FLASH! - AI CONFINI CON LA REALTÀ, SÌ È MAI LETTO UN NECROLOGIO NEL QUALE SI ABBRACCIA “FORTISSIMO”…
POVERA FAMIGLIA NEL BOSCO, CI MANCAVA SOLO SALVINI! IL LEADER DELLA LEGA ANNUNCIATO UNA SUA VISITA A PALMOLI, IN ABRUZZO E APPROFITTA DELLA DOLOROSA VICENDA DEI BIMBI STRAPPATI AI GENITORI PER UN ATTACCO FRONTALE AI MAGISTRATI: “È VERGOGNOSO. GIUDICE E ASSISTENTI SOCIALI NON ROMPANO LE SCATOLE. QUESTA STORIA DIMOSTRA CHE UNA PROFONDA RIFORMA DI UNA GIUSTIZIA CHE NON FUNZIONA SARÀ FONDAMENTALE”. NORDIO PARLA DELLA SEPARAZIONE COME “UN ATTO ESTREMAMENTE DOLOROSO DA APPROFONDIRE” E FA INCAZZARE L’ANM, CHE REPLICA IN DIFESA DEI COLLEGHI ABRUZZESI: “LE STRUMENTALIZZAZIONI DI CERTA POLITICA APPAIONO IN NETTO CONTRASTO COL RISPETTO DEI DIRITTI DEI MINORI” – IL PADRE DEI BIMBI: “I MIEI FIGLI SONO SOTTO CHOC…”
1. I BAMBINI DELLA CASA NEL BOSCO: «SOTTO CHOC PER LA SEPARAZIONE»
Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
[…]
Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
Benvenuti nel verde di Palmoli, dove una famiglia di origine anglo-australiana ha trovato la sua macchina del tempo. Vivere come un secolo fa.
O quasi. Perché lui, il babbo, Nathan, digita spesso sullo smartphone, soprattutto adesso che la moglie e i tre figli sono stati allontanati: ospiti di una casa famiglia fino a nuovo ordine.
Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha disposto la sospensione della potestà genitoriale. Il motivo? «La situazione descritta nella relazione dei servizi sociali e in quella dei carabinieri manifestava indizi di preoccupante negligenza genitoriale, con particolare riguardo all’istruzione dei figli e alla loro vita di relazione» scrivono i giudici. […]
Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
Si allude a una condizione di semi eremitaggio nei boschi? Il papà ci viene incontro sulla soglia: «Come potete vedere siamo sulla strada provinciale, a pochi passi dal paese». Si addita la mancanza di servizi igienici (limitati a un bagno a secco di fronte alla casa) come insuperabile deficit?
Ebbene la soluzione c’è già: «Si tratta — spiega lui — di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa, ecco proprio di fronte a questo muro. Ospiterà cucina e bagno» Lui si definisce ottimista: «C’è stata la fase della rabbia — ammette —, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso».
nathan e catherine trevallion 1
[…] è la roulotte di fronte alla casa che deve aver impensierito gli ispettori dei servizi sociali. Al momento funziona da stanzetta per i bambini.
Una soluzione provvisoria però perché — come riconoscono anche i giudici del Tribunale dei minori — le cose sono in evoluzione e perfino lui, il padre dei bambini, è convinto che siano necessarie migliorie. Ma come ha trovato questa casa?
«Era in vendita da un’agenzia immobiliare di Vasto. Io e mia moglie l’abbiamo vista e ce ne siamo innamorati. Era il 2021». Ventimila euro il prezzo. Più la fatica per ripristinare tetto e ingresso, sepolti sotto un manto di pervicacissima edera: […]
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Le regole, qui, sono severe: niente latte di mucca («Solo di soia»), niente carne («Non mangiamo animali»), verdure e frutta solo delle proprie coltivazioni. Colazione tipo? «Tè con porridge». Ma si fa qualche eccezione d’estate, con fiocchi d’avena e muesli per i ragazzi. Le proteine vengono dai legumi e certamente non mancano.
«Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso da chi è venuto qui in questi ultimi giorni: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più».
La macchina del tempo funziona a pieno ritmo e produce gratificazioni: «Voi continuate a concentrarvi su cose superflue — dice —, a noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv, ma neanche mia madre, in Inghilterra, ha mai avuto un televisore. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare».
I bambini, appunto. «Sono sotto choc per questa separazione», spiega il papà, che li definisce traumatizzati: «È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. E anche a me e a mia moglie mancano».
Lei, Catherine, vive nella stessa casa famiglia ma non le hanno assegnato la stessa stanza bensì una camera al piano di sopra.
