professore

DOCENTE INDECENTE – UN DOCENTE DI DIRITTO PRIVATO DI UN’UNIVERSITÀ DI BARI È STATO SOSPESO PER CINQUE ANNI DAL SERVIZIO PER AVER VIOLENTATO SESSUALMENTE UNA STUDENTESSA NELL'APRILE 2019 – IL PROFESSORE AVREBBE MINACCIATO LA SUA VITTIMA CHIEDENDO SOLDI E PRESTAZIONI SESSUALI PER SUPERARE GLI ESAMI – IL RETTORE: ANNI "LA MISURA PIÙ IDONEA A SALVAGUARDARE L'INTERESSE PUBBLICO DELL'UNIVERSITÀ PER PRESERVARE LA PROPRIA CREDIBILITÀ E AUTOREVOLEZZA". 

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Da “Ansa” 

 

VIOLENZA SESSUALE

L'Università degli Studi Aldo Moro di Bari ha sospeso per cinque anni dal servizio il docente di diritto privato del dipartimento di Giurisprudenza Fabrizio Volpe, 47 anni, a processo per concussione, tentata concussione e violenza sessuale aggravata nei confronti di una studentessa. Il procedimento disciplinare nei confronti del professore è stato avviato nell'aprile 2019, dopo la richiesta di rinvio a giudizio.

 

VIOLENZA SESSUALE

 Nel processo penale, che inizierà il 2 dicembre dinanzi al Tribunale di Bari, l'Università costituita parte civile. I fatti contestati al docente risalgono agli anni 2011-2015. Il professor Volpe, stando alle indagini coordinate dal procuratore Roberto Rossi e dal sostituto Marco D'Agostino, avrebbe chiesto, minacciando la presunta vittima, prestazioni sessuali e anche denaro per superare gli esami.

 

VIOLENZA SESSUALE

 Il rettore, Stefano Bronzini, ha ritenuto la sospensione per la durata di cinque anni "la misura più idonea a salvaguardare l'interesse pubblico dell'Università per preservare la propria credibilità e autorevolezza". 

 

La sospensione, è precisato nel provvedimento, "perderà efficacia se per i fatti contestati in sede penale al professor Volpe sarà pronunciata sentenza di proscioglimento o di assoluzione anche non definitiva e, in ogni caso, decorso il termine di cinque anni, sempre che non intervenga sentenza di condanna definitiva". 

VIOLENZA SESSUALE

 

Al docente, per tutta la durata della sospensione dal servizio, sarà comunque corrisposta una indennità pari al 50% della retribuzione, oltre agli assegni familiari.