Il grosso dei casi sono storie tra colleghi, i social network rappresentano una miniera di informazioni utili («adesso il mezzo più gettonato per iniziare una relazione è la chat di Instagram», avverte Valentina), una settimana di appostamenti può costare anche 10mila euro. E comunque sia spendere meno di mille euro, per questa consulenza, è difficile.
Ma come si prepara il cliente alle ferale notizia che sì, il tradimento c' è stato per davvero? «Di solito le persone arrivano qui sempre accompagnate da qualcuno. Non facciamo mai vedere foto o documenti che possano ferirli. E li teniamo qui almeno un paio d' ore, li facciamo sfogare, il lato umano è fondamentale», racconta Laura Castelli, anche lei nel team.
Sorge un interrogativo: a furia di maneggiare tutti questi tradimenti, alla fine all' amore ci si crede ancora? Risponde Valentina: «Da quel che vedo non dovrei, ma mi sono sposata un anno fa, quindi ancora sì. Un tradimento poi può succedere, siamo umani, l' errore è portare l' altro all' esasperazione, farlo passare per pazzo, negare davanti all' evidenza». Ah, piccolo consiglio finale: «Diffidate di chi vi dà troppi dettagli, chi si giustifica in continuazione spesso nasconde qualcosa».
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