L’avvocato Giovanni Angelucci che li assiste studia una soluzione. Piccole modifiche architettoniche per ora sembrano il vero asso nella manica. I soldi non sono molti ma sembrano sufficienti a dotare la casa di un nuovo locale che potrebbe far fare il salto di qualità sotto il profilo igienico. «Il resto verrà quando saremo tutti nuovamente assieme», dice il papà.
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2. SALVINI E NORDIO CONTRO LE TOGHE LA REPLICA DELL’ANM: ATTACCHI STRUMENTALI
Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”
È Matteo Salvini a gettare benzina sull’incendio divampato intorno alla vicenda che vede ancora una volta contrapposti magistrati e politica dopo l’allontanamento dai genitori, da parte del Tribunale dei minori dell’Aquila, dei tre bambini che vivevano in un casolare nei boschi in provincia di Chieti. «Vergognoso, ecco perché serve la riforma della giustizia», tuona il vicepremier leghista che promette di voler andare fino in fondo «anche parlando col giudice se serve». «Decisione stramotivata, non strumentalizzate», replica il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, Rocco Maruotti.
«Il sequestro dei tre bambini portati via da una mamma e da un papà in maniera indegna è preoccupante e pericoloso, vergognoso», lancia il suo anatema il leader della Lega, che annuncia che sarà in Abruzzo la prossima settimana. «Giudice e assistenti sociali non rompano le scatole».
Ma la storia della famiglia angloamericana offre lo spunto, a Salvini, per un altro affondo diretto alle toghe in genere: «Anche questa storia dimostra che una profonda riforma di una giustizia che non funziona sarà fondamentale».
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A riaccendere la polemica è anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio […] «Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire — osserva Nordio — In questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale». Poi però il Guardasigilli torna sul merito della scelta di vita della famiglia dei tre bambini, in parte difendendola: «Siamo bombardati da decenni da profeti che dicono che bisogna smetterla con consumismo e tornare allo stato di natura. Qualcuno lo fa e bisogna vedere se questo comprometta l’educazione dei bambini. Penso che i genitori siano consapevoli dei loro doveri».
L’Anm fa quadrato intorno ai giudici abruzzesi e, con una nota formale firmata dalla Giunta esecutiva centrale, invoca «rispetto del ruolo della giurisdizione in una vicenda che coinvolge valori tra i più delicati» come «il diritto della famiglia a determinare le proprie scelte di vita e il dovere di tutela dei minori previsto dalla nostra Costituzione».
Il provvedimento del Tribunale per i minorenni dell’Aquila prosegue, «si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi». Invece «le strumentalizzazioni di certa politica — la conclusione — appaiono in netto contrasto col rispetto dei diritti dei minori». Anche più netto Maruotti: «L’ordinanza è lunga dieci pagine — dice —, ma da ieri Salvini e tutto un arco politico si scagliano contro il giudice. Leggano i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi. Il Csm e l’Anm servono anche a difendere i magistrati inopportunamente attaccati dalla politica». […]
3. «PERSONE COLTE E PERBENE CHE COSA MANCA AI PICCOLI? NULLA, TRANNE IL SUPERFLUO»
Estratto dell’articolo di Il. Sa. Per il “Corriere della Sera”
«Guardi è come nel film» dice Davide («Niente cognome, prego»), amico e vicino della famiglia che vive nella campagna di Palmoli.
[…]
Lei frequenta il babbo, è davvero un po’ radicale come lo descrivono?
«Perché vuole vivere a modo suo? Perché ricava soddisfazione dal fatto di mangiare le verdure del suo orto? Non vedo radicalismo nel voler fare il contadino».
Dice che a questa famiglia, e soprattutto ai bambini, non manca nulla?
«Nulla. Tranne quel superfluo di cui le vite degli altri sono piene».
Si è parlato della scuola che i bimbi non frequentano, la mancanza di socializzazione...
«Ma i bambini sono inseriti in un percorso perfettamente legittimo. Tutto in regola. Si tratta di un processo di scolarizzazione che viene effettuato in casa, tra le mura domestiche. Peraltro la famiglia è in possesso di attestati di riconoscimento dell’istruzione ricevuta».
Niente compagni però.
«Nessuno impedisce a questi bambini di frequentare altri coetanei, certo non il babbo e la mamma che sono persone estremamente aperte e solari e, se posso aggiungere, istruite: anzi, colte».
I bagni che mancano?
«Potremmo parlare a lungo anche di questo. In ogni caso il papà sta già provvedendo.
Non è un buon motivo per togliere i bambini ai loro genitori».
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